NON SOLO MOGGI

Nel nuovo numero di Giap!, Wu Ming affronta- anche- il caso Moggi. Ma ne rivela un altro:

Pare che, a New York, i diplomatici ONU provenienti da paesi corrotti siano anche quelli che prendono più multe per divieto di sosta. Il rapporto è inversamente proporzionale: più corruzione c’è nel paese di provenienza, meno senso civico ha il personale diplomatico. Forte di un’immunità de jure e/o de facto, il diplomatico commette violazioni e prende un sacco di multe (tanto poi non le paga).
Bene, indovina qual è l’unico paese europeo (*) nella top 50 dei diplomatici multati? La risposta non te la diamo perché avrai già indovinato.
Il pdf della ricerca è qui.

Stiamo leggendo un libro monumentale e pieno di forza, Calcio: A History of Italian Football di John Foot (Fourth Estate, London, £ 15 – pare uscirà in Italia a settembre, pubblicato da Rizzoli).
Lo abbiamo acquistato dopo aver letto una recensione su The Independent.
E’ stato soprattutto questo passaggio ad attirare la nostra attenzione:

"There is a particularly comic chapter on the many disastrous foreigners who have starred (if that’s the right word) in the Italian game and which boasts three British players in its line up (an ineffective Ian Rush, a perpetually injured, drunk and belching Paul Gascoigne and the unfortunate Luther Blissett, whose uselessness was so legendary that his name, bizarrely, was later adopted by a group of avant-garde artists and pranksters".

[C’è un capitolo particolarmente comico sui molti, disastrosi stranieri che hanno avuto ruoli di spicco (se così si può dire) nel campionato italiano. Tra costoro, si stagliano tre calciatori britannici: un incapace Ian Rush, un Paul Gascoigne perennemente infortunato, ubriaco e ruttante, e infine uno sfortunato Luther Blissett, la cui inservibilità divenne addirittura leggendaria, tanto che in seguito il suo nome, bizzarramente, fu adottato da un gruppo di artisti e burloni d’avanguardia.]

Ehi, quelli siamo noi!
Anche prima della nouvelle vague di scandali, il calcio italiano era visto dall’estero come una gabbia di matti a cielo aperto: violenza (anche politica), teorie del complotto (peraltro veridiche), superstizione, strani culti, corruzione e scommesse clandestine, bancarotta fraudolenta a ogni livello etc.
In nessun’altra nazione il cosiddetto "monday morning coaching" (la mattina dopo siamo tutti allenatori) è diventato religione di stato, sorretta da un concordato ufficioso e da prestiti statali a fondo perduto. Un programma da basso impero come "Il processo di Biscardi" (che ci auguriamo non sopravviva allo smerdamento) lascia inquietudine nelle menti dei non-italiani che hanno la ventura di assistervi. John Foot scrive che la trasmissione "consiste interamente in un mucchio di uomini che si gridano in faccia per ore", e parla di "biscardismo" come tendenza degenerativa del "calcio parlato" (e non solo, aggiungiamo noi: quanto deve al biscardismo uno come Berlusconi? Quanto deve al biscardismo la retorica della Lega?) E’ il trionfo della falsa opposizione populista, componente organica e imprescindibile del sistema che afferma di contestare.
Appunto: in nessun’altra nazione il calcio è tanto importante nel sistema-paese, viscidamente avvinghiato al potere economico e alla politica istituzionale. Il recensore dell’Independent, John Tague, ha scritto, con l’efficacia di chi vede le cose da fuori: "L’Italia è una nazione in cui il quotidiano più venduto è dedicato quasi esclusivamente al calcio, in cui l’ex-partito di governo ha preso il nome da un incitamento da stadio, e in cui l’ex-premier possiede uno dei club più importanti del campionato."
Noi siamo troppo vicini a tutto questo, o almeno lo eravamo fino a pochi giorni fa. Ora le inchieste e le intercettazioni hanno rovesciato il binocolo, tutti cerchiamo di mettere a fuoco. In ogni caso, è molto utile leggere la ricostruzione storica di Foot. Il quale, a quest’ora, starà freneticamente aggiungendo capitoli per aggiornare la seconda edizione.
Certo, noi abbiamo ordinato Calcio perché eravamo curiosi di leggere il capitolo su Luther Blissett, l’ascesa dello pseudonimo multi-uso e le attività del Luther Blissett Project.
Ebbene, il capitolo è intitolato "Luther Blissett: from super-bidone to agent saboteur". E’ un buon riassunto del mito fondativo. C’è qualche svista quando si parla delle nostre beffe, ma in fondo le sviste erano e rimangono parte dell’effetto che si voleva ottenere.
A lasciarci a bocca aperta, però, è il fatto che l’autore abbia tradotto e inserito nel libro un relativamente oscuro (benché a suo modo cruciale) testo blissettiano: "Eroi negativi. Luther Blissett o del rifiuto del lavoro". Questo frammento apparve sul web nel 1996-97, a tutt’oggi non sappiamo chi lo abbia scritto, e finché non ci si è messo Foot non era mai stato tradotto in nessuna lingua.

(*) Update subitaneo. Ci fanno notare (premettendo: "non che cambi molto", e infatti…) che, tra i paesi UE corrotti e parcheggiatori selvaggi, prima di noi viene la Repubblica Ceca. Ach! Inoltre, a prescindere da quest’errore, ci siamo espressi in modo improprio, usando una sineddoche (la parte per il tutto). Anziché "l’unico paese europeo" avremmo dovuto scrivere "l’unico paese dell’Unione Europea". In Italia siamo usi definire l’UE, semplicemente, "Europa", ma l’Europa è più vasta. Difatti, a New York, anche i diplomatici ONU provenienti da Albania, Bulgaria e Jugoslavia (Serbia & Montenegro) prendono più multe dei nostri, e gliene va dato atto. Say it loud, I’m European and I’m proud.
Resta il fatto che siamo nella Top 50, il primo tra i paesi dell’Europa occidentale, il primo tra i paesi fondatori dell’Unione. Questo non ce lo può togliere nessuno

5 pensieri su “NON SOLO MOGGI

  1. John Foot, vive a Milano, in Bovisa. L’ho conosciuto una volta, a Sociologia in Bicocca. E’ un tipo simpatico.
    Conosce L’Italia e Milano quasi meglio di me. (quasi, però!) 😉

  2. mi sono letto il testo inchiesta alle Nazioni Unite (multo interessante) e in particolare l’anomala sequenza
    Fui …..
    Italy …..
    Liber(i)a
    quel quasi passato remoto, in francese passè simple, non così semplice, sembra
    effeffe

  3. gascoigne è una delle poche persone che continua a farmi credere in questo calcio è nn vi azzardate mai più a prendere in giro un grande genio di golardia e di anticonformismo come gazza
    LUNGA VITA A GAZZA!!!

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