POI VE LO DICO

Domani sarò a Courmayeur, per il Noir in Festival, e ci resterò fino a martedì. Naturalmente, vi fornirò cronache e aggiornamenti. Altrettanto naturalmente, avrei delle cose da dire su parecchi punti. Ma rimando.
Per ora, vi cito una frase, non nuova ma per me assolutamente condivisibile, di Giorgio Gosetti:
“il noir non è un genere. È un colore, uno stato d’animo, una sensazione. Il noir più che indicare un genere specifico designa un tono generale, una serie di motivi, un insieme di sottogeneri” .
State bene.

7 pensieri su “POI VE LO DICO

  1. “il noir non è un genere. È un colore, uno stato d’animo, una sensazione. Il noir più che indicare un genere specifico designa un tono generale, una serie di motivi, un insieme di sottogeneri”
    Uhm, sembra il discorso di uno stilista sulla sua collezione di tubini da sera. Cioè insomma è un po’ frou frou… maison Gosettì 🙂

  2. Gosetti è uno degli ultimi 10 gentlemen rimasti in questo paese.
    Il fatto che poi sia anche molto preparato, e serio, fa pensare che i miracoli avvengano, ogni tanto.

  3. Dai non offendetevi, mica volevo importunare Gosetti. Solo che leggere ‘È un colore, uno stato d’animo, una sensazione. … un tono generale, una serie di motivi…’ mi faceva venire in mente Il diavolo veste Prada. Ci sta no?
    Del resto, in ogni libreria non può mancare il petit livre noir, come non può mancare dall’armadio la ‘petite robe noir’. Sono perfido, lo so… 🙂
    Torno serio. Non riesco a accostare la parola ‘genere’ a nessun libro davvero buono, perché un libro davvero buono se anche utilizza il genere, per forza deve dissolverlo e ottenere qualcosa di unico. Quindi non riesco a prendere in considerazione la sensazione generica del ‘noir’ quasi fosse un aroma. Capisco cosa può essere, ma non mi interessa. Non mi interessa quello che è riproducibile da un libro all’altro, ma quello che è unico.

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