PUPA VA A PORDENONE

Domani andrò a Pordenonelegge. Mi costa fatica solo l’idea di prendere un treno, ma ci sarò. Perché domani, oltre all’appuntamento serale con Morti di fama insieme a Giovanni Arduino, presenterò Pupa.
Pupa è non solo l’ultimo libro che ho scritto (il penultimo, perché l’ultimo esce il 6 novembre), ma è il libro che racconta mia madre: anzi, reinventa le storie che lei mi ha raccontato e riguardano il tempo in cui era bambina e poi ragazza a Bengasi, fra palme e cammelli (e forse, chissà, anche jinn). Pupa, la chiamavano e ancora oggi l’ultimo parente che le è rimasto la chiama così, per distinguerla da sua madre che si chiamava ugualmente Maria (una era la grande, l’altra la Pupa).
Dunque, andrò a Pordenone, anche se non so bene cosa riuscirò a dire. Vi vedo volentieri, se siete in zona e, se lo siete, siate comprensivi.

3 pensieri su “PUPA VA A PORDENONE

  1. Ho comprato Pupa per mia figlia di 8 anni, e abbiamo viaggiato insieme in questo libro pieno di stimoli, fantasia, immagini pittoriche e tanta, tanta voglia di vivere. Pupa è una donna che attraversa l’ultima stagione della vita come se fosse la prima, con slancio, creatività, e, in più, con la capacità di trasmettere tutto quello che ha imparato negli anni. Una nonna “vera”, e molto, molto di più.

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