SBRIGARE FACCENDE IN SOSPESO

Essendo
in clamoroso ritardo non solo con la lettura, ma con la mera visione dei libri in uscita, ieri
pomeriggio decido coraggiosamente di mettere mano alla pila, prima di esserne
travolta insieme ai familiari. Intanto, ritrovo Kenneth Harvey, che mi affascinò un anno fa in La città che dimenticò di respirare, con Dentro. Poi, mi arriva Il
giovane sbirro
, di Gianni Biondillo (così scoprirò perché Ferraro ha smesso
di fumare). Ergo, il Dvd con le
conversazioni sulle vie dei tarocchi di Alejandro Jodorowsky.  Indi
ancora, due graphic novel: Siberia
di Nicolaj Maslov e Il giocatore di
Gianni Allegra e Roberta Torre. E non ho neanche cominciato ad intaccare la
pila.

Notizia
uno: a voi romani, domani c’è Go Nagai
all’Università la Sapienza, come giustamente annuncia e sottolinea Nazione
Indiana
.

Notizia
due: domani, inaugurazione del Maggio
Musicale Fiorentino
. La vostra eccetera contribuisce al programmone di sala
con un lungo articolo sul Mito e la  Rete.

Notizia
tre: ma guarda, un bel po’ di trasferimenti dal web alla carta. Bomba Sicilia; Satisfiction (che diventa una free press, dice Eumeswil, distribuita in cinquantamila copie alla Fiera del libro,
per cominciare); e Il Primo Amore.

Come
titolerà, nel caso,  il Corriere della
Sera
? Fuga dal web? Si accettano scommesse.

14 pensieri su “SBRIGARE FACCENDE IN SOSPESO

  1. Complimentandomi sempre per il blog, che molto spesso seguo in maniera silenziosa. Segnalo un post che forse riterrete interessante HO SOGNATO RIMBAUD (profetico?) sul mio blog. Molti hanno già espresso delle opinioni, mi piacerebbe sapere anche lei e voi cosa ne pensate!
    Grazie, Gero

  2. lo scambio di recensioni tra saviano e wu ming non è uno scambio di equivalenti: quella di saviano infatti regge (assegna manituana al romanzo storico), quella di wu ming no (assegna gomorra al romanzo storico).
    manituana è un mondo possibile
    gomorra è un mondo reale
    che poi sia meglio essere il manzoni di hanging rock o il tucidide di secondigliano…

  3. db, ti hanno chiuso il portone dei commenti nel post precedente e tu rientri dalla finestra riattizzando il dibattito qui?
    tutto questo è surrettizio. non si entra dal surretro.

  4. Mi è sfuggito il momento in cui i Wu Ming hanno (avrebbero?) assegnato Gomorra al “romanzo storico”, db può fornire link a quella recensione, se era una recensione? Grazie.

  5. pensavo di essere IT rispetto al titolo del post SBRIGARE FACCENDE IN SOSPESO, ma in effetti…
    come si sarà notato, ho apprezzato la recensione di saviano: la storia al condizionale, una bella iniezione di benjamin alla carcassa del romanzo storico (debitamente metamorfizzato in post-romanzo) – che buonanima funzionava uguale, ma nell”800: la realtà vera/brutale della lombardia spagnolesca + il condizionale/provvidenziale degli umili (stando almeno all’alessandroni).
    ecco, la recensione wu ming a gomorra (ma dove?) ne faceva un analogon (discorsi su spezzoni di realtà, diffrazioni dell’io ecc.), quando secondo me è d’allon ghenos.
    detto questo: su commissione, in ritiro, a 4, 8 o 0 mani ecc: a contare in fondo è solo la qualità.

  6. Ho letto, grazie, ma in nessun passaggio definiscono Gomorra un “romanzo storico”. Nemmeno “romanzo”, a dire il vero.

  7. *Gomorra vive in un’intersezione che, negli ultimi anni, ha dato ospitalità ad altri “oggetti narrativi”. Qualche esempio, in ordine decrescente di primato della narrativa sui “corpi estranei”: Romanzo criminale di De Cataldo, Dies irae di Genna, e il nostro Asce di guerra (sempre a scanso d’equivoci, preciso che quest’ultimo è il meno riuscito dei quattro). Varia il tema (nemmeno tanto), varia la miscela di reale e immaginario, varia il modo in cui si passa dal documento alla visione, ma quei libri vivono nello stesso posto. Non hanno alcun senso le contrapposizioni tra finzione e reportage, tra romanzo-romanzo e romanzo-qualcos’altro: noi tutti produciamo, quando lo riteniamo giusto, “oggetti narrativi” che se ne fottono del filo spinato, degli allarmi, dei cocci di vetro sul muro di cinta.*

  8. Ma… dove sarebbe la definizione di “romanzo” o di “romanzo storico”?
    Io ci vedo proprio il contrario: si parla di “oggetti narrativi” e di “corpi estranei”, non classificabili, che usano insieme letteratura, saggistica e altro.
    A dire che la sua è scrittura “letteraria” mi sembra sia in primis proprio Saviano.

  9. *romanzo-romanzo* ecc.
    manituana è un romanzo storico, no?
    gomorra non è un romanzo storico.
    dentro il genere “oggetto narrativo” ci sta di tutto: la specie romanzo storico e la specie reportage. in uno il lettore sa che è fiction, nell’altro sa che è “realtà”.
    il testo dell’australiano adelphi L’altra riva del fiume è un’analisi storica di altissimo livello letterario.
    quando invece saviano pensa di assurgere al letterario, tonfa (ad es. la visita a casarsa)

  10. Capito.Sono l’unico così ingenuo da essere disposto a credere molto semplicemente che a Saviano quelli dell’espresso abbiano proposto una collaborazione concernente recensioni e lo stesso in perfetta buona fede abbia cominciato con un opera che molti aspettavano,e in cui lui magari per primo credeva,senza tirare in ballo per forza l’ut do des(il fatto che i wu ming non abbiano mai vinto nessun premio,di quelli famosi,depone ampiamente a favore del fatto che una corrente sotterranea gli marci contro aprioristicamente)
    -per ciò che concerne il tema del post ricordo che un certo Carrà esperto in nuovi media intorno al duemila profettizzò che il giorno che il menagement di “rcs corriere della sera” avrebbe cominciato a capire qualcosa di internet non ci sarebbe stata partita per nessuno.Personalmente penso che sia ancora indietro agli altri

  11. e,a pensarci bene,nella stessa intervista Carrà sosteneva che in futuro “i giganti nazionali saranno nani globali” affermazione che i nostri migliori talenti prendono o dovrebbero prendere in considerazione pure in ambito artistico

  12. “dentro il genere “oggetto narrativo” ci sta di tutto: la specie romanzo storico e la specie reportage”
    Ma a me non pare così. La definizione di “oggetto narrativo” serve proprio a descrivere libri che non corrispondono a queste specie. E infatti tra i loro libri chiamano “oggetto narrativo” Asce di guerra, che non è un romanzo storico e contiene capitoli di saggistica. Non chiamano “oggetto narrativo” Manituana.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Torna in alto