SORCI E FESTIVAL

Fine settimana con un consiglio di lettura: è uscito “Sorci verdi, storie di ordinario leghismo”, per le edizioni Alegre.  Raccoglie le storie di Giulia Blasi, Annalisa Bruni, Giuseppe Ciarallo, Giovanna Cracco, Alessandra Daniele, Girolamo De Michele, Valerio Evangelisti, Angelo Ferracuti, Fabrizio Lorusso, Davide Malesi, Stefania Nardini, Valeria Parrella, Walter G. Pozzi, Alberto Prunetti, Stefano Tassinari, Massimo Vaggi, Lello Voce. E’ un progetto nato nelle settimane di mobilitazione di Scrittori contro il rogo, ed è un gran bel progetto: qui trovate un’intervista di Marilù Oliva ad Alessandra Daniele dove si spiega che lo sberleffo dei racconti è amaro, e dove si cita Philip K.Dick (“Fascism is the enemy, wherever it appears”).
Fine settimana con una visione, per chi ha tempo e voglia: Internazionale ha messo on line la registrazione dell’incontro di Ferrara con Beatriz Preciado, Michela Marzano e Natasha Walter. Ve lo ripropongo: è lungo, ma il livello della discussione è stato davvero alto, e vale la pena.
Ps. So che la maggior parte di voi non ci farà caso, ma tant’è:  chiedo venia per la forma fisica non strepitosa, ma avevo la febbre alta ed ero al limite delle allucinazioni.
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8 pensieri su “SORCI E FESTIVAL

  1. Grazie Loredana, profitto per segnalare che domani l’appuntamento con “Sorci Verdi” è a Napolio alle ore 18,30 presso la libreria Ubik – Via B.Croce 28. A presentare il libro saranno alcuni tra gli autori: Valeria Parrella, Giulia Blasi, Davide Malesi, Massimo Vaggi.

  2. Grazie infinite di averci postato questo dibattito. Avrei tanto desiderato essere presente, ma non avevo potuto. Ora ho potuto.
    Un grazie a distanza a tutte le relatrici, straordinarie tutte. Marzano la seguo da un po’, ma non ho mai letto nulla. MI impegnerò a farlo presto. Ho avuto, invece, l’immenso piacere di conoscere di persona Beatriz Preciado in occasione della presentazione romana del suo libro. Accattivante, c’è poco da fare. Ci sono suoi articoli online, leggeteli!
    1) commento idiota: Loredana, la tua voce era in tema col tema! A volte mi chiedevo: “Chi è questa voce maschile fuori campo?”, e poi inquadravano te! 😀
    2) commento serio. Sarebbe assurdo dire tutto ciò che penso di tutti gli interventi. Mi limito a farmene arricchire e pensarci e ripensarci.
    Una cosa, però. Apprezzo profondamente il commento di Marzano a proposito del grigio, quando parla della prostituzione. Da qualche anno mi interesso quotidianamente di studi di genere e di teorie femministe – integrarli con la russistica, mio campo di studi, l’è dura – e da molto rifletto sulla prostituzione (maschile e femminile). Devo ammettere che non ho ancora raggiunto una conclusione. Un postulato di partenza mi sembra fondamentale e irrinunciabile: lasciar ad ognun* la libertà di scegliere, anche di lavorare con il corpo. Senza se e senza ma. E condivido appieno la proposta di Marzano di legiferare e proteggere questa attività. Tuttavia. Ogni volta che ci rifletto mi torna in mente l’immagine di una casella vuota. Vorrei che ogni società riconoscesse e garantisse la libertà di esercitare la professione di sex worker, ma che nessun* vi facesse ricorso. La trovo un’immagine di immensa tenerezza e maturità sociale. So che posso farlo, se voglio, ma ho altro da fare, da dire. Ho un altro lavoro in mente. Guai se me ne togliete la possibilità ,però.
    Tutto questo perchè, sì, Preciado fa il discorso dell’uso del corpo nel proprio lavoro – perchè demonizzare la prosituta e non la massaggiatrice? La mia risposta, tutt’altro che sicura, è questa: perchè per me, per l’esperienza che ne ho e per i desideri personali e sociali che nutro, il sesso è un canale di comunicazione, attraverso cui dimostro ed esprimo piacere, eccitazione, e su altri livelli sentimenti e condivisione. Al di là del rapporto e al di là del coinvolgimento, il sesso è sempre una forma di amore. E l’amore faccio davvero tanta, tanta fatica a immaginarlo a pagamento.
    A questo proposito, vi propongo questo: http://www.youtube.com/watch?v=99dyQqsAoIw

  3. Amedeo, grazie a te: dico solo che condivido l’idea della casella vuota. E che le sex workers vanno tutelate, perchè a mio avviso quella che viene perpetrata è l’immagine patinata della escort. Del proletariato i media si occupano molto meno.
    (ps. Te l’ho detto che avevo il febbrone!)

  4. Oh che bello! Grazie Loredana per la segnalazione e nonostante il febbrone te la sei cavata benissimo! Marzano è un piacere ascoltarla, sempre molto chiara nelle sue argomentazioni. Preciado è affascinante anche se per ora mi sfugge un po’ l’originalità del suo pensiero e sembra talmente abituata ad annullare la norma che alla fine non ha parlato del suo “Pornotopia” 🙂 In quelle due ore molto dense e stimolanti avete toccato molte e tutte problematiche interessantissime transitando dal femminismo alle nuances del pensiero queer cosa non facile da fare… e sono d’accordo sull’importanza nel ribadire che c’è la necessità che il movimento delle donne si unisca alle visioni di tutti i soggetti perché abbracciando l’alterità si potrà essere in tantissimi e sempre più forti nel recuperare e gestire i ‘meccanismi di controllo’ nei confronti del potere. Secondo me poter ascoltare queste conversazioni di alto livello in italiano è già un gran bel risultato che dà speranza!

  5. Il prossimo appuntamento per parlare del libro “Sorci verdi. Storie di ordinario leghismo” (racconti di: Giulia Blasi, Annalisa Bruni, Giuseppe Ciarallo, Giovanna Cracco, Alessandra Daniele, Girolamo De Michele, Valerio Evangelisti, Angelo Ferracuti, Fabrizio Lorusso, Davide Malesi, Stefania Nardini, Valeria Parrella, Walter G. Pozzi, Alberto Prunetti, Stefano Tassinari, Massimo Vaggi, Lello Voce) è lunedì 7 novembre, alle ore 18.30, alla libreria eQuiLibri, Via R. Farneti 11. Saranno presenti alcuni autori: Giuseppe Ciarallo, Giovanna Cracco, Walter Pozzi, Massimo Vaggi.

  6. Prossima presentazione del libro Sorci verdi. Cronache di ordinario leghismo (Edizioni Alegre, 2011): domenica 27 novembre, alle 19.00, a CREMONA, CSA Dordoni, Via Mantova 17.
    Saranno presenti Giuseppe Ciarallo, Giovanna Cracco e Walter Pozzi.

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