SPIRAGLI

Di cosa si parlerà, sui giornali di oggi? Non li ho ancora aperti, volutamente. Non ho aperto siti di informazione. Perchè temo di immaginare che, commentando la puntata di Vieni via con me, si darà spazio soprattutto alla presenza di Maroni. Invece, i tre interventi di Emma Bonino, Susanna Camusso e l’elenco di Arabella Soroldoni letto da Laura Morante, hanno portato all’attenzione di una grande platea i temi legati alla questione femminile (violenza, lavoro, immaginario) di cui si discute da anni in rete, negli incontri, nei libri.
E’ stato un passo avanti, e non da poco. Tanto più che quell’attenzione non è stata, ho buoni motivi di ritenere,  del tutto spontanea, ma sollecitata agli autori del programma da centinaia di mail e di interventi pubblici da parte di altre donne. E non perché si volesse il contentino. Ma perchè, che sia stato compreso o meno, la questione femminile è la chiave per riequilibrare – socialmente, culturalmente, economicamente – questo paese.
Aggiornamento: accolgo l’invito di Ilaria. Qui il video con i tre interventi. Diffondete.

24 pensieri su “SPIRAGLI

  1. Ieri il Resto del Carlino dava risalto alla questione femminile. Mara Carfagna a Mussolini: “Sei una vaiassa”. Mussolini alla Carfagna: “Appena ti incontro ti faccio sgranare gli occhioni!”…

  2. Sono ancora felice come lo ero ieri sera, quando ho commentato la sua bacheca, perché semplicemente “era ora!”.
    Un altro motivo d’entusiasmo?
    Sicuramente che quei tre interventi (facciamo quattro con la Mannoia) non siano stati spontanei, ma “sollecitati”; significa che quando ci informiamo, abbiamo argomenti e cerchiamo di farli passare anche se con fatica e piano piano ci riusciamo.
    Non è un’impresa da poco cercare di scardinare l’attuale visione sia della donna sia della questione femminile e quindi ogni passo, seppur minimo, lo sento come una conquista e una vittoria.
    Nella dedica a “Non è un paese per vecchie” che mi ha scritto quando è venuta a presentarlo a Perugia leggo: “A Lucia dedica n°2 con lo stesso sogno. UTOPIA!” Voglio credere che, non importa se lentamente, ci si stia spostando in quella direzione.
    Grazie di cuore, mi ha fornito i primi strumenti (dopo i suoi libri ho continuato a leggere e approfondire ovunque riesca, risicate risorse economiche permettendo) per crearmi la mia idea di cosa sia giusto o equo e la consapevolezza di quali temi siamo per me irrinunciabili e da cercare di diffondere affinché, mi auguro un giorno non lontano, possano diventare bene comune.
    Prima di leggere “Ancora dalla parte delle bambine” pensando a una mia futura maternità mi angosciavo fra l’interrogativo “sarò abbastanza brava a fare la mamma?” e schemi mentali degni di un organigramma aziendale su cosa fargli fare, come farlo crescere, come far sì che diventasse “la persona migliore di questo mondo”. Ora, se le vite precarie, del mio compagno e mia, ce lo permetteranno, cercherò di concentrarmi solamente sul cercare di rendere mia figlia o mio figlio una Persona, poiché è l’unica cosa veramente importante sebbene non me ne fossi accorta.
    Un saluto e (scusi se mi permetto) un grosso abbraccio, che possa aggiungere quello che a parole non sono magari riuscita a comunicarle.
    Lucia

  3. E brava Susanna! Bravissima Susanna. Sei un Segretario Nazionale, ma sai dirle bene le cose, con passione come un’attrice e (questa volta) meglio della Morante. E poi, sei una donna. Grazie.

  4. Lo spazio che ‘Vieni via con me’ ha dedicato alle donne mi ha sorpresa e rasserenata. Dopo gli scontri tra Carfagna e Mussolini, avevamo bisogno di sentire che le donne sono altro, che sono consapevoli di quel terreno comune che abitano e per il quale spesso devono inventare parole nuove, per non essere ingoiate nella lingua degli uomini. E la politica è un linguaggio degli uomini che pretendono di insegnare alle donne a ripeterlo, per portare avanti la loro politica. c’è una politica, però, che attraversa e filtra le istituzioni del potere, e quella politica è fatta di donne, di racconti, di ascolto, di incontri per dire del mondo che facciamo. La donne di ieri sera hanno detto del mondo che non vogliono più abitare, un mondo che le ha sempre parlate e mai ascoltate. Allora le ringrazio. Le donne che conosco sanno ascoltarsi, perchè di passi ne sono stati fatti tanti e questa evoluzione io la respiro. Non dobbiamo dimenticare l’eredità che dobbiamo tenere viva. Non bastano delle leggi che ci tutelino. Sono necessarie, ma c’è una cultura patriarcale di secoli che va modificata, affinché il nostro esserci possa dire della sua differenza e della su singolarità. Se ci viene data voce potremo essere comprese e dire delle altre politiche che già pratichiamo lontano dalla seduzione del potere. C’è altro da fare e in altro modo e noi lo facciamo da secoli in un silenzio che abbiamo saputo rompere. Ora c’è da imparare una lingua. La nostra.

  5. Proprio perché – come hai ben previsto, Loredana – quasi non se ne parla, sarebbe bello se tanti/e blogger postassero quegli interventi, per amplificarli.

  6. Beh, noi di sicuro ci abbiamo dato dentro con le email e le segnalazioni alla redazione. Adesso speriamo che ascoltino anche le email che chiedono un po’ più di presenza femminile tra gli ospiti, cioè, non solo donne quando si deve parlare di donne, ma anche quando si può parlare di altro (quello soprattutto a Fazio perché a “Che tempo che fa” su oltre 30 ospiti una lettrice aveva calcolato che le donne fossero solo 3, anche la Litti in questo senso ogni tanto gli tira qualche frecciata 🙂
    In ogni caso questo è stato un bel passo avanti, di cui gioire: dopo Presa Diretta, un altro programma di RaiTre che fa luce su cose ancora molto lontane. Ho riportato subito tutti e 3 gli interventi sulla mia pagina fb e li sto facendo girare.

  7. Ripresi anch’io, sul blog e su Facebook. Spiragli, sì, che si aprono inaspettati dal mezzo meno propenso: la Tv. Spiragli da cui entrano aria e luce. Emma Bonino, Susanna Camusso e Arabella Soroldoni hanno parlato alle telecamete con il mio vocabolario. Era tempo che la televisione non mi porgeva uno specchio.

  8. Sì, sono grandi passi avanti. Penso che scriverò delle mail per dirlo, perché credo che oltre che chiedere, faccia bene anche far sapere che si approva. E chiaramente continuerò anche a chiedere di più.

  9. @cacioman (ma anche tutt*): hai perfettamente ragione, difatti su questa ipocrisia mediatica bisogna insistere e far sentire la propria voce.
    Qui noi (io e altre blogger) nei gg scorsi abbiamo scritto una lettera aperta ai mezzi d’informazione italiani contro l’uso voyeuristico e smodato dei corpi delle donne, che chiunque può firmare. Anche Lorella, Loredana e tante altre hanno sottoscritto: http://www.facebook.com/#!/event.php?eid=166649126690336.
    Adesso l’abbiamo pure tradotta in inglese, sai mai che al newsweek interessi ? 😉

  10. fondamentale l’intervento di Bonino, di altissimo livello l’intervento di Camusso, un po’ scontato ma purtroppo necessario l’elenco letto da Morante: bellissimo momento

  11. L’elenco letto dalla Morante era scontato perché ‘scontate’ e ‘ovvie’ erano le cose che denunciava. Ma denunciare ‘l’ovvio’, a costo di apparire banali, è quanto di più necessario ci sia.

  12. dal sito di spinoza
    “Commovente intervento di Emma Bonino a vieni via con me sull’uso del corpo delle donne.
    Così commovente che Berlusconi ha sparso sulla schiena di una delle sue troie un misto di lacrime e sperma”

  13. Ci ho messo un po’ a intervenire perché non trovavo le parole giuste. Sono d’accordo con le obiezioni di Valeria, e con la richiesta di maggiore presenza femminile in tv, e come non esserlo. Tuttavia non sono per nulla toccata né dall’elenco della Bonino, che ho trovato sconnesso, né da quello della Camusso, che mi è parso solo un bello spot per la sua nuova posizione in un sindacato il cui operato degli ultimi anni è altamente criticabile, né trovo che vi sia alcuna necessità della lista della Soroldoni, perché ciò che viene elencato corrisponde a né più né meno che una lista di reati e illeciti vari, già perseguibili per legge in questa che fino a prova contraria continua ad essere una democrazia con un assetto legislativo molto solido, nonostante lo scempio che se n’è fatto e che si continuerà a farne ancora per molto.
    Quello che mi disturba profondamente dei contenuti delle tre partecipazioni è che si è fatto leva sulla emotività, ma il risultato non è poi così soddisfacente. Per la prima volta da anni si dà voce alle vere donne in prima serata e loro la usano per ribadire quelle che sono premesse acquisite da decenni? Bè, a me sembra sconfortante. Solo questo. (Si potrebbe poi entrare nel dettaglio dell’operato politico della Bonino, per esempio, o di quello della Camusso alla FIOM, ma sono discorsi noiosi. Meglio pensare alla grande conquista di ieri sera, è più confortante).

  14. Un mio amico sta facendo una tesi sulle politiche al femminile nei vari stati dell’unione europea e mi ha aggiornato proprio ieri sulle difficoltà incontrate perché i dati da analizzare non li ha trovati in tabelle già compilate negli archivi ma si è dovuto ricostruire tutto da solo. Dice che nei paesi dell’est non esiste praticamente nulla. Credo che anche questo semplice aspetto sia da non sottovalutare.

  15. @giorgia
    Sottoscrivo idealmente (non sono su facebook e cerco di tenere ancora duro)
    @valeria
    Anche a me questi elenchi mi deprimono, ma evidentemente c’è un gran bisogno di ridire le cose come stanno (dopo anni di spavalda e sistematica sovversione della realtà) e di nuovi maestri Manzi-Saviano che ce le facciano compitare da capo.
    Grandissima Camusso: per prima cosa ha parlato di badanti (figura emblematica di una società incapace di organizzarsi senza lo delegare allo sfruttamento fai da te).

  16. A me l’intervento della Bonino è sembrato il più scadente. Non ha fatto altro che prendersela con i soliti musulmani brutti sporchi e cattivi, e con la religione cattolica, che dargli addosso raccoglie sempre consensi. D’altra parte, non mi aspetto granché da una che parlava di “rivoluzione liberista” accanto all’Utilizzatore finale.
    Di ben altro spessore la Camusso, che ha parlato di questioni che ci riguardano molto più da vicino, e lo stesso vale per quanto letto da Laura Morante.

  17. allora siamo d’accordo.Chi verrà candidato alla guida della coalizione che rottamerà le ultime vestigia di questo presente detestabile,che risponda al nome di Roberto Saviano o Tito Boeri non importa,proporrà in caso di vittoria un sinedrio muliebre.DIversamente tiferò per un’astensione con percentuali bulgare,giuro
    http://lets-bounce.co.uk/downloads/UK%20Top%2040%20Singles%20Chart%2004-04-2010/03%20Plan%20B%20-%20She%20Said.mp3

  18. @cacioman: si può sottoscrivere anche non su facebook 🙂 http://www.donnepensanti.net/2010/11/io-non-ci-sto-basta-con-il-voyeurismo-mediatico-sui-corpi-delle-donne-firma-e-passaparola/
    @valeria, the daxman: avete ragione su tante cose, diciamo che però è un inizio. mancano tante cose da dire. io per esempio ho già pronto un bell’elenco di statistiche che dipingono spietatamente la condizione delle donne in italia, tanto per fare un esempio.

  19. Il punto, Valeria, Claudia, è proprio quello che voi dite: abbiamo ancora bisogno che ciò che per noi è diventato ovvio e scontato, lo diventi finalmente per moltissimi uomini e donne, in Italia, soprattutto per chi ci governa a la sua (degna) opposizione.
    Ho voglia, pertanto, di ringraziare Bonino, Camusso e Morante per aver umilmente ripetuto ciò del quale dovremmo vergognarci di stare ancora qui a ripetere. Perché è segno che qualcosa ha femato il naturale processo di maturazione di questioni comprese almeno da trent’anni e, almeno, da molte donne.
    Credo che dovremmo riflettere su questo piuttosto che scavare per scorgere i retropensieri che crediamo di vedere nel gesto di Susanna Camusso. Lo dice una che non ama quel sindacato per averlo lasciato da iscritta e non da militante. Lo dice una che invece ora conta molto sulle capacità di Susanna Camusso.

  20. Grazie Loredana,
    “la questione femminile è la chiave per riequilibrare – socialmente, culturalmente, economicamente – questo paese.”
    Ne sono profondamente convinta anch’io.
    ” E’ stato un passo avanti…”
    Sì forse, ma è ora che le donne si facciano veramente avanti! Smettendo di piangersi addosso. Sveglia!!!

  21. Chissà che avran detto di nuovo e d’immenso,e comunque in quel clima da profezia biblica che è la trasmissione rischia di annegare tutto.Quanto alla Madonnina Partenopea se lo augura anche il Caimano di averla di fronte alle elezioni

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