STREGHE E TORTORE

Le tortore sono quelle che continuano a tubarmi sulla testa mentre scrivo. Le streghe, anzi la strega, anzi lo Strega è ovviamente il premio omonimo. Eccovi la cinquina, ed eccovi il pezzo scritto oggi da Francesco Erbani. Da lunedì, la vostra eccetera sarà più presente e produttiva. State bene.

Saranno Niccolò Ammaniti, Mario Fortunato, Franco Matteucci, Laura
Bosio e Milena Agus i cinque scrittori che si contenderanno la sera del
5 luglio il Premio Strega. Tutto secondo le previsioni, dunque, per uno
Strega che avrebbe già un vincitore: Ammaniti, appunto. L´autore di
Come Dio Comanda (edito Mondadori) ha ottenuto ieri sera 72 voti,
seguito da Fortunato con I giorni innocenti della guerra (Bompiani),
che ha collezionato 67 preferenze.
Per
la vittoria finale la Mondadori se la vedrà con il gruppo Rizzoli, cui
appartiene la Bompiani, in uno scontro fra colossi editoriali. Si
rispettano le tradizioni di una competizione che vede fronteggiarsi
romanzi e scrittori, ma che spesso si risolve in una partita fra case
editrici. Lo scorso anno è toccato a un altro libro Bompiani, Caos
calmo di Sandro Veronesi. E una delle regole che vigono allo Strega è
che le sigle editoriali non bissano mai il successo.
Quest´anno è
stato molto attivo nel cercare consensi Franco Matteucci, autore di Il
profumo della neve (Newton Compton), al quale ieri sera sono andate 56
schede. Matteucci, dirigente Rai, entrò nella cinquina dello Strega
anche nel 2003, con Il visionario. E già allora si mise in evidenza per
una campagna elettorale molto spigliata. Attirò su di sé tante critiche
da parte di Anna Maria Rimoaldi. E quest´anno la madrina del premio ha
mal sopportato la sua candidatura. Chiudono la cinquina Laura Bosio con
Le stagioni dell´acqua (Longanesi) e Milena Agus con Mal di pietre
(nottetempo). Hanno ottenuto, rispettivamente, 47 e 39 voti. Prima
esclusa ai ballottaggi Maria Stella Conte con La Casa dei gusci di
granchio (Baldini Castoldi Dalai). La partita si trasferisce ora a
Villa Giulia: sarà una passeggiata per Ammaniti, cui vanno i favori
della Rimoaldi? Oppure qualcuno gli sbarrerà la strada?

10 pensieri su “STREGHE E TORTORE

  1. Buongiorno Loredana. E buongiorno a tutti voi, amici di Lipperatura.
    Come leggiamo dall’articolo di Erbani: “tutto scondo le previsioni”. Ma ogni anno, in fondo, è sempre così. È un po’ un gioco delle parti, ma è anche vero che quando si prende parte a un gioco bisogna accettarne le regole.
    Se può essere d’interesse su Letteratitudine c’è un post con videointervista a Silvia Bonucci, autrice de “Gli ultimi figli” (Avagliano), uno dei tredici romanzi candidati allo Strega. Stiamo “discutendo” del libro della Bonucci, ma di riflesso (era inevitabile) anche del Premio Strega. Chi è interessato può rivolgere domande a Silvia (che legge e risponde).
    Saluti.

  2. cacchio la letteratura italiana è veramente alla canna del gas.
    e tu te lo ricordi quando vincevano moravia,pavese, volponi, soldati?

  3. Che vinca chi ha stile, buon italiano, buona trama, buona immaginazione, che vinca chi scrive con il cuore, con l’anima, con amore…
    Non importa chi sia, l’importante è che riesca a dare il meglio di sé.
    Felicità
    Rino, riflettendo

  4. bei tempi quando a presiedere la giuria della mostra internazionale del cinema di venezia veniva chiamato Calvino(vinsero “anni di piombo” della Von Trotta e “Sogni d’oro” di Moretti.Non era un caso)

  5. Gentile Signora Lipperini,
    anche quest’anno sono stato ingiustamente escluso dalle mafie letterarie e non potrò concorrere allo Strega, premio che senz’altro merito.
    Mi consenta tuttavia di segnalarle le mie immortali opere.
    “Molteplici sono le ragioni del cuore” sono certo che le piacerà.
    Di me parlano molto qui, è gente competente di letteratura:
    Mascarponi su CB
    Cordialità
    Ettore Mascarponi

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