In questi giorni ci sono state anche un paio di polemiche sul ruolo degli scrittori e delle scrittrici, sull’editoria, la letteratura e tutto il resto. Citato ieri in trasmissione, riporto qui quel che ne pensava Albert Camus nel discorso di accettazione del Premio Nobel per la Letteratura, nel 1957. Lo so, altri tempi. Eppure.
“La missione dello scrittore è fatta ad un tempo di difficili doveri; per definizione, non può mettersi oggi al servizio di coloro che fanno la storia: è al servizio di quelli che la subiscono. O, in caso contrario, lo scrittore si ritrova solo e privo della sua arte. Tutti gli eserciti della tirannia con i loro milioni di uomini non lo strapperanno alla solitudine anche e soprattutto se si adatterà a tenere il loro passo.”
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Quando uno scrittore parla del compito che si è dato, è il momento di starlo ad ascoltare. Albert Camus e il discorso di accettazione del Premio Nobel per la Letteratura, nel 1957. Ricevendo il premio di cui la vostra libera…
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