Tag: Andrea Camilleri

Il 5 giugno 1989 un ragazzo con un sacchetto in mano attraversò piazza Tienanmen e si fermò davanti a un carro armato. Che rallentò fino a fermarsi. Fu stallo, per un poco. Poi il carro armato provò ad aggirarlo, ma il ragazzo si mise di nuovo davanti al mezzo. Parlarono per un po’, il pilota e lo sconosciuto, poi il ragazzo venne portato via. Non sappiamo da chi, se da altri manifestanti o dalla polizia. Non sappiamo quasi nulla di lui.
Molti anni dopo raccontai ad Andrea Camilleri l’aneddoto di Scerbanenco sulla letteratura: scrivere, diceva, è come mettere la mano davanti alla locomotiva, non la ferma, ma può rallentarne la corsa. E Camilleri: “Sì, ma uguale merito va al guidatore della locomotiva”.
Il pacifismo non è mai solitario. Non c’è mai un io, c’è sempre un noi.

LINFA

Se si legge “Partigiano inverno” di Giacomo Verri (Nutrimenti) ci si fa incantare dalla lingua. Perché per raccontare la Resistenza, essendo nato nel 1978 e non potendo avvalersi dell’esperienza, la via scelta da Verri è quella di un linguaggio che…

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