Mi si scrive in privato sulla vicenda Generale pubblicato da Piemme. Mi si scrive mettendo le mani avanti così: “Immagino che, nel Suo ruolo pubblico, Lei non possa esprimere giudizi sui profili social (o è una mia idea…? Vista l’atmosfera di censura quasi da Inquisizione che ultimamente impera in tv e in altri media)”
Mi si scrive ignorando, evidentemente, un ventennio di blog e di scritture, ma anche un quarantennio e rotti di radio.
Dunque, eccomi qua.
Con un richiamo a Tucidide e uno, ancora e sempre, a George Lakoff. Perché invece di piazzare elefanti nelle piazze reali e virtuali sarebbe il caso di ricostruire il famigerato noi, e di far passare le nostre idee e i nostri frame. E’ il modo migliore per dissolvere in un soffio tutto quello che, anche grazie a noi, si è costruito intorno a un personaggio di nullo valore e di nullo spessore. E a pensarci verrebbe da piangere: mentre avremmo dovuto ridere, e passare oltre.
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Nuove collane: dal 12 maggio Verdenero lancia Verdenero inchieste. Questi i primi tre titoli: “Carte false. L’assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Quindici anni senza verità” a cura di Roberto Scardova. Prefazione di Gianni Minà, contributi di Francesco Cavalli, Luciano Scalettari, Alessandro Rocca, Mariangela Gritta…