C’è un racconto di Ray Bradbury che segue una strada simile a quella intrapresa da Ursula Le Guin per Omelas. Responsabilità individuale e collettiva. E fato, certamente. C’è un uomo che viaggia con la sua famiglia. Non hanno soldi, non hanno neanche più benzina. Ma c’è una casa sulla loro strada, e il cadavere di un vecchio su un letto, e una falce posata contro il muro. E un foglietto, con cui Drew Erickson, il protagonista del racconto, apprende che potrà ereditare tutto, a patto di tagliare il grano, perché in quella terra il grano cresce in modo discontinuo, e soprattutto marcisce appena viene tagliato. In cambio, avrà casa, animali, cibo per la propria famiglia. L’uomo, dunque, falcia, e il grano ricresce, velocissimo, e marcisce, e ricresce. Ogni giorno. Infine, l’uomo capisce cosa significa falciare.
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