QUEL CHE NON TORNA SULLA PROTESTA ATAC (CON UN COMMENTO DI RAY BRADBURY)

Duecento guasti in un mese, fra giugno e luglio. Porte che restano aperte, in numero a quanto pare di due in un solo giorno. Un poco troppo, anche per la disastrata metropolitana di Roma. Uno sciopero bianco voluto per esasperare gli utenti e spingerli a chiedere la testa di Ignazio Marino. Un poco troppo, anche per chi non fosse stato sostenitore del sindaco di Roma, e che invece comincia a capire che è proprio il suo essere alieno da un certo tipo di politica a scagliargli contro il peggior attacco mai visto verso un primo cittadino.
Ieri sera ho raccontato una piccola storia su Facebook: la mia bacheca è pubblica, quindi dovrebbe essere visibile a tutti. Perché lo faccio? Perché sono un’utente dei mezzi pubblici romani da quindici anni. Ho smesso di guidare l’automobile per scelta convinta e civile. Conosco i malfunzionamenti della metro di Roma come le mie tasche: ho assistito a centinaia di episodi, di proteste, di drammi evitati grazie (e lo sottolineo) ai romani, che hanno dato prova di gigantesca tolleranza.
Stavolta qualcosa non mi torna. Non mi torna il sindacato Cambiamenti guidato da Micaela Quintavalle. Non mi torna perché il bersaglio, continuo e insistito, è Ignazio Marino. Non altri. Non mi torna il modo in cui stanno scientemente aizzando la rabbia dei passeggeri, giorno dopo giorno. Non mi torna il paradigma vittimario per cui autisti e macchinisti sono sempre e solo quelli che soffrono della situazione (e lo è anche Quintavalle in quanto bella donna, scrive oggi: sic e sigh, e lo dico da femminista, e lo ripeto pure, sic e sigh). Non mi torna il modo in cui si sta oscurando l’importanza delle lotte dei lavoratori, che d’abitudine non usano le utenze come una testa d’ariete, non fanno montare la furia sperando in un incidente grave da utilizzare per chiedere le dimissioni di Ignazio Marino.
Non mi torna quella che sembra una battaglia di corridoi politici. Non una battaglia sindacale. In nessun modo. Nulla di tutto questo mi convince. E nei prossimi giorni, con maggior tempo a disposizione, ci lavorerò.
Per ora, mi congedo con Fahrenheit. .Fahrenheit 451 Ray Bradbury. 1966.
“Riempi loro i crani di dati non combustibili, imbottiscili di “fatti” al punto che non si possano più muovere tanto son pieni, ma sicuri d’essere “veramente bene informati”. Dopo di che avranno la certezza di pensare, la sensazione del movimento, quando in realtà sono fermi come un macigno. E saranno felici, perché fatti di questo genere sono sempre gli stessi. Non dar loro niente di scivoloso e ambiguo come la filosofia o la sociologia affiché possano pescare con questi ami fatti ch’è meglio restino dove si trovano. Con ami simili, pescheranno la malinconia e la tristezza”.

8 pensieri su “QUEL CHE NON TORNA SULLA PROTESTA ATAC (CON UN COMMENTO DI RAY BRADBURY)

  1. beh però anche il sindaco è entrato con forza nella situazione, con i suoi video messaggi, centrando tutta la questione solo sul badge dei lavoratori e cantando vittoria per l’accordo. Il badge non sembra essere la questione principale di protesta. Il grande rimprovero ai lavoratori è di non saper estendere e comunicare la protesta a tutta la cittadinanza, ma dire che quando si protesta non si colpisce l’utenza significa fare solo scioperi simbolici per accordi al ribasso

  2. C’è modo e modo di colpire l’utenza. Si dice chiaramente che si vuole usare la rabbia dei cittadini contro il sindaco. Questo non è colpire. E’ aizzare, irresponsabilmente e cinicamente.

  3. RIPORTO UN TRAFILETTO DI UN RAPPRESENTANTE SINDACALE, LETTO SU FACEBOOK….: “stanno lavorando così per rispettare le regole della legge 81 .cosa che la società non rispetta mettendo tutti i giorni i viaggiatori ( cittadini clienti)
    in pericolo , e ANCHE LORO .quindi invece di inveire contro di loro rispettiamo la loro lotta ,per la sicurezza,per la manutenzione, per la pulizia dei mezzi,queste cose valgono qualche minuto del nostro tempo
    oggi per avere domani servizi migliori …poi mi
    sembra una lotta giusta fatta dal sindacato e con larga adesione dei lavoratori.”
    e poi se non vi sta bene prendete l’auto,o il taxi
    buona giornata a tutti

  4. chiarimento: nel virgolettato del rappresentante sindacale, inserire anche ” e se poi non vi sta bene prendete l’auto, o il taxi…buona giornata a tutti” (chiuso virgolettato)

  5. Concordo su tutto, purtroppo in troppi considerano i privilegi come diritti acquisiti, inoltre non si sta solo creando un disservizio all’utenza portando all’esasperazione ma si stanno creando vere e proprie situazioni di pericolo e attentando all’incolumità delle persone. Viaggiare in una metro a velocità sostenuta con le porte aperte è una protesta civile? Far fermare i treni nei tunnel con questo caldo e contando che sui convogli viaggiano anziani bambini persone con problemi di qualsiasi genere è una protesta civile? Se avessero valide ragioni le avrebbero già spiegate chiaramente per ottenere solidarietà ma siccome le loro ragioni e le azioni non sono valide e giustificabili non se ne preoccupano. Togliere salari accessori non dovuti a tutti e dedicati solo ai più meritevoli, uniformare le ore di guida alle altre grandi città italiane, utilizzare un badge elettronico al posto di un foglio di carta, sanzionare gli abusi di malattia e permessi per la legge 104 è qcosa che avviene in tutte le aziende normali; poi che le colpe dello stato dell’azienda siano soprattutto dei dirigenti e delle istituzioni è verissimo, andrebbero colpiti tutti quelli che rendono questa azienda una cosa indecente e cambiare. E l’autista che stamattina all’inizio della corsa ha sostenuto di aver accusato un malore non si è capito se per finta o per davvero e che la gente stava per linciare salvato dall’arrivo subitaneo delle forze dell’ordine?! Ma a cosa si vuole arrivare?! Allibita.

  6. Sì, anche a me tutti questi disservizi concentrati fanno una sinistra impressione; sembra proprio un sabotaggio, con metodo mafioso. Mafia capitale, quella vera, si rivolta contro Marino, giungendo persino al capolavoro di usare se stessa come argomento contro il sindaco. Ora, Marino non brilla per abilità, lungimiranza, buonsenso e prontezza di riflessi, no. Ma il fatto di avere “questi” nemici gli fa onore.

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