Stephen King definisce su X “underused” Shelley Duvall, scomparsa ieri, che fu protagonista della versione di Shining girata da Stanley Kubrick, da sempre tormento dei kinghiani, oltre che di King medesimo. Naturalmente ognuno ha le sue ragioni, e i cinefili venerano Kubrick così come i lettori del romanzo provano ad alzare la manina e dire che, davvero, il romanzo è un’altra cosa, perché i suoi personaggi, soprattutto Jack Torrance, sono diversi, attraversati da chiaroscuri e, soprattutto, redimibili. Che un padre, in King, sia redimibile è il centro della narrazione.
Però lascio la parola direttamente a King, in un intervento del 1983 su Playboy.