TRE SEGNALAZIONI E UNA DOMANDA

Tre segnalazioni con domanda finale.
Numero uno, via Marsilio Black: nasce Thriller Magazine, ultimo arrivo nella costellazione web di Delos. L’editoriale di apertura è di Carlo Lucarelli, e funge qui da chiosa a quanto detto nel post precedente, che prendeva le mosse da un giallo di Sandrone Dazieri (a proposito, l’articolo su carta è qui).
Ne riporto la chiusura:
“Tocca a noi a non montarci la testa e a non compiere i tipici errori che fanno morire un movimento, una tendenza, uno stile, un modo di vedere le cose. Se volete, un genere.
La prima. Fondare una scuola. Affermare che l’unica idea di letteratura è la nostra, che tutto il resto è solo schifezza, che il romanzo è morto e l’unica cosa che può mantenerlo in vita siamo noi. Diventare arroganti, esclusivi e prepotenti. Non l’abbiamo mai fatto. Per quanto artisti siamo sempre rimasti artigiani e dovremmo continuare a farlo. La seconda. Pensare che il "giallo" basti a se stesso. Che sia sufficiente scrivere qualcosa con un morto e un detective per fare un romanzo. Che la suspense e il colpo di scena possano rendere accettabile il nulla. O peggio, la brutta scrittura. Smettere di ricercare, di sforzarci, di costruire, di rinnovare, per sederci su un successo facile ma piuttosto effimero. Non c’è niente come una brutta serie di brutti libri per uccidere un genere.
Quindi adesso tocca a noi.
Abbiamo fatto un bel lavoro fin qui.
Ma non è finito”.

Segnalazione numero due: stanotte, a partire dalla mezzanotte e fino alle tre e mezza del mattino, Radio Due parla di blog. Anzi, a Radio Due parlano molti blogger, con irruzioni di Radionation, chat inclusa.

Segnalazione numero tre. Se il famoso morbo ormai detto di Zetavu concede tregua, domani mattina la sottoscritta farà una capatina dalle parti di Castelli Animati dove si discute di animazione in tutte le sue forme, e se ne guarda parecchia. 

E qui viene la domanda: possibile che a dispetto di centinaia di film, festival, articoli, libri e quel che volete, siano ancora molti, moltissimi (in Italia) quelli che pensano che l’animazione sia destinata unicamente ai bambini? Se non ci credete, chiedete in giro: è tragicamente vero.

11 pensieri su “TRE SEGNALAZIONI E UNA DOMANDA

  1. Buongiorno Loredana,
    mi ha fatto molto piacere trovare il tuo blog!
    Ti ricordi di me?
    Forse bisognerebbe proporre a Stefano Disegni di fare un film d’animazione e poi molti altri si convincerebbero che l’animazione non è solo per bimbi.
    Avrai presto mie notizie, con una grande sorpresa in copertina… indovina?
    Ciao
    un salutone dal Lussemburgo
    Vittorio Merlo

  2. Riguardo all’animazione, il problema mi sembra prima di tutto distributivo. Il fatto che non arrivino i film di Myazaki e Oshii in italia, non vuol dire che questi grandi autori non abbiano sterminate schiere di cultori e officianti del culto. Su tutti: quasi tutta la blogosfera filmica italiana che si interessa di cinema asiatico ha già visto in un modo o nell’altro Ghost in the Shell: Innocence (io attendo quantomeno una versione americana perché non mi fido dei fansub che girano).

  3. E’ un problema distributivo, ma anche e in assoluto di cultura. Anche cultura media, se vuoi, o di cultura “dei media”: nel senso che all’interno dei network televisivi (che infatti spesso e volentieri programmano in modo insensato) l’animazione coincide con il cartone per ragazzi. E che, ovviamente fuori dal gruppo dei cinefili, quel tipo di identificazione resiste.
    Grazie al giovanecinefilo e al mitico Vittorio Merlo (oddio, non ho indovinato: che succede?)

  4. Loredana,
    non succede niente di preoccupante.
    Fra un po’ uscirà un mio Cd con una copertina speciale, di un amico comune, una vignetta di Stefano Disegni realizzata ad hoc per la canzone “Ho sognato Bruno Vespa”!
    Sarai informata.
    Ciao
    Vittorio

  5. che bravi, bravissimi, e pure apprezzati, autori gialli si producano in affermazioni come quella che viene riportata nel post è cosa che mi rende felice.
    infine: sui cartoni, con un po’ di snobismo, potremmo dire: non sanno cosa si perdono.

  6. Sì, Speraben, ma è un peccato. Anche perchè, grazie a questo simpatico equivoco, parecchie opere non escono fuori dal circuito di nicchia. Posso fare un titolo, proprio di Myakaki? “La puta”. Film meraviglioso, credo uscito finalmente in Dvd, ma che meriterebbe, eccome, l’onore delle sale…
    Vittorio, “Ho sognato Vespa”???????????

  7. Viste le numerose segnalazioni e l’invito di loredana a segnalare … colgo e rippropongo con piacere immenso: Giovedì 9, al BRACOLO (wine arte), via dei quattro cantoni 9 ROMA (S. Maria Maggiore zone) 10 scrittori leggeranno per 10 minuti ciascuno Scritti, scritti per qualcuno. Tutti gli elaborati che hanno una musa … causa trascendente dell’effetto letterario!
    vieni loredana?

  8. Ci verrei con gioia, ma sono a Taranto, per la presentazione del famigerato libro. Alla prossima, giuro.
    Vado a leggermi Nazione Indiana (il film è bellissimo).

  9. Grazie per la segnalazione del film di Miyazachi. Non conoscevo infatti questo suo titolo, lo cercherò per mari e monti, e videoteche.

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