UNA FAVOLA RACCONTATA DA UN IDIOTA

C’è dell’idiota in ciascuno di noi, scrive giustamente Tommaso
Pincio
in questo articolo uscito sabato su Il Manifesto (vi
si parla di Pillole rosse. Matrix e la filosofia: da leggere,
libro e intervento).
Concordo, e non riesco ad evitare di chiedermi:

a) se, stando all’autrice di questo studio, l’idiozia
femminile si differenzi da quella maschile.

b) se il creativo di Alice possa costituire il miglior
esempio possibile dell’asserzione con cui inizia questo post. Considerato quel
che avviene da qualche giorno a chi naviga con la suddetta adsl (appena
connessi la propria pagina iniziale viene sostituita da una pubblicità
di Alice che ti inchioda letteralmente alla suddetta impedendo la
navigazione. Unica via di scampo: chiudere la connessione, riaprirla, riavviare
il browser), la risposta è sì.

Per la cronaca.
Il vincitore del premio città di Bari è Osvaldo Capraro,
la serata è stata piacevolissima e foriera di ugualmente piacevoli incontri
(con lei , lei, lui e, appunto, lui) e di
interrogativi che si andranno a meditare prossimamente (per esempio: la patria
letteratura ha sofferto fin qui della mancanza di una mitologia condivisa?).

9 pensieri su “UNA FAVOLA RACCONTATA DA UN IDIOTA

  1. Il collega Pincio ha scritto un bellissimo articolo sul Manifesto. Grazie Lipperina per averlo segnalato. Di idioti, del resto, è pieno il mondo: noi, consapevoli di esserlo, e loro, praticanti inconsapevoli. Solo un problema. Comandano loro.
    JGB
    P.S.: Al più presto leggerò quell’Idiota di Dostojevski, uno dei più grandi tra noi

  2. Probabilmente sono un idiota ma io quando vidi a suo tempo Matrix lo trovai una minchiata galattica. (Ma molto figo, sì. Proprio figo!) 😉

  3. ciao, l’articolo del Manifesto è bellissimo, capriole concettuali spiazzanti. Proprio da “idiota”!
    Sull’articolo relativo al cervello femminile, anche io ho scritto un post stamattina, pubblicato alle 12.40 prima di leggerti.
    Mi sono permessa di farti un TrackBack, dato che l’ho commentato da altri punti di vista (ovvio, chi sono io in fondo?)
    E considerando che è scritto da due donne in modo acritico, mi viene da rispondere che l’idiozia femminile non si discosta poi molto da quella maschile. Semmai ci aggiunge qualcosa..:-)))
    sorrisi, carla

  4. Quando vidi Matrix pensai che fosse un opera giavista (in contrapposizione con l’opera maivista di Andrea Pazienza), vi trovai delle immani cazzate che mi scossero dalla sospensione dell’incredulità (l’umanità che oscura il cielo per fermare le macchine, come evirarsi per far dispetto alla moglie)e pensai fosse malamente rielaborato da “L’uomo dei giochi a premio” di Philip K. Dick che ha lo stesso meccanismo, però ha almeno quarant’anni ed è praticamente perfetto. Molti idioti raccontano, come se fossero le loro, favole di altri che pochi conoscono. E qui citerei anche il superlodato dalla critica, “The Village”.
    p.s. l’idiota della Telecom
    in ogni caso è molto peggio

  5. Non dovrei dire nulla perché da Virgilio alias Alice ho pure il blog, ma credo che una soluzione, all’idiota di Alice, sia quella di disinstallare gli ammenicoli che Alice installa nel browser assieme ai programmi di gestione del modem (vedi Alice come pagina di default).
    Per il resto un Personal Firewall installato sul PC dovrebbe fare il resto e zittire, non solo Alice, in via definitiva.
    Buona notte. Trespolo.
    PS: bello l’articolo e che fossi idiota già lo sapevo, a me Matrix è piaciuto. Oh, solo il primo però 🙂

  6. Trespolo, ho provato tutto: ho disinstallato, ho ripulito, tolto cookies e ho da sempre un firewall. Niente. La pubblicità di Alice campeggia indisturbata finchè non eseguo le sue istruzioni (in basso e in piccolo): disconnetti, riconnetti, riapri eccetera.
    Mi chiedo due cose: a) fino a che punto questo tipo di pubblicità sia lecita (ah, Rodotà…) b) se davvero l’idiota di cui sopra crede che gli effetti di una simile iniziativa siano positivi. A me, per esempio, viene voglia di abbandonare per sempre Alice.

  7. Per quanto riguarda l’idiozia maschile e quella femminile, nel caso di “oggetti di massa” come Matrix le due idiozie si unificano e diventano uguali. Potere di Hollywood.
    Sull’articolo di Pincio e sul libro “Matrix e la filosofia”, rispondo a Pincio sul mio blog, qui.
    stefano castelli

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