UNDICESIMO INTERLUDIO: UNA DOMANDA SULL'ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

Diciamo che c’è un insegnante che riceve questa mail.
“Gentilissimi,
La casa editrice Gemma Edizioni, impegnata nella divulgazione della lettura attraverso la scrittura, è lieta di condividere con Voi l’incredibile successo dei suoi progetti, rivolti agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado.
Il giorno 8 novembre scorso abbiamo firmato il Protocollo D’Intesa con il MIUR, Ufficio Scolastico Regionale del Lazio che ci porta a essere inseriti tra le “Buone Pratiche” della scuola e tra le Eccellenze dell’Alternanza Scuola-Lavoro.
Davvero molte sono state le adesioni relative all’anno scolastico 2016/2017 e ancora di più se ne prospettano, grazie all’interesse e alla fiducia che alunni, genitori e docenti hanno mostrato nei nostri confronti. Gemma Edizioni offre l’opportunità di scrivere e pubblicare un libro a livello nazionale, che potrà essere acquistato in qualsiasi libreria e/o store on-line (su Amazon, IBS, Libreria Universitaria, per esempio) oltre che nella sezione catalogo del sito di Gemma Edizioni), grazie al codice ISBN.
Ogni pubblicazione, Favole di Cioccolata per i più piccini e Selfie Di Noi (racconti, poesie, libri di ricette, fumetti o illustrazioni, piante officinali, nonché guide turistiche e manuali) per i più grandi, dà la possibilità allo studente di acquisire sicurezza, responsabilità e senso del dovere. Il nostro progetto, estremamente inclusivo sia dal punto di vista didattico che educativo, permette ai ragazzi di lavorare insieme, compresi gli studenti con disabilità fisiche o cognitive. Tutti i ragazzi possono esprimersi secondo le loro capacità, attraverso scritti o disegni: un’esperienza che aumenterà la sicurezza e l’autostima di studenti che presentano problematiche e che mostrerà agli altri quanto il lavoro di squadra possa fare la differenza, quanto possa essere importante il loro contributo quando un compagno è in difficoltà.
Inoltre, la Casa Editrice, impegnata da sempre nel sociale ha deciso, sin dal suo esordio, di donare una parte dei proventi ottenuti dalla vendita delle 200 copie necessarie per poter aderire al progetto sopra elencato, ad una ONLUS scelta dall’Istituto scolastico oppure allo stesso Istituto, qualora quest’ultimo scelga di reinvestirli internamente per sostenere un progetto destinato ai ragazzi.
Dall’acquisto delle 200 copie, l’Istituto (o la Onlus da esso indicata) riceverà un bonus di Euro 400; qualora decidesse di acquistare, come è già successo in diverse occasioni, altre 100 copie, alla copia numero 301 scatterà un ulteriore bonus, di Euro 300, che sarà devoluto direttamente all’Istituto.
Ai ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado il progetto dà la possibilità di effettuare un percorso di alternanza scuola-lavoro per un totale di 100 ore certificate, suddivise in momenti di autonomia alternati ad ore di formazione (abbiamo accolto nell’anno scolastico appena trascorso, ben 3.200 studenti in Alternanza scuola-lavoro e abbiamo il benestare del MIUR per accoglierne 5.000 durante quest’anno scolastico).
Gemma Edizioni prevede dei gruppi di 28/30 studenti che saranno guidati passo passo dai nostri tutor e riceveranno lezioni completamente gratuite, anche attraverso videoconferenze on-line qualora per problemi logistici non fosse possibile la presenza fisica dei ragazzi o dei nostri tutor, di Editing e Correzione bozze per i testi, Grafica per l’impaginazione e realizzazione della copertina, Marketing e Comunicazione per la promozione del volume anche al di fuori del proprio Istituto di appartenenza. I ragazzi, poi, potranno trascorrere altre 20 ore in una libreria, scelta dall’istituto scolastico o individuata dalla casa editrice, affinché possano avere chiaro tutto il processo di produzione di un testo letterario, dalla stesura fino alla vendita al dettaglio”.
13 euro a copia per 200 copie fa 2.600 euro per un libro in bianco e nero e 3.200 per un libro a colori (detratto il bonus per la onlus, d’accordo).
Domanda, umile, da ignorante qual sono: Gemma edizioni si dichiara editore non a pagamento. E io mi fido, ci mancherebbe. Allora mi chiedo il motivo, che sicuramente c’è e io non conosco, e chiedo venia in anticipo, per cui la scuola deve pagare le 200 copie di cui sopra.  Perché va bene tutto, per carità. Basta capire.

6 pensieri su “UNDICESIMO INTERLUDIO: UNA DOMANDA SULL'ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

  1. A parte i costi molto alti rispetto alle spese di realizzazione di 200 copie (per cui a una scuola converrebbe piuttosto affidarsi a un tipografo o a un servizio di self publishing che costano decisamente meno), mi sembra il tipico espediente per cui non sarebbe EAP perché non sono gli autori a pagare ma uno “sponsor”, in questo caso le scuole; ma la prassi di base è quella dell’EAP, che vincola la pubblicazione all’esborso: il libro viene pubblicato se si preacquistano tot copie.

  2. Potrei aver capito male, ma mi sembra che abbiano trovato il modo di farsi pagare in soldi sonanti per prestarsi a svolgere l’alternanza scuola-lavoro. Se così fosse, geniali.

  3. Questo articolo è di fatto composto solamente da una singola domanda dell’autrice, non sarebbe stato meglio forse approfondire un po’ anziché agire “di pancia”?
    Io la rispetto molto ma ritengo che, rispetto agli altri articoli che di solito scrive, questo sia è un po’ povero di pensiero.
    Il primo commento a questo articolo, da parte di Carolina, lo ritengo di gran lunga più pensato e interessante dell’articolo stesso

    1. Oh Ilario, abbiamo due concetti diversi di pancia. Questo è un articolo secco, che riporta una mail. Naturalmente lei è libero di pensare quello che vuole e di trovare interessante quello che vuole, figurarsi.

  4. Questo fallimentare esperimento (alternanza scuola-lavoro) andava chiuso, chiedendo scusa soprattutto ai ragazzi, per aver approfittato delle loro ansie per il futuro, dopo i primi risultati, che ne evidenziavano già l’eterogenesi dei fini.

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