ADESSO BASTA

Qualcuno faccia qualcosa. Ora. Riporto il post di Lorella Zanardo.
La serata è stata bella, c’era nell’aria la possibilità di togliere i muri di incomprensioni che spesso si erigono tra donne. Ho parlato con Carla, ho parlato con Pinuccia, Marina mi ha introdotta, Luisa mi ha consigliata. E’ la Libreria delle Donne, stasera 10 maggio. Io ero stanca per due anni passati sul territorio, ma lì mi sono sentita bene.
Poi esco, tolgo la catena alla bici, sono le 11 di sera, in giro non c’è nessuno.
Le porte dell’auto parcheggiata davanti a me si spalancano di colpo, alzo la testa e 3 persone e una luce fortissima mi vengono incontro.
E’ la troupe di Strisica la Notizia.
Chiedo alla ragazza che mi investe con una serie di domande come si chiama, lei esita, poi veloce  mi risponde “Elena”,  ha 26 anni, dice che è contenta di avere fatto la velina, che nessuno l’ha obbigata e che io la offendo con il nostro documentario, dice così o qualcosa di simile.
Io sono sulla bici, e mi invade una tristezza infinita: Striscia usa quella violenza che io condanno: prima il plagio del documentario, ora questo agguato notturno, da ore mi aspettavano fuori dalla porta della Libreria.
Dico ad Elena ciò  che chi mi segue sa bene, e che sa anche lei presumibilmente, e gli autori: il nostro documentario è una critica all’uso del corpo delle donne nelle immagini tv, non alle donne che fanno tv. Di Striscia passano poche immagini nel nostro video. La reazione di Striscia è spropositata: noi con un doc fatto in casa e loro con i milioni di euro a disposizione e 7 milioni di persone tutte le sere.
Elena non mi lascia parlare, so che si usa così in tv. La guardo, voglio entrare in relazione ma lei non può, si vede che usa il metodo televisivo, parla veloce, accusa e non da tempo per la replica.
Nemmeno per un attimo provo fastidio verso di lei, per i mandanti sì, per la loro codardia. perchè non sono venuti loro? Uomini senza coraggio, così come si usa ora.
Io non mi occuperò di questa diatriba miserabile, ho altro da fare.
Però credo che chi mi legge potrebbe reagire. Se 3 milioni e mezzo hanno visto il documentario Il Corpo delle Donne e se continuate a chiederci di proiettarlo e se a migliaia dite che vi è servito, ora è il momento di dire voi cosa pensate. Anche quelle giornalista, quei gruppi di donne che il video lo hanno visto, che lo hanno lodato, appprezzato ma che spesso tacciono.
La protervia di questi autori corrisponde al clima di prevaricazione e di impunità che si respira oggi.
E comunque sì, ha ragione mio figlio tredicenne. siamo stati veramente efficaci, con zero euro investiti, a dare così fastidio a quei milionari di Striscia,Mediaset.
Aggiornamento. Gli interventi in rete:
Marina Terragni
Giovanna Cosenza
Perseo blog
Vita da streghe
Nata femmina
Valentinamente
Altracittà
Zeroviolenzadonne
Il fatto quotidiano
Se non ora quando
Comunicazione di genere
Perseo blog 2
Archivio Caltari
Valentina Maran
Liberetutte
Cervelliamo
L’Unità
Sara (spettatrice di Striscia)
WomanJournal
Ma il cielo è sempre più blu
“E adesso, Antonio Ricci, aggrediscici tutti”, videointervento di renatatatina
Giornalettismo
Nazione indiana
Comunicazione di genere
Udireggiocalabria
Femminismo a Sud
Jumpinshark
Womanjournal
Isabella Moroni
Unaltradonna
Malpertuis
Maracinquepalmi
Consumabili
Altrenotizie
Blogosfere
Non è un paese per donne
Il sito delle donne
Stimolividi
Valgraphicart
La discussione su Metaforum



INOLTRE:
In risposta all’Ufficio stampa di Striscia la Notizia, che nei commenti chiede immagini a supporto di quanto affermato da Lorella Zanardo, Barbie Nadeau e le altre donne che ritengono che nel programma si faccia un uso offensivo del corpo femminile, gli screenshot cercati e salvati da un gruppo di utenti di Facebook. Qui.

314 pensieri su “ADESSO BASTA

  1. Gentilissimi,
    chi vi scrive è Elena Barolo, “Velina di Montecristo”, che un paio di sere fa ha “aggredito” Lorella Zanardo. In queste ore ho letto con attenzione i vostri commenti, e, prima di tutto, la descrizione accurata dell’accaduto, fatta dalla “martire”. Mi stupisco e resto basita di fronte ai commenti di molte donne che, senza aver visto le immagini, decidono che la versione dei fatti, descritta dalla Zanardo, sia vera, priva di ogni filtro e quindi da appoggiare per partito preso. Si legge addirittura di “aggressione fascista”, quando quello che ho avuto con la signora Zanardo è stato un semplice confronto verbale: ho esposto le mie perplessità dopo aver letto il suo libro e averla vista in televisione a raccontare cose non vere. Pensate che la “povera vittima” era talmente traumatizzata e spaventata dalla mia presenza che, dopo essersene andata, è ritornata sui suoi passi per insultarmi ancora. Ha detto che lei non ce l’aveva con me, ma con il mio padrone che mi aveva costretta. Avete ben capito? Sono stata trattata come una schiava, come una completamente priva di neuroni dalla nascita, una che ha bisogno di un esercito di autori che le inculchino ciò che deve dire ad una persona che usa menzogne.
    Io rivendico:
    1) Il diritto di contestare chi cerca di coprirmi di fango, e che, per un ipotetica difesa del corpo della donna, in realtà sfrutta altre donne trattandole senza rispetto da cerebrolese
    2) L’assoluta libertà, senza dover rendere conto a nessuno, di decidere di fare del mio corpo quello che voglio.
    Elena Barolo

  2. Siete distratti, ragazzi. 😀 Vi ho già risposto sulle cosiddette “falsità”. Giovedì 3 marzo alle 9.24, in questo post
    http://loredanalipperini.blog.kataweb.it/lipperatura/2011/03/02/campagne/
    Naturalmente, come con la questione di “sempre” e “spesso”, svicolate.
    Ripeto, magari questa volta capite, riportando la risposta di allora:
    “Se aveste guardato il blog di De Biase, sapreste che solo una parte di quell’intervista è stata pubblicata e che il resto diventerà un libro. Non ve lo linko altrimenti vi annidate anche da lui. Quanto alle altre inesattezze: sulla querela, ho precisato in onda che non ne ero certa. Comunque, se la querela in questione era quella di Verdiglione, sai che paura! Alla Gabanelli dovrebbero erigere una statua? Sul Bagaglino, mentite spudoratamente. Sapete molto bene che Il Bagaglino televisivo, sotto altri nomi, ha decollato dopo Drive In ed è durato fino a pochi anni fa. Sull’inesattezza relativa al Pomofiore, che era stata citata da altri studiosi di televisione, ho immediatamente corretto il tiro, qui su Lipperatura.”
    E veniamo al “belle e mute”. Non vi rispondo io, vi posto la risposta inviata al New York Times da una spettatrice americana che vive in Italia:

    Today your article was mentioned on “Striscia La Notizia” as an example of “the mudslinging machine from abroad.” The conductors, Ezio Greggio and Michelle Hunziker, then went on to show how on Canale 5, many of the television presenters are women. What they failed to reveal is how these presenters are filmed on TV. Usually, any woman on TV is fillmed from her feet. The camera follows her legs, to her hips, breasts, and, lastly, almost as an afterthought, her face (Many times she has already begun speaking before the camera reaches her face). Of course, “Striscia” conveniently forgot this and other examples of sexism in TV. I am American and have lived in Italy since 1997. Before coming here, I had never seem a camera pointed on a woman’s behind as she danced.
    “Striscia La Notizia” claims that their “veline” are “ironic.” To me, it seems they are just there, like dancers in most shows, to attract male viewers with their attractive bodies. As a female viewer, I find it all very degrading…
    Lisa Mary Vecchione”
    In altri termini, voi avete realizzato un montaggio ad arte. In spregio a tutte le statistiche (anche da me citate a Matrix) sulla presenza delle donne in televisione.
    Grazie per la rassicurazione sulla permanenza delle immagini nei vostri archivi. Ed è possibile che qualcuno di noi approfitti della così generosa offerta.
    Ciao carucci.

  3. Elena Barolo: sta usando lo stesso computer dell’ufficio stampa? Ragazzi, questa storia dell’IP non vi entra proprio in testa, eh? 😀
    (insomma, i due commenti vengono dallo stesso pc. Chi sarà Sara e chi sarà Elena?)

  4. sara elena e antonio facciamo un bel gioco…. mandate in onda, in tv, su youtube, via piccione, come preferite, il filmato integrale dell’intervista “satirica” alla sig.ra zanardo, senza tagli, senza risatine, senza urla belluine, cosi’ ci facciamo tutti un’opinione serena ed imparziale dei fatti…..
    e lasciate stare il povero montecristo che dumas si sta rigirando nella tomba

  5. ALLA SIGNORA ELENA BAROLO
    Allora se conosce Ricci, no, potrebbe suggerirgli di andare da uno bravo? Ma che cavolo di complessi di persecuzione!! CHI LO PENSA! C’è un equivoco. Lui crede di fare satira, e con i trilioni di BErlusconi attacca la controinformazione blandendo il potere e i suoi soldi, fatti appunto da incassi pubblicitari che salgono grazie alla concentrazione sulle veline, o ragazzine in mutande, che fanno gli stessi movimenti nevrotici da 30 anni. Ora deve spiegare al signor Ricci che se il primo giorno ha voluto fare una cosa satirica , poi per i restanti 29 anni e 364 giorni ha ripetuto ossessivamente la stessa cosa. Che non ha niente a che vedere con la satira. chiarito l’eqiovoco, passiamo alla scelta: non è il solo a mettere due tizie che in mutande e telecamera tra le cosce stanno in tv. E’ il 90 % della tv italiana. Quindi più le veleine vanno in giro a fare ” ci dicono che siamo il male assoluto” più ricci si accredita come deficiente. Non so se è chairo. E anche disonesto, visto che i giornali non si possono mettere a combattere con gli inserzionsiti. UNA COSA, RICCIOLONE BELLO DELLA FAVA, SONO I CONTENUTI, UNA COSA SONO LE INSERZIONI. UNA COSA E’ LA TV E UNA COSA SONO I QUOTIDIANI. Prima la fa finita co’ ‘sta cazzata e meglio ne esce.
    Grazie signora Elena, di trasmettere il sentito augurio di pronta guarogione a quel Riccettone un po’ birichino che sta facendo figure di merda ovunque.

  6. Ho saputo di questa faccenda per caso, girando su facebook.
    Quello di Ricci praticamente è stalking televisivo. Da tempo.
    E’ un uso del “mezzo” TV “squadristico-light”: la telecamera al posto di manganello e olio di ricino.
    Non ho mai seguito Striscia. Se mi è capitato è stato per caso (o sfiga, più corretto).
    Ho un vago ricordo di Montanelli (mi sembra fosse lui) che resta immobile impassibile e silenzioso davanti a un inviato di striscia. Penso fosse la soluzione migliore: trattare un eventuale inviato di striscia come fosse trasparente. Senza spessore né altro.
    Massima solidarietà, ovviamente, a Lorella

  7. oddio non avevo letto il precedente commento di Elena Barolo.
    vabbe’ sei perdonata perché ti sei formata co’ ‘ste cazzate.
    Però trasmetti il messaggio al Riccettone. E un suggerimento NON usare BASITA. Te prego. Ribellati al gregge, almeno nei segnali esteriori.
    Nessuno crede che sei una schiava. Però non ce ne volere se non percepiamo in te uno spiirito libero no? Una che non ha capito una beata mazza di tutte le cose che si dicono e ripete a pappagallo quello che fa comodo al padrone ci fa sospettare un poco.

  8. certo che se non gli entra in testa la faccenda dell’IP, sarà difficile che capiscano anche tutto il resto. Credo che il risultato sarà quello di mettere mutandoni più coprenti, e lasciare il ruolo di grechine intatto come sempre.

  9. Nessuno poi mette in discussione il diritto di difenderti, cara Elena. Ma non risulta che sia la tua persona l’oggetto della critica. E se anche lo fosse, ti saresti portata dietro una troupe intera per parlare pacificamente con la Zanardo all’uscita della sua presentazione? Hai così tanto potere all’interno della redazione? Perdonaci, se non ci sembra proprio un’azione spontanea. Sarà che qui in rete, a differenza del salotto, siamo tutti paranoici.

  10. Effettivamente leggere e non capire ciò che viene scritto, da mesi, è un problemone: come si fa a spiegare per l’ennesima volta a questa gente che nessuno ha intenzione di attaccare le persone e che ognuno può disporre del proprio corpo come più desidera? Lo scriviamo a caratteri cubitali? Dai, proviamo “SIGNORA BAROLO NON CE L’ABBIAMO CON LEI”: ha funzionato? No?
    Se gli mandassimo questo messaggio con un aereo + “Striscione” attaccato dietro tipo pubblicità, e gli facessimo sorvolare l’ufficio stampa di SLN?
    Oppure potremmo provare scolpendo un altro altopiano a Nazca con un disegno esplicativo per poi fare la foto dal satellite. Mitico!
    Altrimenti una critical mass come si usa ora, noi tutti ignudi come Adamo ed Eva a quattro zampe per le strade di Cologno Monzese ad urlare “nessuno sta giudicando le veline!!”, potrebbe essere una buona soluzione. Manco così capirebbero? Mmm..allora? Cura Ludovico?
    A volte ho come la vaga sensazione che non vogliano capire, non so perchè..
    Naaaaa! Ma che vado a pensare 🙂

  11. La satira è satira e il culo è culo.
    Si prende una portatile con i video delle veline, una telecamera e si va in giro intervistando le persone, in tutta italia:
    buonasera, secondo lei è satira o culo?
    ci vedrebbe sua figlia/nipote di 18 anni?
    poi si va dai santi immacolati inviati di striscia, tutti uomi probi, e, come fanno loro, gli si mostra il video, facendo domande semplici, perché questi vanno inchiodati sull’ipocrisia,
    Signor Ghione, secondo te è satira o culo?
    Signor Greggio, quante volte ha guardato la vagina delle veline in ginocchio accanto a lei? Vogliamo fare un montaggio di tutte le volte?
    Signor X Striscia la notizia, in 25 anni ha sdoganato il culo di ragazze giovanissime in fascia preserale o no?
    Signor Ricci come mai da quando è scoppiata la polemica ha messo i vestiti alle veline?
    Care veline non siete contente che da quando c’è lo scandalo sexgate avete improvvisamente acquistato la parola per fare le inviate e non solo per vendere cucine?
    Semplice.
    E’ inutile fare discorsi elevati sulla dignità, secondo me queste ragazzine vanno beccate sul vivo, fai o no vedere il culo alle otto di sera?
    D.

  12. @ Elena Barolo,
    scusa non avevo visto che eri apparsa nel blog,
    ti chiedo direttamente,
    1. secondo te perchè Striscia mette veline sexy alle otto la sera?
    2.Non potrebbe farvi condurre il programma? Non siete all’altezza di Ezio Greggio, o Ficarra e Picone?
    3. Perché la velina di montecristo è nata ora dopo le accuse di sessismo e prima non c’è mai stata un’inviata velina, e come mai a parte qualche scemenza qua e la o qualche iniziativa umanitaria, la velina non è dotata di parola?
    4.Come mai in questa edizione le veline sono più vestite di come erano gli altri anni?
    5. Che differenza c’è tra ironia e culo?
    6. Più importante, che differenza c’è tra le veline e le ragazze oggetto dei giornali e delle pubblicità che voi attaccate in tv?
    Spero che avrai il coraggio di rispondere.
    D.

  13. L’intervento di chi si è firmata come Elena Barolo ha decisamente tolto l’attenzione dalla penosa controffensiva di Sara della Redazione di Striscia.
    Gentile Sara, la prego, ci vuole rispondere sulla questione di base anziché ogni volta citare qualche luminare che un secolo fa ha detto qualcosa di carino su di voi o chiedere a Loredana cento volte le stesse cose?
    E la domanda è: ma davvero lei crede che la vostra sia una trasmissione di SATIRA?
    E siete così anime belle da credere che mostrare i corpi delle vostre veline in quel modo faccia parte della libera espressione artistica? E se noi critichiamo siamo bacchettone e magari brutte e pelose (qualcuno direbbe “più belle che intelligenti”)?

  14. Ho scoperto una cosa terribile.
    I video che sono stati linkati qui sopra e attribuiti a striscia sono falsi. Tutti.
    Come quelli di bin laden che si guarda in tv ma non è bin laden, e infatti come cazzo faceva, ma invece è bing il ricettatore del gruppo tnt e del conte oliver.
    Davvero, sono falsi. Hanno riprodotto un falso studio, ma si vede benissimo che è falso, e quello lì non è greggio. E poi quelle non sono le tipe originali, sono controfigure. E ho pure dei sospetti su chi sono, ma non lo dico.
    Questa cosa è molto grave. Sono molto indignato.
    Da oggi senza se e senza ma senza bi e senza bo entro nella task force dell’ufficio stampa di questo sant’uomo che viene messo alla gogna, e gratis, giuro gratis, non avrò pace finchè la verità varietà verrà ristabilita e ognuno venga risarcito con ciò che merita.
    Cioè il pulitzer alle veline, l’oscar e la palma d’oro a greggio, il nobel per la letteratura e della pace (e sottolineo della) a ricci, una moglie al gabibbo, il telegatto al telecane sul bancone, e una vagonata di mazzate al povero staffelli che è masochista e dopo una settimana senza va in delirium tremens.
    Care signore mi avete proprio deluso. D’altronde ho fatto delle ricerche su di voi e ho scoperto che nel 1931 siete state condannate per strage, e poi siete state amnistiate perchè eravate amanti di mussolini.
    Queste non sono cose belle. E voi non siete moderate.
    E poi la velina di montecristo ha ottantasette anni. Io la conosco benissimo, in pratica l’ho cresciuta, perchè sono il conte. E’ mia nipote.
    Non si fa così.
    Vergognatevi.
    L.

  15. è finita, ricci, è finita! ma quando lo capirai?!?! PRENDI I SOLDI E SCAPPA, RICCI! tutte le mode passano, e dopo 30 anni è passata pure quella delle veline! rassegnati!
    non siamo bacchetton*, anzi, siamo molto più libertini e gaudenti di voi: per noi hanno diritto di essere sexy tutte le donne e tutti gli uomini, di tutte le età e di tutte le forme e dimensioni! era questo il significato della *nostra* minigonna negli anni ’60, avete capito? il significato della nostra minigonna era che tutte potessero mostrar le gambe, le alte, le basse, quelle con le gambe storte e quelle con le gambe dritte!
    La bellezza è più che legittima, è più che legittimo avere degli oggetti del desiderio, guardare una bella donna e sognare: il sogno ha la funzione di scatenare il desiderio! ma quando si trasforma in feticcio, il sogno inibisce il desiderio! ed è immensamente difficile avere a che fare con uomini e donne il cui immaginario e i cui desideri sono stati inibiti da questi feticci, e che fanno una fatica incredibile ad avere a che fare con le persone *reali*.

  16. Temo che il problema più grande sia proprio il non rendersi conto di essere cresciute/i in una società maschile con regole fatte dagli uomini. A chi dice che le donne in TV ci sono e che sono libere chiedo, a mia volta: “Libere da cosa?” perchè, francamente, trovo imbarazzante che non si comprenda o si faccia finta di non comprendere il problema. Che è, di fatto, un problema culturale. Ognuno è libero di fare quello che vuole con il proprio corpo e la propria mente ma se il modello che viene subdolamente imposto è un modello UNICO allora la cosa non mi sta più bene. Se il modello che viene presentato, quotidianamente, in televisione è quello della donna oggetto, a prescindere che la donna in questione sia contenta o meno di esserlo, allora è giusto che ci siano della voci contro. Non capisco, francamente, che cosa abbia dato così fastidio a Ricci. Non è forse vero che nelle sue trasmissioni, e non solo nelle sue, si abusa dell’immagine e del corpo femminile? Ma perché se sto guardando una trasmissione o un gioco a premi devo assistere allo stacchetto della ragazza di tuno in mutandine o con gonnellina inguinale? Non è questione di essere bigotti o meno, è una questione di modelli. Soprattutto quando questi modelli si spostano, in alcuni casi anche in modo decisamente poco chiaro, dalla TV alla politica alla cultura ai ruoli decisionali di un intero paese. Se Ricci ci tiene tanto a non fare la parte del populista perché non accetta un dibattito e un confronto con le persone che gli contestano questo modo di fare? E, mi chiedo anche, perché i conduttori e le conduttrici di questa trasmissione non si ribellano? I soldi comprano davvero tutto?

  17. La Zanardo sostiene in televisione e nelle scuole che da 23 anni a Striscia si fanno inginocchiare le Veline davanti a due anziani conduttori al solo scopo di poter frugare tra le loro cosce con la telecamera. Prendiamo atto che le ricerche della Lipperini a sostegno di questa tesi per ora sono infruttuose. Rinnoviamo, visto che ci sembra che abbia tempo libero a disposizione, l’invito a visitare gli archivi di Striscia a Milano 2 per una ricerca seria, accurata e definitiva.
    Ufficio stampa Striscia la notizia

  18. Poi a mio avviso, dato che c’è l’ufficio stampa in ascolto, una cosa assai svilente nel modello velinaro, per me, è questo: che l’unica cosa che fanno, cioè ballare, non la sanno manco fare – non a livello professionale. Già sono prive di funzione, di favella, e mezze nude, e la loro presenza è evidentemente giustificata solo dalla loro bellezza; in più, devono fare una cosa in cui sono poco più che dilettanti. Ecco questo per me è di una tristezza suprema. Perchè cameramen, autori, presentatori, inviati (M e F)…tutti questi sono dei professionisti e fanno il loro mestiere. Invece le veline no. Come dire: non importa quello che sai o non sai fare, se sei gnocca: basta un po’ di buona volontà, sorridere, scuotere il culo e sarà un successo. E infatti lo è. Però a me pare triste.

  19. Marino, chiediti come siamo passati da Edwige Fenech alle veline…
    Il berlusconismo ha prosperato, in parte, riversando l’erotismo (chiamato in altro modo) dalla sfera per adulti a quella per famiglie.
    Non è il problema dei culi ci sono sempre stati, il problema è quando il culo me lo metti nella pasta, me lo chiami ‘stacchett’o e diventa un modello di successo.
    Quando lolita passa dal romanzo/film fatto a posta per raccontare quella storia, alla poltrona di ‘non è la rai’ il danno di senso è grave, perché lolita diventa normale se nessuno ne nota il dramma.
    Si toglie l’ambito si toglie il senso e resta il culo.
    Non è ipocrisia cercare un ambito ma è principio di realtà.
    Il corpo della fenech, o di quello che era l’immaginario erotico di trent’anni fa era ‘fiction per adulti’ poi l’attrice del film nel privato poteva pure essere una santa, recitava una parte consapevolmente.
    Adesso in questo rimescolio senza senso finzione e realtà si mescolano, l’erotismo è diventato reale e per tutti.
    Poi quando le ragazzine si prostituiscono per un capo firmato, non è certo colpa di ricci, ma certamente certe derive sono facilitate, se non altro, dalla perdita di senso comune, visto che la famiglia tutta cena col culo della velina nel piatto, un culo toccato nel bagno della scuola per 25 euro non è poi questa tragedia.
    Questo sproloquio era per dire che al fine il male di ricci è negare la forte erotizzazione del suo programma usato da sempre per mantenere alti gli ascolti. Dovrebbe togliere i culi o tenere i culi e togliere l’ipocrisia sui culi, e ammette di essere uno che sfrutta da sempre il corpo di donne oggetto senza parola o quasi.
    D.
    D.
    D.

  20. Ufficio stampa, guarda che le signore e i signori qui presenti un giretto a Milano prima o poi lo faranno, se siete così cortesi nell’insistere. 😀
    Rispondete a questa domanda (che noia): non avete proprio nulla da dire sugli screenshot? Continuate a sostenere che trattasi di semplice satira rispettosa e che non vi rinvenite alcuno uso del corpo femminile?
    Poi cavilliamo sugli anni e sulle ginocchia. Solo poi.
    Luca, anzi Conte: sono tutte sue nipoti?

  21. No.
    No, non mi faccia assumere responsabilità che non ho.
    Solo quella anziana, come risulta evidente dal cognome.
    La Di Montecristo.
    L.

  22. Due cose banali.
    1. La prima è che se ci sta una velina in ginocchio e la foto del filo mutanna della velina, come si vede spesso spulciando negli archivi di cui sopra di striscia, non serve altro. Le immagini ci sono, e quindi fine.
    2. Possiamo volendo parlare di altro? Allora Striscia è nota per uno stile fascista delle relazioni. Per fare un esempio, vogliamo ricordare il caso di Bonolis – ora per quanto io di Bonolis non abbia stima alcuna, mi faccia anzi un tantino ribrezzo, e soffra dello stesso maschilismo di Striscia, mi ricordo bene di come Striscia ha condotto il suo attacco verso di lui.
    Il mondo è pieno di gente che dice peste e corna di voi ragazzi, del modo che avete di aggredire, di intimidire, di usurpare. E cc’è qualcosa di patetico in tutto questo – perchè il vostro capo è patetico. Insiste, perchè vuole obbligare a pensare il contrario, ma in questo modo rinforza i pareri più infami nei suoi confronti. Fate come vi pare, l’aria è cambiata e le stronzate dei radical chic dell’ultima ora, il postmodernismo alla matriciana, sono passate. Volete fa il programma bastardo e populista? Continuate ma smettete di frignare che non ve se sopporta più.

  23. Caro Ufficio Stampa di Striscia la Notizia. Auspico che i vostri interventi vengano censurati come spam. Dato che vi ritenete i re del vostro spazio mediatico e pensate di poter trattare i vostri ospiti come meglio credete, anche prescindendo dal rispetto e facendogli fare ad arte una misera figura (ma che scemo che sono, è satira, no? Come no…) la proprietaria del blog dovrebbe mostrarvi l’effetto della vostra medicina e sbattervi fuori dal suo spazio. D’altronde voi e il vostro editore da sempre considerate non necessario il contraddittorio. Sia. Il fatto è che, vedete, i vostri interventi sono portatori di un livore così ingenuo che, agli occhi del pubblico di Internet, date di voi esattamente l’immagine architettata da noi. Insomma, le cattiverie, le difese pretestuose e a prescindere…state perfettamente nel copione e le vostre comparsate sono il perfetto complemento del post per confermare che il nostro ritratto di voi è veritiero. In qualche modo, fidatevi, se vi censurassimo vi tuteleremmo. Per questo non lo facciamo

  24. @Elena Barolo. Qui la sua voce è una fra tante e anche i pincopalla come il sottoscritto possono parlare. Niente balcone, niente megafono. Lei sembra corretta e rispettosa ma l’ufficio stampa del suo programma ha ben altri toni? A che gioco vuol giocare? Cosa rappresenterebbe lei, la voce buona e aperta al confronto? Stile poliziotto buono e poliziotto cattivo degli interrogatori dei noir americani per ammorbidire l’interrogato e confonderlo? Si metta per favore d’accordo per toni e modi cogli altri partecipanti al programma. Quando vi siete accordati dite la vostra, ok?

  25. Non sono italiana e non conosco abbastanza la legge italiana ma mi chiedo se non esiste qualche possibilità di un ricorso legale contro questa vera e propria aggressione – non per evitare la diffusione delle riprese dell’accaduto, ma per dare rilievo pubblico e mediatico, oltre i blog, allo scandaloso attegiamento di SLN e del “signor” Ricci.

  26. Ahahaha l’ufficio stampa invita a visitare gli archivi di striscia per trovare le prove se le veline si inginocchiano per far vedere le mutande o no…
    non avevo letto…. ahahahahahahahahahahahhahahaha,
    Questa ossessione di confutare il dettaglio è patetico. Tipico dell’aria di regime, sembra di vedere il film JFK ai processi a kennedy in cui si cercava di spiegare come la pallottola di Oswald da sola avesse fatto il giro del corpo del presidente due o tre volte, avete lo stesso ottuso cinico atteggiamento di chi si nasconde dietro un dito.
    Gentile Abitanti della Riccicrazia, pianeta all’interno della più ampia galassia Berlusconia, voi forse non ve ne rendete più conto ma è una vita che le vostre veline sballonzolano con tette culi e patacche al vento, non sono mai state ironiche, e satiriche, mai. E’ una vita che ci allietate le mense dell’italia con gli splendidi stacchetti…
    Se pure l’inginocchiata non serve a guardare tra le gambe, non è grave, è proprio la velina in sé che è progettata come portatrice animata di culo.
    Non servono gli archivi, certamente interessanti di striscia, basta che vi fate un giro su You Tube e vedete cosa la gente carica di voi, non certo le encomiabili inchieste.
    Mi raccomando guardatevi i commenti sugli stacchetti e fate un nodo al fazzoletto!!
    D.

  27. Gli interventi dell’ufficio stampa di Striscia sono imbarazzanti. Non hanno nemmeno le sembianze di una normale difesa d’ufficio, sanno decisamente più di Minculpop. Non che ci si aspettasse altro, per carità, però.
    Che bisogno c’è di visionare gli archivi della trasmissione se in video e foto ci sono fior di esempi dell’uso che fanno del corpo femminile? Non è sul dettaglio preciso della frase che dovrebbero ragionare, ma sul contenuto: e infatti su quello non rispondono.
    Aggiungo una nota: se devo essere sincero, non pensavo che il lavoro della Zanardo e gli interventi della Lipperini riuscissero a ottenere una tale reazione; non certo perché manchino di qualità, ovviamente, quanto per la capacità della tv di massa di macinare e metabolizzare tutto. Ma questa volta sembra esserci stato un intoppo. Un gran bell’intoppo.

  28. Ho ricevuto ieri sera una e-mail di smentita da parte della Max Design con la quale, fra l’altro, si afferma che tale società “non sponsorizza né acquista spazi pubblicitari all’interno di Striscia la Notizia. Ogni associazione e/o riferimento a Maxdesign all’interno di Striscia la Notizia deve ritenersi indiretto e non frutto di nostri rapporti commerciali e/o contrattuali con la suddetta trasmissione”, e si invita in termini perentori “a non diffondere in alcuna altra sede simile notizia che […] pare finalizzata al solo ed esclusivo scopo di screditare la nostra reputazione ed immagine”.
    Ne prendo atto. Comunque, mi pare non ci sia bisogno di aggiungere che l’intento dell’iniziativa non è assolutamente quello di “screditare la reputazione” delle ditte sponsorizzatrici o presunte tali, bensì quello di fare pressione, con mezzi leciti, su “Striscia” affinché cessi di “screditare la reputazione” dei suoi critici.

  29. Alcune ditte si screditano anche solo con gli stereotipi che passano nelle promozioni penose cum veline. In quelle di PosteMobile, ad esempio, si vedono uomini impegnati e donne che stanno sotto il casco dal parrucchiere (con bigodini in testa) o con l’asciugacapelli in mano, gli uomini hanno l’elmetto di protezione o stanno in poltrona a leggere un libro, o sono atleti.
    Prevengo precisazioni dell’Ufficio Propaganda: non ho preso appunti, non ho scritto ‘sempre’ e non ho scritto ‘solo’.
    E a proposito di sponsor, ma a quando una bella inchiesta sull’Auditel? No, perché a parte l’aspetto surreale del segreto sulle famiglie da cui dipendono le sorti di tanti milioni di euro, a parte il problema che tante volte sul blog di Zanardo e nel libro è stato spiegato così bene, e cioè che con i controllati che sono i controllori è un po’ fatica credere che la raccontino proprio tutta (e c’è il lavoro di Gisotti, mi pare, se volete documentarvi), dopo due puntate io sono davvero costretta a chiedere che qualcuno mi informi se l’agguato verrà trasmesso, perché si muore di noia. Allora davvero l’unica cosa che vi teneva in piedi erano le tette e i culi agitati davanti anche ai nasi di quei bambini ai quali i presentatori mi pare si rivolgano quando stanno per fare battute su Ruby. (Anche qui, è un ricordo vago, magari qui davvero vorrete precisare).
    Forse la ragione di tanta ostinazione è che gli sponsor potrebbero svegliarsi, farsi venire il dubbio che gli spot durante la vostra trasmissione non valgano poi tanti soldi. O possano addirittura venire associati alla noia e al fastidio, ora che avete tolto l’unica reale attrazione (per il pubblico che i commenti alle compilation e il pezzo di Gianni Biondillo sottolineano, s’intende).

  30. Bhe, è fenomenale la risposta di Maxdesign, ritenere che essere abbinati a striscia sia denigratorio per l’immagine e la reputazione aziendale le rende onore.

  31. considerato che i miei rapporti con l’oggetto televisore si limitano sostanzialmente allo spolvero…. mi confermate, come detto da ilaria, che il “servizio” sulla sig.ra zanardo non sia ancora andato in onda?
    no… perche’ io non voglio perdermelo per nulla al mondo….. sono addirittura disposta ad accenderla la tv, appena mi ricordo come si fa….. bramo di ascoltare il “semplice confronto verbale: ho esposto le mie perplessità dopo aver letto il suo libro e averla vista in televisione a raccontare cose non vere.” (cit. post sig.ra barolo)…. e altrettanto trepidante voglio assistere alla visione della “povera vittima” (ancora cit. post sig.ra barolo) che addirittura “è ritornata sui suoi passi per insultarmi ancora” (ultima cit. post sig.ra barolo)….. si pero’ oh…. senza risatine…. commentini…. urletti….. montaggi ad capocchiam e ammennicoli vari…… lo vorrei vedere paro paro come e’ stato girato…. durasse anche 1 ora…… (oddio 1 ora di striscia non so se ce la faccio…. mi sa che l’ho sparata grossa)……
    e su su, sig ricci, faccia vedere anche a noi….. mi renda felice….. mandi qualcuno dell’ufficio stampa con un link al filmato….. magari capisco anche io….. su su… coraggio…..

  32. Le immagini parlano e basta. C’è poco o nullo spazio per la giustificazione.
    Ma il porno (soft e hard) se uno ( o una ) vuole se lo va a vedere liberamente, quando e come desidera.
    Perchè propinarcelo in prima serata?
    Quando al mare accendo la tv in presenza di mio figlio piccolo, preferisco fargli vedere il tg di Mentana e evitare accuratamente certi canali.
    A questo si deve arrivare, ad oscurare, vietare?

  33. Ricci, ascolta, ti propongo una sfida, una geniale provocazione: la prossima stagione di Striscia la fai condurre da Luciana Littizzetto e Teresa Mannino, mentre al posto delle veline ci metti due maschioni da paura, mutandati ma non troppo, che ballano gli stacchetti, si sporcano di panna montata, fanno la doccia, vengono ripresi da tutte le angolazioni e ogni tanto gli va pure un coglione in fuorigioco(Oooops!). Nel mentre, Luciana e Teresa fanno apprezzamenti, allusioni sessuali e lanciano i servizi. I servizi, quelli ovviamente restano gli stessi, perché Striscia è un programma di satira e la gente lo guarda per i contenuti. E ogni tanto, a fare qualche intervista, ci mandi pure uno dei bei maschioni. Così, per par condicio intellettuale.
    Poi a fine stagione ci fai un bel report: 1) Sugli ascolti, 2) Sulle lettere indignate degli italiani. 3) Sulle interrogazioni parlamentari. E vediamo che succede, eh? Dopo una sola stagione, non dopo venti…

  34. Dai, dai, vai coi due Edo! Scommettiamo che la prima tentazione del pubblico sarà rifugiarsi nella logica della maggioranza e dire qualcosa del tipo: “si vede, sono due gay”?

  35. Guardate che potrebbe davvero avere un effetto devastante… E’ psicologicamente provato che il maschio italiano medio, eterosessuale dichiarato, non sopporta la visione di un balletto sexy maschile, non ce la fa. Tu mettiglielo tutti i giorni in tivù, in prima serata, e succede il finimondo.
    La sfida a Ricci è liberamente ispirata a questa prima pagina di “Cuore”, n.25, anno I
    http://goo.gl/f9vqJ

  36. Ho appena visto il servizio di Striscia la notizia. Un montaggio vergognoso con la signorina che non ha lasciato parlare e spiegare Lorella Zanardo. Arroganti e violenti come solo loro sanno essere. Rinnovo la mia solidarietà alla Zanardo.

  37. Appena visto pure io.. m’è montata la rabbia, e ho perso dieci minuti per spiegare a mia sorella, più grande di me di 8 anni, quanto non emerge dall’impostazione di Striscia, e quanto sia falso che la Zanardo attacchi Ricci dando tutta la colpa a lui. In buona fede lei come molt* altri vede quei servizi e chissà che s’immagina. Mi sono ripromessa di rivedere con lei il documentario per farle vedere con i suoi occhi, perché è molto più semplice di mie mille parole.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto