AFFARI MIEI (E NON SOLO)

Sono di nuovo in partenza verso il paesello, e stavolta l’occasione è privata e pubblica: domenica si ricorda questo.  I prossimi week end mi vedranno lontana: a Matera per il Women’s Fiction. Poi, il 5 ottobre, a Carpi (e sarà una cosa molto impegnativa). Nel frattempo, sto leggendo le seconde bozze (ve lo avevo detto che Elena Gianini Belotti ha scritto una bellissima prefazione?). Porto con me un paio di manoscritti che mi incuriosiscono parecchio e, inevitabilmente, questo.
Ps. Come immagino saprete, comincia Pordenonelegge. Segnalando, fra le decine di appuntamenti, quello con Tullio Avoledo di domenica 23, approfitto per postare qui la recensione a Breve storia di lunghi tradimenti.  State bene.
Ad un certo punto della sue indesiderate acrobazie fra fusioni bancarie interplanetarie, colpi di stato, offshoring, arcaici conflitti tra Bene e Male, Giulio Rovedo fa un parallelo: “è come un videogioco. Cominci con una missione di addestramento, poi con una leggermente più difficile, e via così”. Il paragone è valido anche per i romanzi di Tullio Avoledo: quelli, almeno, che si mantengono in ammirevole equilibro tra realtà sociopolitica e fantascienza di ottimo rango: dove si miscelano, cioè, ventate critiche nei confronti del post-postfordismo, un’affascinata ossessione per la tecnologia, squarci di pop culture e un gusto contagioso per il complotto (“Il Codice da Vinci moltiplicato per mille”, è la definizione che dell’intrigo fornisce uno dei crudeli protagonisti). Per riassumere: come nel romanzo d’esordio, L’elenco telefonico di Atlantide, Avoledo simboleggia i mali del mondo attraverso una banca dal Nord-Est. A scagliare nell’avventura uno dei suoi impiegati, il placido Rovedo (che era al centro anche del primo libro, da cui era uscito morto), è Cecilia Mazzi, giovane manager bisessuale, apparentemente gelida come il lemma di un’enciclopedia. Il resto è puro piacere di lettore. 

6 pensieri su “AFFARI MIEI (E NON SOLO)

  1. Pubblicità-Progresso: perchè signora Lipperini per uno dei suoi viaggi (casomai verso il paesello) non si porta appresso il mio romanzo? Potrebbe essere una buona compagnia…
    In ogni caso buon viaggio.

  2. immagini bene.Che “Pordenone Legge” comincia lo sanno pure i sassi di Matera(a proposito,verifica che Cristo si sia fermato ad Eboli,perchè a me risulta che sia giunto in Trinacria).E invece,per ciò che concerne Anne Sexton,fa buon viaggio.Sei tra amici

  3. ma com’è possibile che tu possa presenziare a una manifestazione stupida come quella che women’s fiction appare? tutta rosa e piene di femminucce carine sul sito. tutta piena di autrici di chick-lit e narrativa di basso livello. è quella la fiction delle donne? ah, ecco. adesso capisco la tua generale ostilità verso la produzione femminile, salvo sorprenderti. se frequenti luoghi del genere non puoi che averne un pregiudizio. però, giuro: da te non me lo aspettavo.
    sono curiosa di leggere il tuo libro.

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