AH, LA MIA LISTA DOMAN MATTINA D'UNA DECINA DEVI AUMENTAR

Con stupore, divertimento e un po’ di preoccupazione, mi sono resa conto che la lista che ho postato ieri ha suscitato reazioni che, ingenuamente, non mi aspettavo. Non era, preciso di nuovo, la lista dei sommersi e dei salvati, ed era, e mi sembrava superfluo sottolinearlo, una lista di soli romanzi. Sul perché ci si concentri sul romanzo quando si parla di editoria tradizionale o di self publishing sarebbe interessante discutere, perché allora si ri-aprirebbe l’assai nota questione su cosa sia oggi il romanzo, e sul suo senso ultimo o primo, e sul perché dovremmo scrivere e leggere romanzi, e infine se abbiano ragione i Grandi Antichi del secolo scorso quando dicevano che il romanzo ha tirato le cuoia.
Non era questa la mia intenzione. Volevo semplicemente fare qualche esempio (i primi che mi sono venuti in mente) di libri letti da me (e non di tutta la produzione 2015)  che ritenevo, personalmente, di alta qualità. Non ci sono tutti quelli che ho letto, ovvio: per dire, mi sono resa conto che ho lasciato fuori (e cito solo un titolo non italiano per evitare altri danni), Riparare i viventi di Maylis de Kerangal. Che è splendido.
Comunque sia, si sono offesi in parecchi, in pubblico e in privato, e la lista ha dato anche modo ai soliti spiritosoni di riprendere il giochetto “spariamo sulla Lippa” che è stupidina e parla sempre dei suoi amiketti (notare: non c’era neppure Revival di King, nella lista, e stavolta appositamente. E’ di alta qualità ma speravo bastasse per tacitare gli spiritosoni, che però non tacciono mai).
Comunque sia, problemi non miei (o forse problemi di tutti, se questa è una comunità letteraria). Dunque, rilancio con un’altra lista.
Questa, però, riguarda il mio percorso di formazione, che come tutti i percorsi di formazione è personale, casuale, non applicabile ad altri. Domani, infatti, sarò a Baiso, Reggio Emilia, per raccontare i libri, i film, le musiche che mi hanno accompagnata da bambina e da ragazza, e infine nella mia vita adulta, per essere quella che sono. Piaccia o meno: e a me piace molto essere quella che sono adesso.
L’idea è di Paolo Nori, che ne parla qui. Qui trovate il calendario. Qui sotto, i “consigli”, che tali del tutto non sono: sono, appunto, le mie tappe, dai sette anni fino ai cinquanta-e-oltre. Da ogni titolo se ne dipana un altro, e un altro ancora, fino a costituire una biblioteca: ma questo lo racconterò domani, per chi ci sarà. E, sì, dalla lista compilata rimane fuori tantissima roba: ma quella è dentro di me, care e cari.
Libri
Fratelli Grimm, Fiabe
L.May Alcott, Piccole donne
La serie di Nancy Drew
Betty Smith, Un albero cresce a Brooklyn
Daphne du Maurier, Rebecca, la prima moglie
Stephen King, It
Stephen King, Mucchio d’ossa
Stephen King, La serie della Torre nera
Thomas Mann, I Buddenbrook
Chiara Palazzolo, Nel bosco di Aus
Tv: Il segno del comando
Film: Per qualche dollaro in più, Sergio Leone
Musica: Mozart, Don Giovanni

14 pensieri su “AH, LA MIA LISTA DOMAN MATTINA D'UNA DECINA DEVI AUMENTAR

  1. Ooooooh i Fratelli Grimm 🙂 Ora si comincia a ragionare.
    E se l’editoria tradizionale non esiste più, esistono ancora i lettori (il buon vecchio Common Reader) o soltanto consumer/prosumer ?

  2. Ascolto sempre chi parla di letteratura e in particolare il pomeriggio di rai3.
    La lista mi ha intrigata e ne farò una mia… sarà come un viaggio a ritroso, divertente e forse utile.

  3. Stanley Elkin, in condominio parla dei rischi della tassonomia assurta a life style(comunque ti rimando anch’io la lista rinnovata dei miei top 20 anzi trenta, una di queste sere), o forse me ne vado direttamente in Irlanda, dove secondo un luogo comune antropologico ci si sfinisce di chiacchere e i libri sono sempre ai primi posti tra le argomentazioni

  4. Non trascurate l’ultimo che ho tra le mani “I mille volti del giallo” a cura di George Pelecanos e Otto Penzler della New Compton Editori, una raccolta di racconti di Connelly, Oates, Burke, Strout e compagnia bella. Tanto per citarne uno.

  5. Ah … Il segno del comando , credevo di essere la sola a ricordarmene, riascolto ancora la colonna sonora e poi “Un albero cresce a Brooklin” : la biblioteca della mia città col pavimento scricchiolante e l’arcigna bibliotecaria che ci provava a dissuaderci dal prendere a prestito i libri . É permessa un po’ di malinconica condivisione?

  6. Libri
    Il Segreto di Luca di Silone
    Marcovaldo di Calvino
    Lord Jim di Conrad
    Tutto Nero Wolfe ( le altre cose di Rex Stout non sono così buone)
    serie tv
    Colombo serie classica – ovvero gli episodi degli anni settanta
    Musica
    il silenzio dei Giardini Pubblici di Milano la domenica di novembre al mattino interrotto dallo scampanellìo che annunciava il pony e la sua carrozza ripiena di bimbi dallo sguardo mesmerizzato
    Mi pare ci sia ancora, ma non credo sia lo stesso cavallino

  7. A proposito di scrittori e pseudo scrittori (compreso il sottoscritto) tempo fa avevo pensato a questo…
    Programma
    1) E’ previsto un anno sabbatico di tutti gli scrittori e pseudo scrittori. Essi lasceranno a casa gli strumenti del loro vile mestiere, quali penne e computer, per essere equipaggiati con pale, zappe, forconi ecc…e spediti nelle campagne adiacenti a lavorare nei campi.
    2) Abiteranno in case comuni e vestiranno con un saio francescano. Lavoro dalla mattina alle sei fino alla sera alle venti. Pausa pranzo e merenda. A mezzanotte tutti nella stanza del “Pentimento” dove il “Sacerdote del lutto estremo” leggerà ogni sera uno dei loro frutti perversi. Un apposito guardiano munito di scudiscio staffilerà chiunque venga preso anche da un semplice abbiocco.
    3) Espleteranno i loro bisogni tutti insieme sotto la guida di un “Capo dei Bisogni Primari” per ricordare loro cosa sono davvero e non cosa pensano di essere. Saranno portati in un campo apposito incolto e poco fertile. Al grido di “Cacate!” e “Pisciate!” tutti si atterranno all’ordine. Gli stitici saranno presi a badilate e sotterrati nelle fosse comuni.
    4) Non sarà possibile alcun incontro di tipo sessuale. Verrà adibita solo una stanza, denominata “La stanza delle pippe”, dove eventualmente dare sfogo isolato non più di una volta al mese sotto lo stimolo di opportune gigantografie delle escort di Berlusconi e delle trans di Marrazzo. Per le signore e signorine una foto di Bossi in canottiera o di Bondi in pigiama leopardato.
    5) Chiunque tenti di fuggire verrà impalato a perenne monito degli altri.
    6) Alla fine dell’anno sabbatico tutti gli scrittori e pseudo scrittori rimasti saranno senz’altro in grado di riprendere il loro lavoro con maggiore energia e capacità creativa.
    Oggi cambierei qualcosa, ma non molto.
    P.S.
    E’ una stronzata ma ogni tanto ci vuole anche questa.

  8. Che bella idea la lista. Forse dovremmo farla tutte e tutti per ripercorrere la nostra esistenza e ripensarne le tappe fondamentali: e non solo quelle legate alla mamma, al primo amore, alla prof fondamentale, al nonno…. Infischiatene dei criticoni lagnosi, ci sono sempre. E chi ha un ruolo pubblico ne incontra più degli altri

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Torna in alto