Questo no.
Passi che mi si dica, come ho scoperto un paio di giorni fa, che una delle mie attività principali sarebbe quella di fare presentazioni di altrui libri (tre in due anni? mah).
Ma “internettuale” è definizione che respingo con orrore.
Ps. Fossi in voi, leggerei il libro di Vittorio Giacopini, comunque.
Mi sembra un pezzo da “giornalista cartaceo” vecchia maniera che cerca di darsi uno spolvero di modernità, parlando del “fenomeno litblog” in modo davvero poco aggiornato e facilone.
E perchè non ti piace?
Io lo trovo chicchissimo!, sta bene coi jeans, sta bene colle gonne a pieghe, facile da portare e quando te stufi lo butti.
🙂
Internettuale, in sé, è carino. Però il tizio manco si è accorto che esiste “Cazzeggi Letterari”. Fermo ai lit-blog degli albori del secolo:-/
Anch’io trovo il neologismo molto, molto figo…
Quanto al libro di Vittorio Giacopini, lo compro di corsa e lo leggo con calma. Amavo gli scacchi e seguivo con passione la sfida con Spassky, America contro Unione Sovietica anche su 64 caselle. Tifavo per il russo, che però perse in quello storico scontro finale del 1972.
Grazie per la segnalazione.
No, non mi va proprio di leggere il romanzo di un tirapiedi di Fofi.
Ferri, un cordiale “vai a quel paese” dalla titolare.
Con Fofi io dissento non da oggi. Ma questo non riguarda la qualità della scrittura del romanzo in questione. Grazie.