E’ arrivata ieri sera: è la copia staffetta de Lo stato dell’unione, la cui uscita avevo preannunciato giorni fa. Tullio Avoledo mi fa lo stesso effetto degli Stephen King d’annata: primo, non vedo l’ora che arrivi un suo nuovo romanzo, secondo, non riesco a smettere di leggerlo una volta cominciato. Questo al di là di ogni considerazione sontuosamente critica, squisitamente narratologica o anche semplicemente cronistica: dal semplice (semplice?) punto di vista emotivo, è uno scrittore che mi piace come pochi altri. La reazione è scattata al primo romanzo e si è puntualmente ripetuta al secondo. Per chi ne avesse voglia, qui ci sono le recensioni della sottoscritta a L’elenco telefonico di Atlantide e Mare di Bering. Ora, il problema è mettere d’accordo le priorità professionali con il desiderio: mi aspettano momenti tormentati.
Io trovo che Avoledo scriva molto bene, leggendolo mi ricorda molto Genna, con un pizzico di Mozzi, quel non so che di Evangelisti e WuMing quanto basta. Speriamo che escano in fretta i romanzi di Neri
Avoledo dunque Sironi dunque Mozzi…è una cupola praticamente.
Che argomentazioni di alto livello, Monica e Gistok. Fatevi un giro in libreria, da bravi.
Alberto io non vado in libreria, leggo solo questo e altri blogs e così mi faccio una cultura inossidabile… bleah, in libreria, ci si trovano i libri sai? Quelli che dentro c’è scritta la letteratura
Monica, qual è il problema? Se davvero leggi questo blog, noterai che non si parla esclusivamente di Mozzi, Genna e Wu Ming (vengono citati di frequente, certo, ma come altri scrittori che stimo). Quanto a Gianluca Neri, credo di averlo nominato al massimo due volte. E poi, appunto, cosa ti turba? Non ti piacciono? Padronissima. Ma il povero Avoledo, credimi, varrebbe la lettura anche se lo avesse pubblicato Libero a puntate.
Mmmmm. Mi sa che ho capito delle cose su Monica.
Tullio Avoledo è ottimo scrittore, concordo, impaziente di leggere suo nuovo lavoro. Mi sono piaciuti sia L’Elenco che “Mare di Bering”, anche se Mare di Bering è un po’ poco fantascienfico, molto più vicino a Lethem, a quello del Canguro, ma c’è che Avoledo, almeno per me, è meglio di Lethem, sicuramente. Quindi aspetto di leggere questa nuova fatica di Tullio.
Cari saluti,
Iannox
Mah! Io non trovo affatto che Avoledo sia lento nell’azione che è nella sua narrativa. Trovo invece che sa tenere bene concentrata l’attenzione, almeno la mia. Tra Lethem e Dick, ma, a mio giudizio, con una marcia in più rispetto a Lethem. Tra le nuove voci del panorama narrativo italiano, Avoledo trovo che meriti e molto. Ecco, con Avoledo siamo di fronte a dell’ottima narrativa, così come andrebbe scritta.
Cari saluti,
Iannox
L’Elenco telefonico di Atlantide. L’ho aperto l’anno scorso. Io ho con i romanzi un mio metodo. Concedo un po’ di pagine, anche un centinaio (se e’ lungo) per interessarmi, per conquistarmi. Altrimenti via, sullo scaffale. Avoledo mi e’ sembrato lento nel costruire la vicenda, senza ritmo, disincarnato nella lingua. Pessimo