Due segnalazioni in materia di blog: l’articolo di Vittorio Zambardino sul (presunto?) decennale e la notizia, sempre a firma di Vittorio, che anche la vostra eccetera è filtrata dal Comune di Napoli. Ignoro il motivo, ma posso assicurare mail di riassunto agli eventuali interessati che non visualizzano questo blog.
Una segnalazione in materia di libri: mi è appena arrivato un romanzo che aspettavo e che non vedo l’ora di leggere: Accabadora di Michela Murgia. Le premesse mi sembrano splendide.
Una riflessione – breve – sempre in materia di libri: riguarda Mamma o non mamma, dialogo epistolare tra Carola Susani e Elena Stancanelli sulla maternità scelta, accettata o rifiutata. Argomento gigantesco quanto importante da discutere. Ed è discusso, infatti, con passione e perizia. Ma in modo molto viscerale, e personale. E’ narrativa, d’accordo: eppure uno sguardo sul vasto mondo esterno da parte delle due scrittrici era, a mio parere, necessario. Va letto, comunque.
Se puo’ consolare, Loredana, alla Stazione Termini non si puo’ accedere al sito dei Nobel.
Intanto – scusate se non c’entra niente con Michela Murgia e Stancanelli e Susani (le stimo tanto tutte e tre) intanto, dicevo… brutta, bruttissima questa cosa di Einaudi che ha deciso di non pubblicare il nuovo Saramago perché veniva espresso un viscerale attacco a Berlusconi.
Brutta, brutta, brutta cosa… spero che almeno alcuni autori e redattori e editor della casa editrice provino disagio.
Leggerò senz’altro Mamma o non mamma. Per quanto mi riguarda, il mio contributo al tema l’ho dato con un racconto, “Defensor”, pubblicato nell’antologia “Fiocco Rosa – gravidanza e maternità nei racconti delle donne italiane”, pubblicata lo scorso gennaio da Fernandel.
(Link dal sito dell’editore: http://www.fernandel.it/index.php?option=com_jbook&task=view&Itemid=&catid=&id=160)
Riguardo mamma non mamma. C’era un saggio che avevo letto qualche anno fa, della francese E: Badinter. Si intitolava “l’amore in piu’ “.
Dimostrava, con esempi tratti dalle usanze nel corso della storia, che al contrario di quanto ci viene ripetuto ed e’ tradizione consolidata, l’amor materno e il desiderio di avere figli non e’ affatto “connaturato” alla donna, ma e’ un istinto presente in misura piu’ o meno forte, spesso frutto di obbligo o circostanze o convenienze.
Di piu’ non ricordo, e’ passato del tempo, ma era un punto di vista interessante.
A volte credo che sia un vero peccato non saper leggere…
Michela Murgia… 166 pagine… 18 euro? E quanto sarebbe costato Saramago? Ma- purtroppo- in questo caso non hanno pensato al profitto!
Ho appena finito di leggere la Murgia. E’ una lingua sciatta e pretenziosa. Come nell’altro libro e non mi pare proprio una che possa essere paragonata alle altre due che non sono granché ma almeno ci provano più seriamente.
Non so chi tu sia, Gemma. Arrivi qui e dispensi frecciate a destra e a manca, senza aggiungere una sola parola di argomentazione. Sciatta e pretenziosa, a mio parere, la lingua di Michela Murgia non è.
Sciatto e pretenzioso mi sembra il tuo modo di dare del maschilista di qua e della sciattona di là.
Se vuoi rimanere qui, ti prego di fornire contributi sensati: e non difese di parte o di scuderia o di semplice veleno da tastiera facile.