DI BLOG E DI LIBRI

Due segnalazioni in materia di blog: l’articolo di Vittorio Zambardino sul (presunto?) decennale e la notizia, sempre a firma di Vittorio, che anche la vostra eccetera è filtrata dal Comune di Napoli. Ignoro il motivo, ma posso assicurare mail di riassunto agli eventuali interessati che non visualizzano questo blog.
Una segnalazione in materia di libri: mi è appena arrivato un romanzo che aspettavo e che non vedo l’ora di leggere: Accabadora di Michela Murgia. Le premesse mi sembrano splendide.
Una riflessione – breve – sempre in materia di libri: riguarda Mamma o non mamma, dialogo epistolare tra Carola Susani e Elena Stancanelli sulla maternità scelta, accettata o rifiutata. Argomento gigantesco quanto importante da discutere. Ed è discusso, infatti, con passione e perizia. Ma in modo molto viscerale, e personale. E’ narrativa, d’accordo: eppure uno sguardo sul vasto mondo esterno da parte delle due scrittrici era, a mio parere, necessario. Va letto, comunque.

8 pensieri su “DI BLOG E DI LIBRI

  1. Intanto – scusate se non c’entra niente con Michela Murgia e Stancanelli e Susani (le stimo tanto tutte e tre) intanto, dicevo… brutta, bruttissima questa cosa di Einaudi che ha deciso di non pubblicare il nuovo Saramago perché veniva espresso un viscerale attacco a Berlusconi.
    Brutta, brutta, brutta cosa… spero che almeno alcuni autori e redattori e editor della casa editrice provino disagio.

  2. Riguardo mamma non mamma. C’era un saggio che avevo letto qualche anno fa, della francese E: Badinter. Si intitolava “l’amore in piu’ “.
    Dimostrava, con esempi tratti dalle usanze nel corso della storia, che al contrario di quanto ci viene ripetuto ed e’ tradizione consolidata, l’amor materno e il desiderio di avere figli non e’ affatto “connaturato” alla donna, ma e’ un istinto presente in misura piu’ o meno forte, spesso frutto di obbligo o circostanze o convenienze.
    Di piu’ non ricordo, e’ passato del tempo, ma era un punto di vista interessante.

  3. Michela Murgia… 166 pagine… 18 euro? E quanto sarebbe costato Saramago? Ma- purtroppo- in questo caso non hanno pensato al profitto!

  4. Ho appena finito di leggere la Murgia. E’ una lingua sciatta e pretenziosa. Come nell’altro libro e non mi pare proprio una che possa essere paragonata alle altre due che non sono granché ma almeno ci provano più seriamente.

  5. Non so chi tu sia, Gemma. Arrivi qui e dispensi frecciate a destra e a manca, senza aggiungere una sola parola di argomentazione. Sciatta e pretenziosa, a mio parere, la lingua di Michela Murgia non è.
    Sciatto e pretenzioso mi sembra il tuo modo di dare del maschilista di qua e della sciattona di là.
    Se vuoi rimanere qui, ti prego di fornire contributi sensati: e non difese di parte o di scuderia o di semplice veleno da tastiera facile.

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