DUE COSE CHE STO LEGGENDO

Due cose che sto leggendo o rileggendo in previsione del Salone di Torino.
In rilettura, la trilogia di Gilead, di Marilynne Robinson. Ogni tanto mi chiedo perché questa immensa scrittrice sia così poco nota e letta in Italia. Poi smetto di chiedermelo.
“Emily Dickinson ha scritto: “Il cervello è più vasto del cielo”, e aveva ragione, ovviamente. Il cercatore di anime dev’essere astuto. Ma non c’è alcun modo di esprimere la proporzione tra la grandezza della natura e quella del pensiero. Specialmente del pensiero scrupoloso, che si mette sulle tracce della verità, anche se apparentemente quieto e rivolto verso l’interno (l’essenza) di sé”.
(dall’intervista di Fabio Donalisio a Robinson)
Poi. Un cigno selvatico di Michael Cunningham. Bellissimo, per chi, come me, ama Cunningham e la crudele possibilità delle fiabe. Sulla reinvenzione del soldatino di piombo mi sono commossa, visto che rientro fra i mediatori culturali un po’ tonti che si commuovono ancora per l’intensità della scrittura e non (solo) per l’uso della consecutiva.
Infine. Non riesco a capire come si possa dire che questa è un’epoca dove i libri belli sono rari, a meno di non pensare che chi lo sostiene non legga affatto e si limiti a dire, come un illustre scrittore ha fatto la settimana scorsa, che non si avvicina nemmeno ai testi che trova anche al supermercato, e a rimpiangere i bei tempi che furono, e la società letteraria che fu. E che, forse sarebbe il caso di cominciare a dirlo, ha prodotto e produce anche immense desolazioni in forma di libro.

2 pensieri su “DUE COSE CHE STO LEGGENDO

  1. con la solita acribia, ma nemmeno poi tanto, valutiamo la possibilità di far notare a chi legge in questo momento che ” i libri belli” sono rari in Qualsiasi epoca, non solo in quella attuale. e non si tratta solo di valore intrinseco del libro, ma oltre a quello, proprio della possibilità di ogniuno di poterne apprezzare la seppur rara bellezza. possibilità per cui è necessario una reciproca disposizione all’incontro che non è facile da ottenersi. in linea generale è sempre meglio fare l’orto zappare, far visita agli anziani.

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