FAI COSI': COSTRUISCI UNA LIBRERIA.

Costruisci una libreria. I libri si possono davvero sfogliare, sono sistemati nelle giuste sezioni, romanzi, storia, filosofia, altro. Le lampade si illuminano davvero, ci sono fiori e frutta. Costruisci una libreria, grazie a A mighty girl, glorioso sito che da anni ragiona sull’immaginario di genere informando su giocattoli, abiti, film, libri non afflitti dagli stereotipi. Ne parlo da anni. Perché quella straordinaria collezione si rivolge a genitori, insegnanti e a tutti coloro che pensano che le bambine siano “ragazze in gamba” e amino qualcosa di diverso dalla piccola lavatrice o dal kit per lapdancers in erba (esiste davvero.).  E che i bambini possano giocare con le stesse cose e non necessariamente con roba “da maschi”. Fondatori del sito sono Carolyn Danckaert e Aaron Smith, cinque nipotine e un nipote, grande attenzione ai diritti civili e in particolare ai diritti delle donne, una comune frustrazione nei confronti di quanto viene abitualmente offerto ai bambini. Dunque, i due hanno cominciato a raccogliere segnalazioni e a pubblicarle: libri su Frida Kahlo, una storia delle donne in politica, tante avventure di eroine coraggiose (in prima fila Pippi Calzelunghe, naturalmente). I giocattoli sono teatrini, costruzioni, adesivi, scacchi. Anche bambole: scienziate e piratesse e aviatrici, però. Sulle magliette c’è Wonder Woman (e ancora Frida, o scritte come Girl Can!, o Future President, con la parola “princess” cancellata). Fissazioni del politicamente corretto? No, rispondono i creatori del sito: “convinzione che tutti i bambini debbano avere l’opportunità di godere di libri, giochi, musica e film che offrano messaggi positivi sulle bambine ed esaltino i loro talenti”.
Vale anche il viceversa.
Ogni volta mi ci danno, su questa faccenda. Mi ci sono dannata a lungo prima di scrivere Ancora dalla parte delle bambine e mi ci danno adesso, perché pare proprio che non si riesca a capire che occorre partire da qui, dal modo in cui bambine e bambini crescono. Dai loro libri, dai loro giochi, dalla pubblicità. Anche qui, un tempo esistevano pubblicità degli anelli con diamante (proprio quella: un diamante per sempre) con due ragazzi che si scontrano con una pila di libri in mano (Testo: dopo il primo scontro culturale abbiamo scoperto insieme il romanticismo). Ora, non dico che giocare coi libri e pubblicizzare con i libri salvi il mondo, per carità. E annulli gli stereotipi, per carità di nuovo.
Ma forse lavorare in questa direzione è più produttivo che continuare a scannarsi tra femminismi, come sta avvenendo in questi giorni e come spesso avviene. Forse.

Un pensiero su “FAI COSI': COSTRUISCI UNA LIBRERIA.

  1. Ciao Loredana, a me accade che quando parlo con le mie colleghe e madri consigliando loro alcuni libri o fumetti o film o cartoni animati realizzati da donne da regalare alle loro figlie e ai loro figli dicendo loro che io per esempio li ho amati alla follia da bambino scuotono sempre la testa incredule e alla fine finisco sempre per rispondere alla domanda: Ma non sarai gay? E ti confesso che a quel punto comincio a sbuffare annoiato. Già mi vedono strano perché indosso magliette con le Sleater Kinney o le Elastica. Vabbè…

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