Dove, caro Fed…ehm, caro
Azioneparallela? E donde?
A Sora. Non è come l’Atene del V secolo, ma non si può avere tutto in una
volta. Sora è la sede del Corso di laurea in Scienze della Comunicazione
dell’Università di Cassino. Non so cosa il nuovo Ministro Mussi vorrà fare con
le piccole e piccolissime e sparute sedi accademiche, però, finché ci sono,
dovrebbe essere preoccupazione dei docenti che vi insegnano fare in modo che
siano davvero centri di studio, di dialogo e di ricerca, e non solo sedi amministrative
o poco più. Quanto al donde, beh, da Milano, da Padova, da Bologna, da Salerno,
ecc. ecc.. Non sarà necessario che l’amministrazione ferroviaria appronti treni
speciali, però una raccomandazione mi sento di farla: se non riuscite ad
arrivare a Sora, o volete o dovete proseguire in pullman meglio scendere a
Frosinone, piuttosto che a Roccasecca! (E infine consentimi di dire il quando:
il 10 e l’11 ottobre, al mattino poi al pomeriggio poi di nuovo al mattino).
Che? non credi tu che la cosa
dell’aver novella delle conversazioni vostre a Sora io la ponga sovra a ogni
cosa io, a dirla con Pindaro?
Son
certo che la poni. Sono io che non so bene se davvero la ponga lassù. Il fatto
è che a disposizione dei partecipanti non c’è che una traccia molto vaga, e
quanto siano da stimare le conversazioni sorane dipenderà dal modo in cui essi
vorranno dialogare. Socrate dialogava che era una bellezza; però, teneva ferma
l’idea che la filosofia è "la musica più grande", e di
declamare Omero non aveva molta voglia. Neanch’io ho voglia di declamare, ma
che la filosofia possa far da sé; essendo la musica più grande, non mi riesce
più di pensarlo senza qualche imbarazzo.
Dì, se vuoi, perchè scrittori e
filosofi debbano convenientemente dialogare.
Permettimi
di lasciare che a dirlo sia Merleau-Ponty, da cui viene il titolo di questo
incontro (in verità viene da Hegel, ma chi vuoi che rimonti sino a lui?):
"Io so, prima di leggere Stendhal, che cos’è un furfante, e posso quindi
comprendere che cosa egli intende dire quando scrive che il giudice Rassi è un
furfante. Ma quando il giudice Rassi comincia a vivere, non è più lui a essere
furfante; è il furfante ad essere un giudice Rassi". Se dunque la verità
del furfante è il giudice Rassi, allora se mi occupo di furfanteria debbo
leggere necessariamente Stendhal.
Così
la vedo dal lato della filosofia, anche se dai filosofi non mi aspetto che
tutti condividano quest’idea espressiva del linguaggio, della letteratura e
della verità. (Io stesso, dubitabondo, non la sposo del tutto, ma trovo che sia
una buona base di partenza per il dialogo).
Infine, in cerca di cosa?
Posso
dirlo? Della verità. E per via dell’imbarazzo di prima, mi faccio compagnia con
gli scrittori.
Addio, dunque, caro Fed…o
porca vacca…Azioneparallela caro agli dei.
Addio. (Caro agli dei? Me lo auguro. Ma fossi un dio, non
so un poeta o uno scrittore, di certo però un filosofo non lo avrei caro. Si
parlava di furfanti, nevvero? Da quando Socrate s’è beffato di Eutifrone, vedo
che i filosofi magari non riescono a cavare un ragno dal buco, ma sul terreno
delle credenze che regge il mondo e gli dei di buchi quei furfanti ne hanno
scavati parecchi).
questo post, in tutta onestà, non l’ho capito. facile è che prima del reloaded mi sia perso un probabile episodio uno.
ad ogni modo questo blog è stata una piacevole sopresa, vedrò di proseguire nella lettura, sperando di capirci di più e tornare a settembre preparato
Cosa è per voi la libertà?
La libertà per me è la soddisfazione dei bisogni materiali e intellettuali. Nel romanzo “Gli occhi oltre il cielo” di Giuseppe Calocero il tema viene trattato in modo chiaro, intrecciandosi con la storia d’amore di Giulia e Massimo.
Una prece a margine (frutto di una mia particolarissima idiosincrasia della quale mi scuso). Non si potrebbe cominciare a eliminare questi vezzi linguistici modaioli e insopportabili, tipo “reloaded”? “Chi parla male pensa male” eccetera non ce lo ricordiamo? E tutti ne ridevamo dandoci di gomito, ca va sans dire.
Comunque, come al solito, bravo Massimo (anche se ieri a Fahrenheit non sei stato proprio chiaro chiaro…) ezio
Beh, ognuno ha le sue idiosincrasie. Pensa che la mia riguarda quelli che non amano il termine “reloaded” 🙂