FRAMMENTI DI SALONE: IL RITORNO DI VILLA DIODATI

E se George Byron, Percy Shelley e sua moglie Mary e John Polidori fossero tornati a Villa Diodati, sul lago di Ginevra, un anno dopo quel 16 giugno 1816, dove videro la luce Il vampiro di Polidori, La sepoltura di Byron e, soprattutto, Frankestein della giovanissima Mary Shelley?
D’accordo, non è accaduto: ma al Salone 2019 accadrà di nuovo. Lo scorso anno sono stati Vincenzo Latronico, Sacha Naspini, Danilo Soscia e Veronica Raimo a chiudersi per quattro giorni alla Casa del Pingone per scrivere racconti gotici, che sono stati letti infine al Lingotto. Quest’anno altri quattro avventurosi autori saranno confinati presso la struttura EDIT, per sfidarsi sul tema dell’immortalità.
L’immortalità, come già scritto, è un argomento che in questa edizione del Salone è molto presente e viene trattato, sabato 11 maggio, in un incontro in collaborazione con Lucca Comics&Games che si intitola Highlander.
Tema dei temi, che influenza non solo l’immaginario fantastico (ma molto dell’immaginario fantastico, anche). Del resto, basta guardare l’intervista in cui il vecchio Tolkien, rispondendo a una domanda sul suo capolavoro, estrae un foglietto dalla tasca e legge un passo di Simone de Beauvoir. Questo: «Non esiste una morte naturale; di ciò che avviene all’Uomo, nulla è mai naturale, poiché la sua presenza mette in questione il mondo. Tutti gli uomini sono mortali: ma per ogni uomo la propria morte è un caso fortuito, e anche se la conosce e vi acconsente, una indebita violenza». Subito dopo, commenta: «Si può essere d’accordo con queste parole oppure no, ma sono la chiave del Signore degli Anelli ».
Sul punto, dunque, saranno chiamati a scrivere quattro autori reclusi (ma non troppo) per tutta la durata del Salone. Sono tre scrittrici e uno scrittore che seguo da tempo, e che meritano molto, e che in alcuni casi stanno raccogliendo i frutti del loro lavoro. Ovvero, Stefania Auci, autrice di un romanzo-exploit, I leoni di Sicilia, per Nord, Eleonora Caruso, che ha appena pubblicato per Mondadori Tutto chiuso tranne il cielo, e che da anni frequenta il mondo delle fan fiction con il nome di Caska Langley, Domitilla Pirro, rivelazione con il suo esordio Chilografia, Effequ, e Filippo Tapparelli, vincitore del Premio Calvino con L’inverno di Giona, Mondadori. I racconti verranno letti domenica sera al Lingotto. Non è una sfida, è un gesto di amore per la scrittura: e i nostri quattro amore meritano.

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