GITA AL FARO EUROPEA, DI FINE AGOSTO

Prima che questo blog, fra pochi giorni, chiuda i battenti per pausa estiva, come ogni anno, vorrei parlarvi di Gita al faro, il festival che mi è caro al cuore, che si deve alle meravigliose Turbine (Francesca Mancini, Vania Ribeca, Laura Pesino, Maria Galeano), a un’idea di Lidia Ravera,  e di cui indegnamente sono direttrice artistica da tre edizioni.
Quest’anno il Festival ha cambiato tempo: dalla terza settimana di giugno all’ultima di agosto.
Lo abbiamo deciso alla fine dello scorso anno, spostando le date perché coincidessero con l’inizio dei seminari dei federalisti europei a Ventotene, e con la presenza della presidente della Camera Laura Boldrini, che infatti porterà un saluto alla nostra serata finale, quella dove scrittrici e scrittori presenti leggono i propri racconti ispirati all’isola, come è tradizione del Festival.
Lo abbiamo fatto perché Ventotene è simbolo di molte cose, e racchiude in sé memorie antichissime di esilio, di punizione, di repressione, ma anche di straordinarie resistenze e utopie. Perché un’Europa diversa da quella che punisce e respinge è immaginabile. E perché non è vero che la letteratura debba ignorare quel che avviene nel mondo in cui nasce e si muove.
Dunque, gli ospiti di Ventotene sono autrici e autori che il mondo guardano da vicino, non da oggi: sono Eraldo Affinati, Helena Janeczeck,  Nicola Lagioia,  Igiaba Scego, Simona Vinci. Saranno con noi da martedì 23 agosto a sabato sera, e l’isola eserciterà, come sempre, i suoi incanti.
Tutto questo, però, è stato reso possibile quasi fuori tempo massimo. Come forse saprete, da qualche settimana la giunta comunale di Ventotene è stata sciolta e il Comune commissariato. E’ stato reso possibile da chi – e ci sarà modo di dire e ringraziare molto – nel Festival crede e ha fatto di tutto perché si riuscisse a realizzare lo stesso. Un grazie non basta. E’ qualcosa di più: è fiducia nelle persone belle, che sanno darti anche quando non chiedi.
Se potete, siate con noi. Venite a trovarci. E’ il nostro modo di ricambiare. A Ventotene, dunque.

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