Sapete cos’è Sumo? Se no, è facile da spiegare: è un programma che va in onda su Radio Due il sabato dalle 10 alle 11.30: lo conduce una giornalista e voce radiofonica di rango come Giovanna Zucconi Come da titolo, Sumo è un incontro di lotta: un unico argomento, due sfidanti, uno a favore e uno contro.
Ora, domani pomeriggio (alle 18, alla Feltrinelli di piazza Piemonte, a Milano), la sottoscritta va a scontrarsi su un argomento prevedibilissimo (i blog, che altro?). Lo sfidante, che si professa contrario ai medesimi, è Michele Mirabella. Se siete a Milano, venite pure. Altrimenti, se vi va, potete ascoltare il match via radio sabato mattina.
Ci si ritrova giovedì sera: ma vi lascio in ottima compagnia. C’è un gruppo di ricerca che si chiama Fahrene.it, è formato da studenti di Scienza della Comunicazione dell’Università La Sapienza, a Roma, e ha lavorato ad un progetto di ricerca dal titolo Orizzonti connettivi. Argomento, letteratura e Internet. Il risultato è leggibile qui.
Vado a ripassare la lotta libera.
UPDATE VOLANTE DA MILANO: SI ANTICIPA PER CAUSE TECNICHE ALLE 17.30.
Ciao,
io verrò a sentirti domani, anche perchè devo farci un pezzo, che uscirà nei prossimi giorni. Sono molto curiosa di sentire (e vedere) cosa verrà fuori da questo “duello”.
Amanda
Loredana con tutto l’allenamento che fai con me ormai sei un incrocio tra un cavaliere jedi e un monaco shaolin. Mi verrebbe da dire povero Mirabella, ma lui conosce un sacco di medici che lo rimetteranno in piedi subito.
🙂
A Milano, questa settimana, no, non ce la faccio a passare, anche se un po’ da tutte le parti mi si chiede perché non sono più a Milano come prima. E io che ne so? Ad ogni modo, sicuramente ti ascolterò per radio, per scroprire: e mi raccomando, niente colpi sotto la cintura. No, meglio di sì.
Cari saluti,
Iannox
cara LOredana ti mando l’indirizzo del sito che hanno fatto insieme a me al mio cane Ottone.spero tu voglia vederlo
un saluto
stefano
http://hpc.isti.cnr.it/~diego/ottone/
OFF TOPIC
Comincio qui una rubrichetta ambulante per segnalare episodi di subcultura propagandata dai mediatori autorizzati, cioè quelli di giornali, radio, tv, riviste. segnalerò sempre un fatto riferibile ad una persona (in modo che si possa replicare). La rubrichetta si chiamerà polemicamente
IL TRAMONTO DEI MEDIATORI AUTORIZZATI
Ho già scritto che l’accademico Franco Restaino (filosofia teoretica) ha pubblicato per UTET una storia del fumetto. Questo libro passato al setaccio degli appassionati si è rivelato talmente pieno di sviste, refusi, cattivo italiano, giudizi affrettati da indurre qualcuno (tra cui Daniele Brolli) a promuovere una petizione (fino a ora più di 370 firme) affiché sia ritirato dal commercio o comunque rivisto. Io – purtroppo – lo possiedo e gli errori sono effettivamente imbarazzanti per quantità e importanza: un cattivo servizio al fumetto, alla casa editrice e anche al nome dell’autore.
Nonostante tutto, il giornalista Guido Tiberga pubblica un articolo su La Stampa Online (sezione fumetti) dove la massa enorme di errori viene assolutamente minimizzata: poche cose, poco importanti. Ma chi spende le quasi quarantamila lirette si trova tra le mani un libro non solo inutile ma addirittura fuorviante.
Mi chiedo perché il giornalista non abbia approfondito il motivo per cui una grande casa editrice e un accademico abbiano mandato in libreria uno scempio simile. Purtroppo questa domanda non viene posta.
Questo è l’articolo:
“Segnalibro
a cura di Guido Tiberga
Rivolta contro il filosofo dei fumetti
11 gennaio 2005
Le grida di odio contro un libro hanno sempre uno spiccato sapore di intolleranza, anche quando si manifestano attraverso le regole della più moderna democrazia telematica: una petizione su Internet, una raccolta di firme, una richiesta ufficiale a una casa editrice: «Togliete subito dal mercato quelle pagine che dispensano al volgo falsità e ignoranza». L’oggetto di tanto odio è l’ultimo lavoro di Franco Restaino, professore di Filosofia Teoretica a Tor Vergata, «Storia del Fumetto, da Yellow Kid ai manga» (Utet Libreria, 416 pagine, 19,50 euro). Un libro di un appassionato, cui l’editrice ha dato l’aspetto nobile dei saggi accademici: pochi disegni, raccolti in un paio di inserti centrali, un’ampia bibliografia internazionale. Un manuale atteso da qualche decennio, ma anche un testo con qualche errore: traduzioni scorrette, comprimari citati in modo approssimativo (la moglie di Martin Mystère si chiama Diana, non Linda…), un paio di lapsus calami (in uno si confonde Stefano Tamburini, morto nell’85, con Tanino Liberatore, vivo vegeto e fecondo).
«Piccole imprecisioni – spiega Restaino a “Fumetti&Cartoons”- che saranno corrette nelle prossime edizioni». «Piccole imprecisioni» che hanno scatenato l’ala intransigente di lettori e professionisti, che stanno preparando una lettera aperta da inviare alla Utet per chiedere il ritiro del volume. «Sono amareggiato – dice il professore – Ho ricevuto decine di mail di protesta – racconta -. Molti tra coloro che mi accusano ammettono di non aver letto il libro e di non avere nessuna intenzione di farlo. Uno mi ha scritto quattro pagine per spiegarmi l’intera storia dei Fantastici Quattro. Seguo i fumetti da cinquant’anni, mi tengo aggiornato leggendo i saggi che escono all’estero, ho scritto un libro per orientare sugli stili, le modalità di produzione, e di fruizione del fumetto. Ho cercato, anche grazie a Utet, di dare al fumetto quella dignità accademica che molti pretendono. Ho definito male i poteri della Cosa? Mi sbaglierò, ma non mi sembra così grave»..”
Io ci vengo. Perchè sentire un po’ di fregnacce dai sapientoni fa sempre piacere.
@ Loredana: stendilo!
@ Andrea: ma perchè, se vuoi fare “poropò” non ti fai un blog per conto tuo?
purtroppo non riesco ad essere a Milano per quell’ora, ma di certo non mi perderò il programma di sabato! In bocca al lupo e fatti valere!! ^_^
Isabella, spiegami cos’è un “poropò” e fammi capire dove nei miei post trovi la “poropopaggine”. Sarò spesso perentorio e sarcastico ma non mi pare che dietro manchi una “sostanza”. Anche in quel brevissimo scambio di mail con Labranca ho fatto una critica per niente stupida, e mi aspettavo una risposta diversa da “ciao imbecille”.
Insomma, rompo le scatole, ma lo faccio credendoci e senza secondi fini.
Francamente non capisco come il Prof. Mirabella possa professarsi CONTRARIO ai blog.
E’ legittimo dichiarare di non essere interessati ma come si fa ad essere contro ?
Il blog è uno spazio di libertà individuale e collettiva allo stesso tempo.
E’ un luogo di ritrovo, virtuale, aperto a tutti.
Sono curioso di scoprire gli argomenti che porterà il Prof a sostegno delle sue tesi.
Ma credo che poi la discussione, fatalmente, scivolerà verso la rete e il senso stesso di Internet.
La rete da fastidio, sottrae audience alla televisione e agli altri media quindi ti ritroverai a dover difendere internet. Preparati per bene. 😉
…l’immagine di Mirabella svestito da sumo (col mutandone bianco) mi inquieta…perche’ sarete vestiti da lottatori di sumo, vero?
… Quindi? Com’è andata? Fai rapporto, che qua stiamo in pensiero… 🙂
se proprio dovesse diventare insopportabile, almeno cercherei di scroccare un check-up
Anedrea, era solo una citazione petroliniana: Nerone e Tigellino:
“NERONE :Tigellino, l’impero è mio…
Quando vuoi fare poropò… poropò… ti fai un impero per conto tuo…”
Non mi permetterei mai di mettere in dubbio la tua sostanza visto che sai molte cose, leggi molto, conosci zone intellettuali sconosciute ai più. Rompi spesso le scatole, devo concordare con la tua analisi.
Non so se farlo senza secondi fini alleggerisca l’impatto.
La mia sciocca parafrasi voleva solo manifestare il dubbio che utilizzare il blog di un altro per mettere on line il proprio pensiero non sia proprio il massimo dell’autonomia.
E io, Nerone o no, come in uno sparatutto di Alessandra C, continuo a sparare.
IL TRAMONTO DEI MEDIATORI AUTORIZZATI 2
Questa volta il tiro è facilefacile, mi basta un copia-incolla da http://www.nazioneindiana.com:
*”Dopo il 2001, la letteratura italiana non ha dato segni di vita”, scrive oggi su “Repubblica” Pietro Citati, che con questa frase ha dato un ennesimo segno del suo coma. T.S.
Posted by tiziano scarpa at 15:08″*
Leggo per la prima volta le pagine di questo blog, di cui conoscevo e apprezzavo l’autrice dai tempi della radio (ancora lampi o già fahreneit? non ricordo) Mi sembra interessante e molto. Ci tornerò. Insegno in un liceo e mi pongo spesso domande sulla letteratura e chi e come e quando e perchè. Grazie
Ehm, naturalmente l’articolo ciatato da DDL è di Citati.
IL TRAMONTO DEI MEDIATORI AUTORIZZATI 2 BIS (IL TRAMONTO DI CITATI)
Ancora pigramente copio incollo da un commento trovato su Nazione Indiana. Mi rendo conto leggendo le accuse generiche di Citati (quasi da diritto penale nazista o sovietico) alla letteratura italiana contemporanea, di essere molto più corretto di lui citando singoli fatti verificabili.
Il commento è questo:
*APOLOGO SUL MONDO COSI’ POCO GLOBALE(Repubblica, 17/6/2003) “Nella primavera del 2002, mia moglie e io abbiamo dovuto abbandonare il nostro appartamento, a Roma. Tutto era sporco, lacero, decrepito -irreparabilmente vecchio. Muratori, elettricisti, idraulici, tappezzieri dovevano grattare muri, rifare la cucina, riadattare l’impianto elettrico, ricostruire bagni, dipingere soffitti, rinnovare carte da parati. I mobili vennero accumulati in una stanza, e noi andammo in un albergo vicino […]”.
Bla bla, via così per altre due o trecento righe. Fino ad arivare al culmine: “[…] Dai clienti non tolleravano chiasso, ubriachezza, presunzione, volgarità, parole sporche – quelle parole che i bambini di tre anni, e i moltissimi scrittori dell’età mentale di tre anni – amano tanto”.
Mi è rimasto un dubbio: la battuta era riferita ad Aldo Nove? A Beckett, a Céline?… All’Alighieri?
Ecco il link dell’articolo completo (solo per masochisti): http://www.fradinoi.it/Rif%2025.htm
Posted by DDL at 13.01.05 11:12*
Sono passato dalla Feltrinelli verso le 18.40 e non c’era più nessuno. Non sapevo che l’incontro fosse stato anticipato. Peccato.
A me il Professore però piace. E’ uno dei pochi personaggi veramente validi della tivu di oggi (parere ovviamente strettamente personale).
Ciao.
dio, che struggimento, che dubbio, che senso d’inappartenenza.
Volgio dire, anche io sono contrario ai blog.
Ma anche a Mirabella.
Che farci?
Dove posizionarmi?
Una minoranza!
Datemi una minoranza, ditemi dove sta, colà poserò le mie stanche membra, alfine.
Signor Effe, e dunque creiamola, questa minoranza. Io ci sto!
Andrea, mi hai preceduto! Anch’io volevo citare il citato Citati…
Su Sumo, vedete sopra (ciao alessandra, ben trovata!)