SI SE NON NOVERIT

Rieccoci. L’incontro di Sumo è stato molto divertente anche se, ahi, anticipato rispetto all’orario prefissato.
Chi ha vinto? L’arbitro Giovanna Zucconi dice la sottoscritta, il mio sfidante sostiene che trattasi di ex aequo, io dico che più che parlare di blog si è finiti, come qualcuno di voi profetizzava, a parlare di Internet o, per esser corretti, di digital divide. Il prof.Mirabella sostiene che la tecnologia (!) mette paura ad una larghissima fascia di utenti: in proposito, ha citato il suo aneddoto preferito, di quando Luciano De Crescenzo giocò uno scherzo a Riccardo Pazzaglia piazzandolo davanti al suo Pc e dileguandosi in un’altra stanza, non senza aver predisposto un intervento vocale del medesimo computer (Dov’è Luciano?), al quale l’impressionato Pazzaglia avrebbe risposto con timore (E’ in bagno, glielo chiamo subito).
Le risposte della sottoscritta sono ascoltabili sabato mattina su Radio Due (poi, anche on line sul sito di Sumo). Vi anticipo solo che mi ero precedentemente divertita a prevenire le accuse di narcisismo nei confronti dei blogger andandomi a cercare i criteri diagnostici dei disturbi narcisistici della personalità secondo l’American Psychiatric Association: reazione alle critiche con rabbia e umiliazione, sensazione di essere importanti anche in modo immeritato, il sentirsi unici o speciali, fantasie di illimitato successo, eccessive richieste di attenzione, persistente invidia, eccetera.
Ovvero, l’80% dei sintomi di CHIUNQUE sia un comunicatore (conduttore televisivo, scrittore, blogger, e così via). Pasolini lo sapeva bene (“Narcisismo! Sola forza consolatrice, sola salvezza!”).
Ma poi, a pensarci, ho chiesto al Prof, perchè condannare il narcisismo? Il mito di Narciso, come lo racconta Ovidio nelle Metamorfosi, contiene un passaggio poco ricordato. E cioè: quando la madre del ragazzo, la ninfa Liriope, chiede all’indovino Tiresia se la vita di Narciso sarà lunga, quello risponde “Si se non noverit”. Sì, fin quando non si riconoscerà…Alcuni dicono che la filosofia stessa non sarebbe nata senza un atto di narcisismo: ma qui mi fermo, e chiedo l’intervento di Azioneparallela
Post-Sumo che valeva il viaggio, con bellissima cena in ottima compagnia: Gianluca, Giuseppe, Violetta, Simone, Giulio, Leonardo, Giovanna e Michele. E una conferma: la legge sul fumo, e le conseguenti sortite all’aria aperta con altri compagni di sventura, incrementano la socialità (anche i raffreddori, ma questa è un’altra storia).

27 pensieri su “SI SE NON NOVERIT

  1. alcuni sostengono che nasciamo come palle di assoluto narcisismo, e che non tutti riescono a superare questa condizione di palla, non per amor del narcisismo, cioè di se stessi,ma per amor della sfera,della perfezione, che naturalmente non esiste più perfetto del narciso finchè si scopre, e allora sì, viva calimero

  2. Lipperini, la fai finita con i titoli in latino, che poi mi sento ignorante? Per quanto riguarda l’esito dell’incontro, ne sono certo: è ex aequo, perche’ tu e Mirabella siete “grandezze non comparabili”, venite da mondi estranei, come gli uomini e le donne. In quanto all’aneddoto, ha una tradizione in ambito napoletano. Una mia zia, morta noventenne negli anni 80, all’arrivo del primo telefono in casa sua, appena quello squillava si metteva all’altro capo della stanza, ben distante dall’ “apparecchio elettrico” , come lei lo chiamava lei e incomnciava a urlare: “In casa non c’e’ nessuno, perche’ continuate a bussare?”.

  3. Ogni quindici minuti, a cena, ci alzavamo a gruppi di 3-4 per una bella sigaretta nel gelo della notte milanese, e (l’hai notato anche tu?) la conversazione, là fuori, tendeva ad essere più “vera”.

  4. Ti ascolterò per radio, ricordando quanto ebbe a dire Pasolini: “Il tipo di persone che amo di gran lunga di più sono le persone che possibilmente
    non abbiano fatto neanche la quarta elementare,
    cioè le persone assolutamente semplici.
    Ma non ci metta della retorica in questa
    mia affermazione: non lo dico per retorica,
    lo dico perché la cultura piccolo-borghese […]
    è qualcosa che porta sempre della corruzione,
    delle impurezze, mentre un analfabeta,
    uno che ha fatto solo i primi anni delle elementari,
    ha sempre una certa grazia che poi va perduta
    attraverso la cultura. Poi la si ritrova
    ad un altissimo grado di cultura,
    ma la cultura media è sempre corruttrice”.
    Sempre dipende perché il narcisismo: come e quando e perché lo si usa o lo si sfrutta.
    Cari saluti,
    Iannox
    P.S.: Ci son stati colpi sotto la cintura? Giusto per. ^___^

  5. Un paio di colpetti bassi ci sono stati, ma è stato tutto molto civile, direi. Ha proprio ragione Zetavu (che, per principio ha SEMPRE ragione): il Prof appartiene ad un altro mondo, ma il punto è che da quel mondo sarebbe bello ci si affacciasse sugli altri, no? Bello, a proposito, l’aneddoto napoletano!
    E, reginadelsole, diciamo che ci sono narcisismi e narcisismi, per essere salomonici…

  6. Allora, Kekule:
    secondo quanto ha dichiarato infine l’arbitro ha vinto la sottoscritta
    secondo Mirabella ex aequo
    secondo il qualcuno che citavi ha vinto Mirabella
    secondo me è un pari secco per i motivi su esposti da Zetavu

  7. Solo un paio. Uhm, pensavo di più. Comunque credo siano accettati i colpi bassi, da quel che so. L’importante è che non si tolga la possibilità di parlare a uno dei due duellanti.
    Cari saluti,
    Iannox

  8. oh, ma sono arrivati quasi tutti dopo!
    (quanto all’applausometro, non c’era partita, dài. d’altronde, il pubblico era caratteristicamente mirabelliano, quindi niente di male).

  9. Che razza di domande mi fai? Il professore ce l’avevi in trasmissione!
    Il mito allude a un tal mucchio di cose… Vabbè, banalizzando alquanto: conoscersi è trasgredire, e conoscersi è morire.
    (L’importante mi pare sia non la sapienza mitica, ma come la filosofia la ritrascriva sui suoi propri sentieri).
    (In rete c’è questa bella intervista di Curi su Narciso: http://www.emsf.rai.it/tv_tematica/trasmissioni.asp?d=304).
    Tutto ciò detto, dal mito di Narcisismo al narcisismo volgare al blog passano interi mondi.

  10. “Tutta l’arte è ad un tempo superficie e simbolo. Coloro che penetrano al di sotto della superficie lo fanno a loro rischio e pericolo…”, ebbe a dire un decadentista nobile, Wilde. Un decadentista che fece del narcisismo Arte. Quindi perché rinnegarlo? Ma assumiamoci rischi e doveri e piaceri derivanti da Narciso.
    Cari saluti,
    Iannox

  11. La frase di Pirandello citata da Mirabella “La vita o la si vive o la si scrive” non la capisco. Uno scrittore per scrivere bene deve fare il pieno di esperienza. Poi può sognare i mondi che vuole, anche quelli di cui non ha nessuna esperienza.
    Ieri ho letto le prime trenta pagine di New Thing. Bui è molto bravo.

  12. oggi lezione sui blog qui at the university,
    il prof mi ha invitato a fare un discorsetto introduttivo sui blog e sui blog letterari, la prima parola che ho speso è stata “narcisismo” poi si è navigato e siam subito passati da queste parti dove c’era pure il narcisismo. be’ insomma, ci ho fatto bella figura, grazie a ‘sto narcisismo.

  13. Verissimo Andrea…La frase ha lasciato sconcertata anche me. Per scrivere, devi comunque accumulare esperienza…sennò che scrivi?

  14. Cari Lettori,
    > è una provocazione quella di questo numero del nostro http://www.ilpostodeilibri.it. Al di là delle differenze fra
    destra e sinistra, fra donne e uomini, a noi pare ci sia qualcosa DI BRUTTO ad accomunare in
    Italia un certo tipo di persone. GUARDATE IL NUMERO 24 DI
    http://WWW.ILPOSTODEILIBRI.IT!
    > > > > > > > > > > > > > FORSE ANCHE VOI FATE PARTE DI UNA COMUNITA’ A CUI NON
    VORRESTE APPARTENERE, E SENZA SAPERLO!
    > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > >
    > > > > > > > > > > > > > E poi, leggete romanzi. Zola, Greene, questa volta.
    Perchè a furia di leggere storie, da tante malattie si guarisce. A presto A.S
    e S.H.

  15. Ciao! Bel post! Ci torno qui, mi piace come scrivi – dopo i prim i tentennamenti hai tirato fuori il talento anche sul blog – un “talento da blog”, magari, ma è lo stesso bello leggerti – nel senso che non dai il massimo: quello lo dai nei tuoi libri. Sai, sembrano un po’ i miei resoconti… Ma no. I miei hanno un altro taglio. Lore’, quand’è che ci vediamo a Genova? E… visto che sei scrittrice, perché non passi dal mio sito e lasci un commento qualche volta? Ciao! 🙂

  16. Ciao Marco, ma io conosco il tuo blog e lo leggo spesso. Ci ripasso, comunque, anche ne Ilpostodeilibri, così vediamo se per qualcosa di brutto intendiamo qualcosa di affine.
    Speraben, lieta di essere stata utile 🙂
    Andrea e LaCarmilla (letto, grazie mille): e certo. Poi ci sarebbe da discutere per ore anche sul senso che Pirandello dava a quella frase. Ma ora, Andrea, ti attendo ai commenti del post sopra.
    Lunar: l’ambiente era quello tipico della libreria-con-sala-discussioni. Tavolone, stavolta con cuffie e microfoni, sedie per il pubblico, molte signore con cappotto (faceva freddo), astanti che passeggiavano sullo sfondo, studiosi di abbigliamento lipperinico mimetizzati tra la folla. Un classico 🙂

  17. Ho seguito la trasmissione radiofonica. A dire il vero l’ho ascoltata, in differita, sul PC di casa dove avevo predisposto la registrazione in automatico in mia assenza. Per fortuna l’ho registrata.
    Vorrei chiedere agli autori come si fa a mandare in onda una trasmissione di 90 minuti e far parlare gli ospiti solo per pochi minuti, per giunta a rate diluite, tra musiche, gingle, pubblicità, giornale radio ecc …
    Peggio di Canale 5.
    Un povero cristo che sta in macchina, interessato alla trasmissione, cosa dovrebbe fare secondo gli autori? Fermarsi e godersi lo spettacolo? Magari.
    Alla fine uno si stufa e cambia canale o scende dalla macchina per fare….. quello che deve fare.
    E addio allo spezzatino di cultura in salsa verde.
    Misteri della comunicazione e di chi la governa.
    P.S.
    Ah dimenticavo…. complimenti ai due ospiti della trasmissione.
    Brillanti e godibili. ( sé po’ dì godibili ?)

  18. Stamattina m’è successa una cosa stranissima: mi son svegliato tardi, ho fatto colazione, mi son messo a leggere. Ecco, la cosa stranissima è che leggevo “la notte dei blogger” che ho comprato prima di Natale, quando ho acceso la radio per ascoltare sumo e ho sentito che si parlava di blog…mi dico “ma…” poi la conferma, la Lipperini. In seguito, la sorpresa, nemmeno tanto sorprendente in effetti, dell’apertura di un blog…beh, mancavi solo tu! E’ stato un vero piacere ascoltare “sumo”, stamane.
    Buon Blog, a rileggerti!

  19. Sono per il progresso ed anche per la tradizione. Quindi, secondo me, lo scontro-incontro Lupperini-Mirabella finisce a parimerito. Solo una cosa volevo puntualizzare a proposito di quanto sostenuto dal bravo conduttore Mirabella quando ha detto che il mondo di blog è riservato ad un élite. Questo non avveniva ugualmente nei secoli scorsi, quando scrittura e cultura in genere erano patrimonio di pochissime persone?

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