IL BENE E IL MALE

La verità è che sì, ha ragione lei, tira una brutta
aria. Ci ripensavo questa mattina, nella mia solita metropolitana (prima che accadesse questo), dove tutti i
passeggeri esibivano una copia del proprio free-newspaper recante in prima
pagina questa notizia (con foto e virgolettati di routine). Soluzioni?
Prospettive? Difficilissimo delineare entrambe: rimando alla discussione più
sotto e in particolare a questo commento. E rimando anche alla seconda
puntata su Nazione Indiana dell’inchiesta di Paolo Esposito sulle
infiltrazioni camorristiche nei consigli comunali. Estratto:

 In un contesto come questo, purtroppo, passa quasi
inosservato dai media anche lo scioglimento di un consiglio comunale per
infiltrazioni camorristiche come quello di Casaluce. Come sempre,
ancora una volta i più sono stati pronti a dire “io lo sapevo”, magari sono gli
stessi che avevano dato piena fiducia all’amministrazione; altri hanno preferito
tacere; altri ancora hanno scelto di vociferare dietro gli angoli dei corridoi
del comune.

Si può pensare che dopotutto si tratta di un caso isolato,
ma le notizie riportate dalla Gazzetta Ufficiale n° 181 del 5 Agosto scorso non
sono confortanti e presentano un altro caso a dir poco anomalo: “Visto che il
consiglio comunale di Casal
di Principe
, rinnovato nelle consultazioni elettorali del 25 maggio 2003, è
composto dal sindaco e da venti membri; considerato che nel citato comune, a
causa delle dimissioni contestuali rassegnate da undici consiglieri, non può
essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi;
ritenuto, pertanto, che ricorrano gli estremi per far luogo allo scioglimento
della suddetta rappresentanza, il Presidente della Repubblica decreta lo
scioglimento del consiglio comunale di Casal di Principe e la nomina del
commissario straordinario”.

Ps. Davvero a margine, rispetto a quanto sopra. Ammetto di
essere rimasta stupefatta dalla lettura dell’Amaca di Michele Serra, questa
mattina. Dove si diceva:

“escludo di andare a vedere The departed, il
nuovo capolavoro di Martin Scorsese. Ho come l´impressione, infatti, di avere
ampiamente pagato il mio tributo di spettatore alle sparatorie, ai gangsters,
ai fiotti di sangue, ai buchi in testa, agli occhi che strabuzzano e
all´intera, interminabile epopea del cinema noir americano. Facendo un po´ di
calcoli, è più o meno da quando ho dieci anni di età che il sibilo delle
pallottole e le urla dei moribondi, su piccolo e grande schermo, accompagnano
il mio percorso quotidiano. E poiché non sono un alpino della prima guerra
mondiale, direi che può bastare. Tutto sommato. È una presa di posizione? Sì, è
una presa di posizione. Nemmeno nell´Iliade, che pure trattava argomenti
bellicosi per definizione, l´insistenza sulla vocazione omicida dell´umanità,
sulla sua truculenza, sulla sua crudeltà, era dilagante e ossessionante come
nel cinema americano a noi coevo. Leggo dell´ultimo Scorsese e mi viene voglia
di rivedere, per risarcimento, per autodifesa, "Colazione da
Tiffany". Beninteso cantando "Moon River". Tanto perché non si
dica che sono antiamericano”.

8 pensieri su “IL BENE E IL MALE

  1. stpefatta forse dall’idiozia narcisistica di chi si fa pagare un articolo di giornale per parlare delle proprie idiosincrasie cinematografiche. Vostro, BetteDavis.

  2. Stupefatta dal fatto che il mondo reale somiglia più a Scorsese che a Colazione da Tiffany. Tutto qui: e forse sbaglio io.

  3. Non vado patzo per Serra, tuttavia non è che obbligatoriamente e quotidianamente dobbiamo prendere atto che il mondo reale è brutto, cattivo e sanguinario e criminale e corrotto, non è che dobbiamo per forza sempre sentircene responsabili, né sentirci in colpa se non ci va di assistere a spettacoli che, talvolta furbescamente, ce lo ribadiscono. Lo spettacolo della violenza ha un sicuro effetto fascinatorio sul Grande Ripieno, ma se l’emozione forse è garantita, non per questo automaticamente lo è il risultato estetico. Detto questo, a vedere i film di Scorsese ci vado sempre.

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