LETTURE

Per esempio, l’intervento di Girolamo De Michele su Carmilla.
Per esempio, il post scriptum di Azioneparallela su Umberto Eco, qui.
Per esempio, l’inchiesta di Emiliana Cristiano e Paolo Esposito sul Comune di Casaluce, su Nazione Indiana.

3 pensieri su “LETTURE

  1. Non ho ancora letto il libro di Saviano. Ma trovo che sia talmente necessario appoggiare la sua causa e talmente giusto e onesto indignarsi e urlare insieme a lui, talmente doveroso unire la propria voce alla sua che – entrate commerciali a parte e titoli sui giornali – mi pare di averlo scritto io stesso “Gomorra”.
    E sarebbe assai più bello e così giusto se la Camorra se la prendesse pure con me e con tutti noi, che pure avremmo la voce per urlare le stesse cose di Saviano – e il coraggio perfino – ma ci manca il megafono.
    Grazie a lui. Che si prende gli oneri e gli onori, ma anche i cazzi e i controcazzi al posto nostro. In bocca al lupo.
    [Ste]

  2. leggo stamttina la novità
    “11.49:(ANSA) – ROMA, 16 ott – Roberto Saviano, l’autore del libro-inchiesta sulla Camorra, ‘Gomorra’, è da oggi sotto scorta (..) Del caso nei giorni scorsi si era interessato personalmente il ministro dell’Interno, Giuliano Amato.(ANSA).”
    concordo sul parallelo Rampini/Saviano. Non giudico sbagliato l’intervento di Eco, come Azioneparallela. I due scrittori sono diversi. Eco parlando al TG ha fatto quello che lui stesso nega (mobilitazione di scrittori) ma forse ha dato una spinta a fare qualcosa di concreto che metta al riparo la vita di Saviano medesimo. Non starei a fare le pulci. Azioneparallela entra nel merito della “tipologia” di scrittura e dell’azione della scrittura medesima tra i due autori. Va bene, ma non era più urgente creare una protezione? mi pare fatto. O si pensava ad un’altra forma? certo adesso è più complicato: da scrittore potrà scrivere qualsiasi cosa da ogni dove. Ma se nel farlo volesse mantenere al centro la qualità della testimonianza in prima persona, volesse continuare a fare lo “storico” nel senso di De Michele, cioè quello che vede coi suoi occhi, sarà più difficile lavorare ( dentro il fortino di un alfetta blindata sarà costretto a vedere quello che possono vedere tutti i giornalisti pantofolai che fanno un giretto – rintanati nelle volanti – nei quartieri di Gomorra. Ma questo è un altro discorso). Aspettiamo altra sua scrittura e/o testimonianza e speriamo che non ci siano talpe dei cattivi vicino a lui..

  3. Va bene, per come si sono messe le cose, non posso non dirmi “robertosaviano” anch’io, ma non mi piace che da qui si parta per cominciare a fare le liste dei buoni e dei cattivi.

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