Appunto: incursione della vostra eccetera nelle pagine culturali del quotidiano di oggi con il seguente pezzullo:
Lenzuola, tegole, specchi, muri: domenica 7 maggio si scriverà ovunque e, soprattutto, chiunque scriverà. Nasce dai blog l’idea della prima Giornata Nazionale delle Scritture di Strada che si svolgerà in venti città italiane (con tre appendici in Spagna, Brasile e Svizzera e conquistando, a Torino, anche l’interesse della Fiera del Libro, che ha inserito l’appuntamento tra i suoi eventi, in piazza Robilant).
“Del resto, l’dea è più antica della storia del libro stesso”, racconta Flaviano Fillo, titolare del blog Herzog che ha lanciato l’iniziativa nel web insieme alle colleghe di Certepiccolemanie e Sciallieventagli. Il progetto sembra, in effetti, semplicissimo: offrire a tutti la possibilità di scrivere e alle parole quella di “esondare dalle pagine”. Secondo diverse modalità: a Otranto, per esempio, sul Lungomare degli Eroi si daranno convegno artisti di strada, poeti e scrittori per inventare storie su plastica, assi di legno, vetro. A Roma, a Villa Celimontana, saranno writers e rapper a “ribaltare le convenzioni della scrittura”. In via Caracciolo, a Napoli, un gruppo di volontari proporrà ai passanti i binomi fantastici di Rodari. E così via, da Mantova a Palermo, da Bolzano a Bari, da Genova a Messina. La macchina organizzativa è impressionante quanto nata, letteralmente, dal basso: attraverso un passaparola iniziato in marzo nel blog scritture di strada che ha attirato un manipolo di volontari pronti ad attivarsi con enti locali, librerie, caffè, e mettendo a disposizione loghi, idee o semplicemente la propria presenza.
Motivazione comune, la voglia di “liberare le parole” dall’obbligo della carta stampata: perché, dicono i blogger, “non esistono aspiranti scrittori, ma solo scrittori inconsapevoli. Perché siamo tutti pessimi, fallibili, irriducibili poeti di una vita qualunque”.
Se lo dice lei, ci credo senza meno.
S’immagini che addirittura mi genufletto, nonostante soffra del ginocchio della lavandaia
(lo so, questa l’ho già detta, ma ho coscienza ecologica virata al riciclo).
Grazie, di molto.
F
To’, finalmente è stata scoperta l’acqua calda. Fin da piccolo mi divertivo a leggere campioni di scrittura liberata nei cessi pubblici. Qua a Venezia i cosiddetti writers non esitano a liberare con le loro stronzate persino certe splendide facciate gotiche…
E comunque ti ho citata nel mio post di oggi:-)
Noi, modestamente torinesi, anche senza FIAT abbiamo procedimenti bestialmente industriali, noi facciamo e portiamo di tutto in Piazza Robilant 16 per le SCRITTUREDISTRADA:
scatole
scatoloni
rotoli di carta craft
di carta da pacchi avana
strissioni
stendardi
labari e gagliardetti
cartoni polistiroli polistireni e poliuretani
bombolette
bottigliette
manoscritti nelle bottiglie
mattoni
manoscritti su foglie tipo sibilla cumana ma torinese invece
pesci volanti
anche asini
e trombette
e notes
e una botticella di Grignolino
Invero ti ringraziamo molto e ti veneriamo per un po’, forse per alcuni mesi
Mario Bianco
merci, madame.
timidosa e gioiosa mi unisco ai ringraziamenti di cuore ‘torinese’ sopra lasciati…..
Questo venerdì dovrebbe uscire anche su Torino Sette della La Stampa
Credo che mi farò vedere in Piazza Robilant 16…
Andrea
@ale C: sei mica Aessandra c? Se sei te, volevo dirti che il tuo libro, da Video gicatore quale sono, mi è piaciuto molto! Un seguito?
ciao
Ale C
ti giungano i ringraziamenti di noi coribanti anche oltre confine
Effe
grazie! chez nous (fiano romano) si proverà a sdoganare anche parole russe, polacche, rumene e albanesi – con traduzione a fronte, si spera..
Gentile Signora Lipperini,
sono Franco Del Moro della (piccola) casa editrice Ellin Selae.
Questa mail che le invio veramente non è un commento al suo post, ma non ho trovato altro indirizzo email, chiedo pertanto di essere scusato per questa intrusione in un luogo inadeguato.
Volevo informarla che alla Fiera del Libro di Torino, che inizia domani, uscirà il libro:
LE VIE DEI LIBRI
Scrittori, editori, poeti, cani, gatti
e altri animali da compagnia
edito non da me, ma dai colleghi delle edizioni La Vita Felice di Milano.
Il libro sarà in libreria dalla settimana prossima (credo).
In un capitolo di questo libro dal titolo emblematico (e veritiero): “Perche’ io sono un pirla”, cito quelli che considero giornalisti culturali degni di questo nome, e fra questi ho citato anche lei.
Il libro lo presenteremo domani (giovedì), al pomeriggio (sul programma ci saranno tutti i dettagli).
Nella speranza di averle fatto cosa gradita, e la saluto.
p. s.: Se passa dalla Fiera di Torino venga a salutarmi al mio stand (sono subito all’entrata, di fronte a Minimum Fax, se entra dall’ingresso principale mi passerà giocoforza davanti).
franco del moro
—-
ELLIN SELAE, rivista e libri
Fz. Cornati, 27
12060 Murazzano (Cn)
tel/fax: 0173-791133
http://www.ellinselae.org
Ma è vero che a Marco Lodoli ci puzzano i piedi?
Scrittura di strada scrittura vera scrittura di chi pubblica libri quindi viene in blog e dice “io sono uno scrittore vero”… Quanta verità c’è nel pubblicare e nel non pubblicare? Chissà, la scrittura nasce dall’istinto dell’anima. E’ vera. Comunque.