INSALATA DI RISO (AMARO)

Lorenza e le altre hanno creato questo blog, che raccoglie e denuncia l’uso di stereotipi di genere in pubblicità: visitate, grazie.
Antonio Manzini ha scritto questo racconto per Micromega: non è un what if?.
Mi scrive Valerio: “Lo saprà Maroni che Tzara era rumeno? Contro la deriva xenofoba dell’Italia contemporanea, anche dei piccoli gesti, come quello di pubblicare  due poesie e un saggio su un grande poeta rumeno – Gherasim Luca -, potrebbero rappresentare un salvagente, chissà!”
Ps. Esiste un Ordine degli Psichiatri? Un Gran Consiglio dei Sociologi? Un Pensatoio dei tuttologi? Comunque sia, mi chiedo come mai nessuno abbia preso  per il bavero il signor Paolo Crepet dopo le dichiarazioni rilasciate ieri sull’episodio dell’adolescente che vendeva Mms con autoscatto: «La mamma faccia un po’ meno shopping. Temo che il modello cui quella ragazza aspira da qualche parte in famiglia lo abbia visto».  Ma cosa ne sa? Ma come si permette? Pensavo che Crepet avesse già toccato il fondo ai tempi del delitto di Novi Ligure, quando si rivolse ai compagni di Erika e Omar, assediati dalle telecamere, rassicurandoli con la frase “fate finta di essere al Grande Fratello”. Mi sbagliavo, come al solito.

7 pensieri su “INSALATA DI RISO (AMARO)

  1. Su Paolo Crepet mi sono già abbondantemente espressa, comincio ad avere paura che mo sti psicolofi pubblici mi mandino una lettera a casa.
    Codesti psicologi televisivi come ho già detto proprio qui sono un problema per l’utenza e per i colleghi.
    Il problema è la scarsa autocoscienza in termini di disciplina e cortociurcuiti culturali. senza menzionare il fatto che, mia madre tessoro basta che ci ha due lire e giù a fa schopping – la qualc cosa per me rimane un esempio luminoso e non mi induce necessariamente alla prostituzione.
    Ma è terribile questo uso della psicologia a fini moralistici, senza un controllo delle proprie affermazioni. Leggevo un articolo di Marina Terragni che dice che secondo lei l’asili nido non portano il bene del pupo.
    Marina Terragni che si serve della vulgata sicciola dell’archeologia psicologica, non va lontano da crepet.
    🙁

  2. Però a monte, dico io, come è avvenuto che a questi personaggi sia stata data tanta autorità?
    Possibile che siamo solo noi a renderci conto dello psico-moralismo di Crepet?

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