LA CONSUETA PAUSA ESTIVA


La vita si assesta, questo mi viene in mente. Un anno e mezzo fa raccontavo qui il dolore del trasloco, e oggi quella casa dove non volevo andare è diventata così mia che mi dispiace lasciarla, sia pure per qualche settimana. Di contro, anche il paesello è cambiato, dal momento che giusto ieri la famigerata Quadrilatero ha aperto i battenti. Ma la vita, appunto, si assesta, e infine è casa quella che porti con te, dovunque tu sia.
Detto questo, commentarium, il blog prende la consueta pausa d’agosto. Sono stati sette mesi decisamente densi, a volte duri, molte altre divertenti, ma mai rilassanti, e la vostra eccetera ha bisogno di silenzio, riposo e un po’ di solitudine. Non completa, ovviamente, perché intanto devo onorare due promesse fatte a due cari amici: il 3 agosto sarò a Camerino, al XXVI seminario di Architettura e Cultura Urbana, a parlare di scrittori e paesi dimenticati (Giovanni Marucci ha fiducia in me, e spero di onorarla in sì valente consesso). Sabato 8, alle 15, aderisco all’invito di quel meraviglioso spirito folletto che è Maurizio Serafini e sarò alla Tenda Tolkien, ovviamente Montelago Celtic Festival, a parlare di “Gandalf, i Jedi e i Druidi: Il ritorno dei maestri” con Lucrezia Ercoli e Giulia Ciarapica (anche qui, non so bene cosa dirò, ma mi affido alla clemenza della corte).
E poi? Poi ho tre cose in sospeso: “la cosa” numero uno, il famigerato romanzo, che chiede cura e attenzione, un racconto e un’altra graziosissima faccenda che riguarda il teatro. Saranno da centellinare,magari sulla panchina davanti al lago dove l’altra me andava a sedersi per scrivere, chissà.
E poi? Poi il 23 agosto si parte per Ventotene.
E poi? Poi basta. Abbiate un’estate di felicità, commentarium. Ci ritroviamo quando agosto declina e inizia una nuova stagione. Buone letture, buon riposo.

7 pensieri su “LA CONSUETA PAUSA ESTIVA

  1. Sono riuscito a reggere solo 10 secondi di labiale del discorso del nostro Presidente del Consiglio a Colfiorito… stamattina ne ho letto il contenuto: stavo per rimettere tutta la colazione. Vedere l’inutilissima devastazione fatta soprattutto per gli svincoli della Superstrada (tanto enormi quanto inutili e inutilizzabili -neanche Civitanova li ha così estesi!!- visto che di sviluppo industriale non ve ne sarà neanche l’ombra), piange il cuore e basta. E bada che io non sono tra i contrari a prescindere all’asse stradale!!
    Comunque… sì, le cose cambiano. E non sempre in meglio, anzi.
    Buon riposo!!!
    P.S.: La vignetta quest’anno è solo parzialmente vera: sarà stata la psicosi da attentati, fatto sta che l’entroterra è pieno di turisti. Due amici titolari di altrettanti agriturismi sui Sibillini mi hanno detto che erano anni che non facevano fatica a collocare gli ospiti e che sempre da anni non ricevevano richieste per periodi prolungati fino a tutto il mese di Settembre! :O

  2. Grazie, per tutti gli sguardi e le voci… Avrei commentato quasi ogni post. Che sia un tempo buono di silenzio, riposo e un po’ di solitudine. Più che meritati!:-)

  3. le marche come scarnafigi, ognuno ha il suo posto per sparire (“E’ aperto un concorso per segretario comunale a Scarnafigi. Se vi concorressi? Immagino un paese tagliato fuori dal mondo; un grosso borgo, piatto, terribilmente banale. Vi arriverei in un giorno di pioggia. Vi sposerei una donna insignificante, ad esempio un’economa. Nessuno saprebbe più nulla di me. Mi preparerei una vecchiaia perbene. Accarezzo l’idea. Sarebbe un suicidio tranquillo e decente; più silenzioso dell’annegamento che riempie d’acqua la bocca.” Camillo Sbarbaro)

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