La vostra eccetera è immersa in carte e files e si chiede che anno sarà il 2009.
La vostra eccetera scopre grazie al Genna che Margaret Mazzantini ha dichiarato quel che segue:”Io non sono come la Meyer, quelle sono fiammate usa e getta senza qualità. Io faccio Letteratura, con la L maiuscola”.
La vostra eccetera segnala Dario Olivero su Repubblica.it a proposito di Romanzo Politico. E già che c’è segnala questo editoriale multiplo sull’ultimo numero di Giap!.
La vostra eccetera ha recensito Al crepuscolo sul Venerdì di oggi.
Mi pare che basti.
Parola di Stephen King: i racconti di Al crepuscolo (tradotti, come sempre, da Tullio Dobner), costituiscono un ritorno alle origini, e alla felicità della storia breve che incantava l’autore nei giorni in cui metteva su carta i propri incubi nella lavanderia in cui lavorava. Vero, e insieme falso, perché nella raccolta c’è un tocco che il giovane King non possedeva: la malinconia del crepuscolo, appunto, già espressa magnificamente in Duma Key e qui soffusa ovunque. Nell’angosciosa dolcezza della ghost story d’apertura, Willa. Nella tristezza sottintesa di Torno a prenderti, dove il gioco mortale fra un serial killer e la sua vittima si svolge nel cono d’ombra di un lutto tremendo. C’è il terrore puro, certo (in N., degno del King più visionario). C’è la paura, infine e come sempre: ma terribilmente umana, e, a dispetto di chi storce il naso, raccontata con grande maestria letteraria.
La Mazzantini la fanno credere una grande scrittrice, anche Marcoaldi ha ahimé contribuito. Invece è una mezza calza!
L’unica ELLE davvero maiuscola è quella del detective che tenta di fermare Kira.
E certi letterati dissennati e sciagurati le hanno fatto pure vincere lo Strega!
Cara Lipperini, una nota a margine come sempre – e stavolta senza peti-zioni!
Sono commossa dal fatto che citi Tullio Dobner, il traduttore di King… perché è grazie al lavoro di chi rende nella propria lingua i testi letterari ‘stranieri’ che possiamo conoscere la L-etteratura degli/lle altr*. Grazie per averlo riconosciuto!
L save S. King.
Chi cambia canale vince uno Strega!
No rimango
Eh marò la Mazzantini ci ha ir sense of humour der mi gatto!
Ma io però la difendo, e anzi sono contenta di questo raptus spocchione. ogni volta che dichiaro di apprezzare delle cose che ha scritto l’intellettuale di turno ch ci ha la fissa della Elle maiuscola mi guarda con patetismo, perchè la Mazzantini passa per autrice pop e facilotta. Che magari essa è pop e facilotta. Però co no stinco di Mazzantini ci faccio cento Piero Citati.
Eh.
Io di Twilight ho visto solo il film, che per me era talmente brutto che l’ho trovato divertentissimo. Però pure la Mazzantini… oddio, però tutti ‘sti Mazzantini/Baricco/Di Carlo/Ammaniti/De Luca… costringerei i giurati del Premio Strega ad assistere a un falò dei libri degli autori sopra e a guardare per 48 ore di seguito l’Esorciccio e La Polizia Si Incazza… prima che la polizia si incazzi davvero, ovviamente.
fra la Meyer e la Mazzantini non c’è gara.Tutta la vita la prima
Ve la meritate la Mazzantini, altro che! Così imparate ad idolatrare Veltroni (e qualcuno dirà: cosa c’entra?) c’entra c’entra….
Ha ragione Rude, credo che chiunque apprezzi la Mazzantini se la meriti.
E con uno stinco di Mazzantini cara (e stimata) Zauberei, neanche il brodo.
Ho cercato in google “NUOVA ITALIANA EPICA” (sviluppo dell’acronimo N.i.e), ma ho trovato una sola voce interessante.
Paolo, il riferimento a Death Note mi ha commosso
da quando la mazzantini (con la emme minuscola) è diventata così arrogante?