LE PERICOLOSE IDEE DEGLI STUDENTI DEL GIULIO CESARE

Perché ancora sul Giulio Cesare? Perché è una vecchia storia che mi sta a cuore da anni, forse la più importante, quella della possibilità di parlare di sesso, appartenenza, fragilità e tutto quello su cui le giovani generazioni si interrogano. E perché è una storia su cui mi piacerebbe si facesse chiarezza. Due docenti della scuola hanno preso male i miei post in proposito, perché giustamente non volevano essere indicate come responsabili del divieto della dirigente scolastica nei confronti delle iniziative chieste dagli studenti. Ci sta, anche se mi chiedo come avrei potuto sapere io, e chiunque altro, che le dichiarazioni della dirigente stessa erano una menzogna, e che il consiglio dei docenti non era stato informato.
Del resto, come mi scrive un caro amico, docente egli stesso, e per così dire attivista nel mondo scolastico, potranno di certo prendere a loro volta una serie di iniziative:
“Il Collegio Docenti può essere convocato anche su richiesta della maggioranza dei docenti, che devono firmare una richiesta con indicato l’ordine del giorno. E quindi far rientrare dalla porta principale i corsi scacciati dalla finestra dalla Dirigente. Se poi è necessario un passaggio in Consiglio d’Istituto, questo può essere convocato come sopra; per altro, il Consiglio d’Istituto è presieduto da un genitore, il Dirigente conta quanto ogni altro membro”.
Ma quali sono le idee pericolose degli studenti? Il Collettivo Zero_Alibi, che è lo stesso che ha denunciato l’opposizione della dirigente scolastica, elenca i corsi ammessi sul loro profilo. Eccoli:
Martedì 9 febbraio:
Prima fascia: Dibattito libero: l’arte deve avere una funzione educativa?
Seconda fascia: Testimonianze, riflessione e azione per capire il presente e costruire il futuro. Con Conrad Torsello (è un giovane italo-americano molto intervistato nelle scuole perché ha seguito da vicino la campagna presidenziale), Aris Tufexis (che di scuola si occupa), Damiano Avellino.
Il Kurdistan: la situazione curda. Con Erol Aydemir
Mercoledì 10
Prima fascia:
La scuola come luogo di aggregazione e cultura. Ospite: Christian Raimo.
Lo studio dei colori e la percezione visiva del linguaggio: cultura o natura?
Memorie della seconda guerra mondiali. Testimone: Rita Antonelli
L’Ambiente per STEP,  con Tommaso Ippolito (Step è un gruppo di ragazze e ragazzi di Roma che lavora per ripulire la città)
Giovedì 11
Prima fascia: Gli effetti della pandemia sulle carceri. Con Susanna Marietti dell’Associazione Antigone.
Dibattito libero: social media e libertà di espressione
Venerdì 12:
L’antitrust e la vita di tutti i giorni. Con Matteo Negrinotti
L’inquinamento delle coste: con Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente
Le concezione del genere nelle culture non occidentali. Ospite: NonUnadiMeno
La strage di Piazza Fontana: con Davide Conti
Presentazione del movimento 4HOPES4Rome
Mancano, come si vede, i corsi sull’aborto, sull’identità di genere e sull’occupazione fascista dei Balcani, quelli respinti. Mi auguro che qualcuno faccia sapere a studentesse e studenti del Giulio Cesare che un po’ ovunque è stata espressa solidarietà nei loro confronti. E che, volendo, un bel po’ di gente è pronta ad aiutarli.

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