LEZIONI DI BELLEZZA DALLE MARCHE

Ieri, durante Caccia al libro, l’ascoltatore che offriva un testo era alla sua quarta “donazione”. Gli ho chiesto perché e ho scoperto che è di San Ginesio, la bella, l’amata, la sbriciolata, come tanti paesi delle Marche, e che non sopportava più di tenere in condizioni precarie la propria biblioteca, e preferiva che i libri, allora, andassero altrove, in case non crepate e non ammuffite, tra le mani di chi li desidera.
Ieri, il comune di Offida, sempre nelle Marche, ha reso noto che organizzerà un corridoio umanitario per i profughi siriani, primo comune italiano a intraprendere il progetto:
“L’idea di aprire un corridoio umanitario è venuta oltre un anno fa a un gruppo di cittadini, per lo più giovani e giovanissimi. Stanchi di assistere alle cronache sui naufragi e alla campagna elettorale perenne sulla vita dei migranti, hanno pensato di proporre all’amministrazione comunale un progetto di accoglienza possibilmente migliore di quelli di emergenza per dare un preciso segnale politico: quello che esistono canali legali e sicuri per emigrare, e che anche un piccolo comune alle prese con le problematiche della ricostruzione post sisma può farsi carico – a costo zero – dell’accoglienza di persone in difficoltà. L’amministrazione comunale ha accettato di buon grado la proposta, impegnandosi giorno dopo giorno per renderla praticabile. “Il nostro è un modo per cimentarci seriamente con la solidarietà, in maniera legale e sicura. Solidarietà e accoglienza sono termini previsti dalla nostra Costituzione e il Presidente Mattarella lo ha ricordato con un alto richiamo istituzionale, che ha rimarcato i fondamenti di ciò che contraddistingue il nostro vivere civile. Vorrei ribadire comunque che non stiamo facendo nulla di straordinario, se non seguire quei principi costituzionali che dovremmo condividere tutti”, ha commentato il sindaco Luigi Massa”.
Sono lezioni bellissime per chi insiste nel dire, e avviene ogni giorno, che i terremotati sono incarogniti contro coloro che pensano ai migranti invece di, oppure che “si lamentano” (ho letto anche questo, col solito corredo di “e allora il Friuli”, “e allora l’Emilia”) invece di rimboccarsi le maniche. E anche per quei poveracci ingaggiati per seminare odio in rete, come presumibilmente la commentatrice Martina in un vecchio post sui rom (potete leggerla nella colonnina commenti: certo che li istruissero un po’ a scegliere una mail credibile, e non caselladitest@gmail.com).

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