LIBRI INVISIBILI E DOVE TROVARLI

Per una volta, parlo di faccende editoriali, e parlo persino di qualcosa che mi riguarda, anche se non riguarda solo me.
Negli ultimi giorni mi è capitato di parlare con un paio di persone che organizzano rassegne o piccoli festival. Mi dicono:  non hai libri pubblicati di recente, che peccato.
Ho risposto che veramente negli ultimi due anni ne ho pubblicati quattro: “Nome non ha” per Hacca, “Il senzacoda” per Salani, “Roma dal bordo” per Bottega errante e, ultimissimo, “La strada giusta” per Tetra. Escludendo racconti presenti in antologie, o  curatele, eccetera.
Di questi quattro uno è un libro per ragazzi, e infatti ha viaggiato e viaggia per suo conto. Gli altri tre (una storia illustrata, una deriva sentimentale su Roma e un racconto lungo) si rivolgono a lettori e lettrici adulti. Però, per i miei interlocutori, l’ultimo libro a tutti gli effetti è “La notte si avvicina”, che è del 2020.
Se siete arrivati fin qui chiedendovi se voglio lamentarmi, la risposta è no, anzi sì. Non voglio lamentarmi per me, ma per il fatto che se un editore è piccolo non si vede: non nei circuiti abituali, almeno. E dunque gli ultimi due libri, volutamente pubblicati per due piccoli ma valorosi editori come Bottega errante e Tetra, esistono ma per alcuni non ci sono proprio.
Perché ho pubblicato con due piccoli editori? Già detto, ma mi ripeto. Per due motivi. Primo: i piccoli editori vanno sostenuti con i fatti e non solo con le dichiarazioni d’intento. Secondo, più egoistico: in un sovraffollamento come quello attuale non mi sento di pubblicare un romanzo su cui magari ho investito tre o quattro anni di lavoro. Preferisco aspettare tempi migliori, se verranno, o comunque pensarci bene su e nel frattempo provare a scrivere come meglio posso.
Ieri chiacchieravo anche con un amico (sì, chiacchiero parecchio) piuttosto desolato dallo stato delle cose, tanto che a un certo punto mi ha chiesto: ma allora per cosa scriviamo? La risposta la sapeva benissimo anche lui: per quei pochi o meno pochi che ci leggono comunque, e che ci aspettano. Al momento, non chiederei di più.