"LORO VENGONO SEMPRE PRIMA": A PROPOSITO DI NUOVO RAZZISMO

“Negli ultimi decenni, e in maniera ancora più evidente nell’ultimo periodo a causa dei pesanti effetti che la crisi economica internazionale sta producendo anche nel nostro paese, le retoriche e la propaganda delle destre si sono spesso caratterizzate per i loro riferimenti alle condizioni di vita dei settori più deboli della società e a temi “sociali” come il lavoro e la disoccupazione, la casa e la scarsità di alloggi a prezzi contenuti, l’accesso ai servizi del welfare. Tutti questi argomenti sono però stati letti in chiave razzista, spiegando come non siano tanto la crisi economica, la speculazione immobiliare o i forti tagli subiti negli anni, in base a precise scelte politiche, da molti servizi sociali, ad aver reso più difficili le condizioni di vita della popolazione, bensì la presenza di temibili concorrenti “stranieri”. “Non c’è più lavoro per tutti”, “gli immigrati ci rubano il lavoro” o “i rom nella case popolari al posto degli italiani”, sono alcuni degli slogan demagogici e basati su alcune evidenti falsità che sono riecheggiati in ogni angolo del paese, come testimoniano molte delle immagini raccolte nella galleria degli orrori ospitata da questo sito, riproponendo negli anni della crisi economica globalizzata la ricerca di un capro espiatorio che aveva già caratterizzato in Europa l’epoca successiva al crollo delle Borse del 1929, quando i nazisti sostenevano, come ricorda Philippe Burrin (L’antisemitismo nazista, Bollati Boringhieri, 2004) che per dare un lavoro ai disoccupati tedeschi “ariani”, sarebbe bastato cacciare alcuni milioni di ebrei tedeschi.”
Qui prosegue l’analisi di Guido Caldiron. Sullo stesso sito, Cronache di ordinario razzismo, la Galleria degli orrori. Un bel respiro, e visitatela. Buona fine settimana.

Un pensiero su “"LORO VENGONO SEMPRE PRIMA": A PROPOSITO DI NUOVO RAZZISMO

  1. Uno che vinse il premio strega tempo fa , ha detto che i fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti. Penso che lo stesso si possa dire oggi per i Razzisti, anche quelli si dividono in due categorie. I razzisti e gli antirazzisti. Se è evidente che gli “ideali “ che muovono le due categorie sono diversi, gli atteggiamenti , le posture i linguaggi si assomigliano molto. Entrambi manifestano schifo e rigetto per l’altro, che perde la sua individualità di persona e subisce inevitabilment la speciazione nella razza o nella categoria. Il presunto ladro o assassino prima di avere un nome deve essere inserito nella categoria “ immigrato o negro o extracomunitario, solo questo placa la brama semplificatoria dello schieramento. Così in altri casi, sarà altrettanto chiarificatorio definire la persona che commette il reato contro lo straniero come “ razzista, cioè appartenente a alla specie dei razzisti, una specie diversa dalla nostra e che lega col suo filino rosso il disoccupato al politico di professione, anche questa un “specie” altra dalla nostra con cui non è possibile il contatto. La compattazione mentale porterà a inserire questi fatti nella logica degli schieramenti, per cui i reati così collocati rafforzeranno di volta in volta gli ideali dell’una o dell’altra parte. Credo che ognuno sappia in realtà qual è la parte giusta, comunque, anche in caso di errore avrà modo di sentirsi banalmente superiore.

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