MASCHILISTA IO?

“Teré, tu sei bella come un fiore” “Come un fiore di Rafflesia” (fiore che puzza di carne putrefatta). Deputato dell’Uomo Qualunque alla deputata Teresa Noce, 1947.
“Pensavo che fosse brutta ma intelligente, mentre è brutta, cattiva e cretina” (Francesco Cossiga su Rosy Bindi, 2008)
“La donna ha un compito primario e irrinunciabile, quello di garantire il buon funzionamento della comunità familiare” (Aldo Moro, 1962)
“Sesso consenziente con i guerriglieri? E noi paghiamo” (Maurizio Gasparri su Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, 2015)
“Donna è…una cosa utile di notte, inutile di giorno” (risposta di militante comunista al questionario distribuito alla Festa dell’Unità, 1978)
“Taci, troia” (deputato di An a Maura Cossutta, 2003)
“Se la pazienza più longanime non regge più, davanti a donne talmente sfacciate e provocatrici e aggressive che proprio le vogliono loro le botte, si può menar le mani” (Concetto Marchesi, latinista, deputato comunista, 1957)
“Perché escludere che un sia pur grave episodio di violenza sessuale possa essere seguito da un matrimonio dettato, autenticamente, da una libera scelta?” (Carlo Casini, deputato dc, 1980)
“Cara Boniver, bonassa nostra, noi sempre armati, ma di manico” (Umberto Bossi a Margherita Boniver, 1993)
E qui mi fermo. Il florilegio si deve a un bravo giornalista, Filippo Maria Battaglia, che ha pubblicato per Bollati Boringhieri “Stai zitta e va’ in cucina”, ovvero “Breve storia del maschilismo in politica da Togliatti a Grillo”.
Non c’è molto da aggiungere al lavoro fatto da Battaglia: che dovrebbe essere specchio e motivo di riflessione urgente per i politici italiani, tanto più, guarda un po’, che questo specchio viene loro porto da un uomo. Che, grazie al cielo, non si riconosce nei suoi simili.
Sperando che serva, anche se la vedo difficile.

2 pensieri su “MASCHILISTA IO?

  1. Eh. Dovrebbe far riflettere tutti quelli che scambiano certe battute sessiste con una sana rozzezza italiana. Quelli che sono cresciuti con dei modelli che accettavano queste battute. Quelli che non hanno ancora fatto pace col proprio machismo e tutti quelli che non si sentono persone. Spero solo che l’età anagrafica della maggioranza degli uomini nel libro sia tale da mostrare almeno un lieve miglioramento generazionale… Perché la famiglia e la scuola dovranno pur cambiare nel tempo – o no? Ecco, se il sistema patriarcale italiano venisse analizzato e studiato in queste sue forme e spiegato ai bambini, non sarebbe male. Ai bambini, agli uomini fin da piccoli.

  2. Forse parte davvero nelle scuole. Ricordo una riunione della scuola materna – l’anno scorso: Crepascolino ha appena iniziato le primarie nel senso di elementari , non di eliminatorie pre elezione – in cui le maestre illustravano il lavoro fatto sulla rappresentazione teatrale x cui i ns cuccioli avrebbero messo in scena a fine anno la vita in un borgo medioevale ( in modalità combo di Fantabosco e Tolkien for beginners ndr ). Una delle mamme ha alzato la mano e ha chiesto alle docenti se i ruoli sarebbero stati imposti secondo una consuetudine che vede le bimbe nel ruolo di castellane ed i bimbi in quello di cavalieri. Una delle maestre ha spiegato che sarebbero stati gli attori a decidere in quale ruolo recitare.

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