MEMORIE DELL'INVISIBILE

Leggo che
anche in Italia ci si occupa del fenomeno Neet,
che sta per "Not currently engaged in Employment, Education or Training".
Ovvero, qualcosa che starebbe per apatico, disoccupato,
disinteressato agli studi e alla socialità, fuori dai giochi, insomma. Ovvero
ancora, l’ennesima tribù-giovanile-no-future classificata in Gran Bretagna, che
ultimamente ci viene raccontata come assai provvida nel tuonare contro le
generazioni più fresche, e studiata anche in Giappone (dove, si sa, hanno il
problema degli otaku che passano il
tempo a stordirsi di manga). Leggo inoltre che esisterebbero anche i neets
italiani, i quali si identificherebbero in 12-17enni figli di genitori separati
e privi di modelli adulti significativi.

Dopo di
che, smetto di leggere. Anzi, riapro due o tre testi che testimoniano come
questa amara condizione sia, nei fatti, una piaga annosa della nostra civiltà:
vediamo se li riconoscete (uno è facilissimo).

 «io
esco senza speranza e senza uno scopo e torno a casa come ne sono uscito»

 «Per aver voglia di svolgere un’attività notevole… occorre o una
solitudine e intimità morale che si trova di rado ed è di natura eroica o una
ben robusta vitalità. Né questo né quello era il caso di XXXXX, sicché si dovrà pur dire che era mediocre,
sia pure in un senso molto onorevole»

 
«Scegliete la vita.
Scegliete un lavoro.
Scegliete una carriera.
Scegliete una famiglia.
Scegliete un cazzo di televisore gigante.
Scegliete lavatrici, automobili, lettori cd e apriscatole elettrici.
Scegliete la buona salute, il colesterolo basso e la polizza vita.
Scegliete un mutuo ad interessi fissi, scegliete una prima casa.
Scegliete gli amici. Scegliete una moda casual e le valigie in tinta.
Scegliete un salotto di tre pezzi a rate e ricopritela con una stoffa del
cazzo.
Scegliete il fai-da-te e di chiedervi chi cazzo siete la domenica mattina.
Scegliete di sedervi su un divano, a spappolarvi il cervello, e a distruggervi
lo spirito davanti a un telequiz mentre vi ingozzate di schifezze da mangiare.
E alla fine scegliete di marcire.
Di tirare le cuoia in un ospizio schifoso, ridotti a motivo di imbarazzo per
gli stronzetti viziati ed egoisti che avete figliato per rimpiazzarvi

Ma perche dovrei fare una cosa così? Io ho scelto
di non scegliere la vita. Ho scelto qualcos’altro.
Le ragioni? Non ci sono ragioni
»

7 pensieri su “MEMORIE DELL'INVISIBILE

  1. Un consiglio: scegliete un sentiero di montagna, portatevi in alto e poi buttate l’occhio giù a valle: vedrete tanti bloggerini piccini piccini come formiche andare avanti e indietro per la rete, ognuno impaziente di postare il proprio pezzettino del giorno, come quello scemo di Angelini, per esempio:- )

  2. hai scelto uno dei brani di trainspotting migliori, forse il migliore in tutta le opere di welsh. ha una potenza evocativa mostruosa.
    anche se l’ultima frase secondo me non è lì, a memoria.
    il neet è la risposta che a quello che viene dato in mano alle nuove generazioni.
    non solo non stiamo dando il controllo ma ricorrendo alla censura, e scusa se riprendo il discorso di un tuo vecchio post, ma stiamo levando ogni reale possibilità e sfocio nel reale.
    l’immagine che viene diffusa è che il reale è saturo.
    pieno. colmo.
    c’è solo spazio per il precario e il fortuito.
    è come scegliere tra: la velina o l’interinale, sapendo che il primo dei due mestieri è frutto di miliardi di fattori che non dipendono certo dalla propria bravura e impegno.
    il neet è andare a letto senza cena dopo l’ennisimo brodino di dado riscaldato e già mangiato per due anni di seguito.
    meglio non mangiare, no?
    non mi stupisce che molti scelgano il nulla.

  3. ho sempre interpretato il Matheson di “io sono leggenda” come una profezia(e,aliena oggi,aliena domani va a finire che ci ho azzeccato)
    p.s. se mi limito a interventi corti e senza parolaccie me lo dirai un giorno se il mio idolo Marco Cicala ha un blog itinerante o qualche surrogato?(non farmi sgolare)

  4. Complimenti ad aquat, ovviamente, e molte scuse al signor Oblomov per averlo trascurato.
    Diamonds, non so come risponderti sul tuo idolo: ma se avrò notizia di un cicalablog lo segnalerò prontamente.

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