Ho ricevuto questa mail. La pubblico, con il consenso dell’interessata, che si chiama davvero Valeria. ” Non voglio che cambi il mio nome semplicemente perchè voglio che il messaggio sia chiaro: non dobbiamo vergognarci di ammettere le nostre debolezze e lottare”, mi ha scritto. Non posso far altro che ringraziarla, e condividere.
“Ho deciso di scriverle perché, qualche volta, bisogna avere il coraggio di raccontare la propria esperienza per poter aprire gli occhi.
Ho 19 anni e, da circa 5 anni soffro di bulimia: alterno giorni di digiuno a giorni di abbuffate violente che mi uccidono con i sensi di colpa; e questo perchè? Perchè non so farmi accettare. Ricordo benissimo che, sin dalle scuole elementari, con le altre bambine ci confrontavamo e io ero sempre più grassottella, più grossa e più alta: fino alle scuole superiori in cui tutto è andato peggiorando, il senso di inadeguatezza era così radicato in me che, spesso, non volevo nemmeno uscire di casa perchè mi vergognavo del mio fisico. A 16 anni ho avuto il mio rapporto sessuale con un ragazzo che, nel pieno dell’intimità mi definì una “balena”: e da lì sono caduta in picchiata verso la depressione, non mangiare o abbuffarmi, mangiare e correre per 15 km. Insomma, posso dire che da allora è iniziato l’incubo che, tuttora mi porto dietro, come un macigno. Per molto tempo ho creduto che fosse un problema mio, qualcosa che dovevo risolvere con me stessa; ma poi ho capito. Perchè, spesso, per capire bisogna imparare ad osservare.
Se proviamo a guardare la tv per più di mezz’ora, è allarmante la quantità di riferimenti al “devi essere magra” che ti arrivano: programmi di cucina? Si ma presentati da donne magrissime (fatta eccezione per la Clerici che, i giornali stessi definiscono “simpatica” e mai “bella”). E ovviamente ai programmi tv seguono le pubblicità che lanciano la temutissima prova costume che, oltre a diete massacranti, può essere sconfitta con pillole “miracolose”: il risultato? Un aumento spropositato, come dimostra un report del Sole24Ore di pochi mesi fa, di ragazze che soffrono di disturbi alimentari. E quale è stata la risposta della società al problema? Nessuna, anzi una venerazione dei media per la dieta Dukan, dieta bandita dai dietologi italiani ma osannata, talvolta anche dai politici, per gli effetti miracolosi e immediati che dà.
Allora, sa che succede? Che io non ci sto più. Sono stanca di una società che vuole tutto e subito, sono stanca di messaggi sbagliati che vengono proprio da chi dovrebbe essere un esempio per noi: ma soprattutto sono stanca del silenzio assordante che si tiene su questo argomento che è, prima di tutto politico.
Vogliamo cambiare la condizione dei giovani nel nostro Paese? Allora partiamo da ricreare una giusta percezione della realtà. Tutti ambiamo a migliorarci, tuttavia dobbiamo ambire a modelli reali affinchè le ragazze oggi e le ragazze domani non diventino, ingiustamente, vittime di una società che le ha dimenticate.
La ringrazio dell’attenzione, certa che saprà cogliere in pieno il senso del mio messaggio disperato”.
Laura, scusami se non continuo la discussione, anche se avrei da aggiungere su quello che dici, ma il clima qui si è fatto troppo pesante, siamo alle ingiurie. Alla prossima!
@vincenzo cucinotta lo sai che ci sono fonti scientifiche secondo cui sarebbe l’industria delle diete a favorire il dilagare dell’obesità?
Non so a chi ti riferisci, comunque quando parli di persone che scelgono di essere obese o che inneggiano al grasso è bello, ogni persona ha opinioni e messaggi diversi, anche nel mondo del cosiddetto ‘orgoglio curvy’ che tanto va di moda…
@Paolo1984 @@____@ forse non vi siete resi conto che io stavo proprio dicendo che molte convinzioni sul cosa sia ‘sano’ e sul cosa ‘faccia dimagrire’ sono semplicemente luoghi comuni. Diete in vita mia ne ho fatte diverse come ripeto, e cosa fa perdere peso, cosa lo fa riprendere raddoppiato, cosa fa stare bene e cosa fa stare male lo so da sola e oltre ad averlo visto su di me sono solita informarmi con letture più o meno scientifiche, l’ho fatto anche prima di decidere di eliminare la carne dalla mia dieta. Non sto discutendo di cosa sia salutare, ma sto dicendo che ci sono luoghi comuni del tipo che gli obesi mangino solo junk food (come qualcuno ha anche detto). Non è assolutamente vero. Io sarei la prima a volere l’eliminazione del junk food (la mia vita sarebbe uguale ad ora visto che non è tra le mie abitudini) e a chiedere che il cibo più sano fosse facilmente reperibile ed economico, ma so benissimo che chi ne soffrirebbe sarebbero persone di tutti i pesi e le misure. Vorrei anche far notare che l’abbigliamento per persone obese costa molto di più di quello per chi porta taglie regolari, per restare sul discorso di @Vincenzo Cucinotta e quindi per esempio non si capirebbe come ‘essere obesi’ fosse facilitato dalla società secondo il suo punto di vista. Io stessa ho visto un sognore in treno gravemente obeso che per non prendere la metro voleva convincere i suoi colleghi che il taxi era più economico, dubito che quella persona abbia facilità a prendere mezzi pubblici (nel treno aveva occupato un posto e mezzo per esempio). Insomma tutta una serie di spese aggiuntive che non mi sembrano ‘allettanti’. Penso che dovrebbe prendere in considerazione tutti gli aspetti della sua analisi.
Credo che si stiano verificando dei cortocircuiti di informazioni in questo thread – e cortocircuiti di letture di fenomeni in un unico macrofenomeno e in un’unica messaggistica culturale. Metto alcuni punti secondo il mio parere naturalmente.
Esiste una tendenza di massima che dall’America sta visibilmente arrivando in Europa all’obesità – non è semplicemente dovuta alla insana passione per il cibo preparato, ma a due fattori: il primo dovuto alle perversioni del mercato capitalistico, per cui mangiare bene costa molto di più che mangiare male, andare in palestra costa di più che non andarci: in conseguenza di ciò le stimmate della povertà in occidente non sono quelle della magrezza ma quelle dell’obesità. E oggettivamente essere poveri in occidente sta diventando essere molto grassi. non ho gli articoli scientifici che altri mi hanno citato, ma l’aspetto grave di questa faccenda è che il dato alimentare di prima generazione si cronicizza e geneticizza, per cui in nord america si constata che i figli di persone obese diventano obesi molto presto.
La reazione ideologica a tutto questo è un incentivo culturale alla magrezza, non all’omogeneità alla grassezza: il mercato è schizofrenico cioè istiga a mangiare male ma chiede alle persone di essere stupende, proprio per la significanza socioeconomica che ha il mangiar male. In questo senso si è vero, la pressione culturale alla magrezza è fortissima.
Dopo di che, esistono le patologie dell’alimentazione – le quali usano – anche se manco troppo spesso – la messaggistica culturale come pretesto. C’è differenza tra mangiare qualsiasi cosa con gusto – io per esempio sono un po’ quel tipo umano con conseguenze oggettivamente verificabili 🙂 – e mangiare tantissime cose senza gusto, come evoca il termine abboffata. C’è differenza tra mangiare poco perchè si desidera tenersi snelle e in forma, e ingozzarsi di lassativi.
Loredana smack:) pure io te vojo bene quanto sei paziente:)
@divadellecurve
So bene che il junk food può essere consumato da chi è obeso come da chi non lo è, nè credo che tutte le persone in sovrappeso vadano tutti i giorni da McDonald’s. So che un certo tipo di regime alimentare unito ad una regolare attività fisica dovrebbe essere di aiuto a chi è in sovrappeso o obeso e alla lunga i risultati si dovrebbero vedere (tenendo conto di quanto detto sulla corporatura di ciascuno, la genetica) almeno in molti casi, questo ripeto, per me non significa affatto disprezzare chi non può, non vuole o non riesce a dimagrire nonostante gli sforzi. Spero di aver chiarito
Quoto Zauberei: l’obesità (via U.S.A.) oggi tende ad avere connotati sociali ben precisi. Per me è stato illuminante il film-documentario Supersize me che ora si può vedere-scaricare interamente su Youtube
http://www.youtube.com/watch?v=nNdnPDSTzfI
e che ogni anno faccio vedere ai miei alunni di quinta liceo
Ma non credo nemmeno che mettere in guardia sui problemi oggettivi e scientificamente provati, causati dall’obesità e da certi comportamenti alimentari legati al fast-food sia una forma di discriminazione. Per me, ripeto, è lo stesso che con le sigarette: fuma pure, non è vietato ma c’è qualcosa che è meglio che tu sappia (anche se magari non proprio tutti quelli col tumore al polmone avranno fumato due pacchetti di senza filtro al giorno)
Scusate se mi ripeto, la smetto
Seguendo la piega che ha preso l’ultima parte dei commenti segnalo un docu sui ragazzini degli Appalachi, una delle zone più povere degli Usa, dove l’abuso di antidepressivi va di pari passo a quello di bevande gassate ultra zuccherate e usate per lo stesso motivo.
In questi giorni dovrebbe essere lanciata in prova anche in Italia la bevanda di cui parla il filmato…se ne parla dal minuto circa 7:30 ed è impressionante anche per chi non conosce l’inglese http://youtu.be/63np8bbF9Aw ( il docu è molto bello)
Purtroppo nella nostra società, informazione e business vanno spesso a braccetto. Sui giornali vedo un articolo che parla di lotta all’obesità a fini salutistici e nella pagina a fianco vedo la pubblicità della dieta miracolosa. Se da una parte va bene informare sui rischi per la salute, d’altra parte il discorso estetico dovrebbe essere tenuto ben lontano… altro che pubblicità con la modella in bikini nella pagina di fronte! Anche lo Stato Italiano che ci dovrebbe tutelare e informare sul sovrappeso e su come fare per dimagrirere (ma solo per la salute, non per essere accettati o per essere più belli) lo fa in modo ambiguo: leggete questa pagina
http://www.dietabit.it/dieta/diete-dimagranti/tisanoreica/
al capitolo dove si parla di marketing. Anche il parlamento è disposto a “dare la sua benedizione” per iniziative di lotta al sovrappeso il cui fine ultimo non è quello di informare ma quello di vendere un prodotto dimagrante. Che vergogna!
ma qui ci sono persone che sanno che in America le multinazionali che controllano gli alimenti ‘pronti’ sono le stesse che controllano il business diete? E che una persona che viene messa a dieta restrittiva nell’età dello sviluppo perché solo un po’ robusta e non omologata esteticamente rischia di mandare in tilt il metabolismo esponendosi più facilmente a disturbi alimentari e obesità? Io non ho smesso di fumare a suo tempo perché qualcuno mi ha detto che altrimenti morivo di cancro, ma ho smesso perché oggettivamente impediva il mio benessere. Da ragazzina in sovrappeso (e mai obesa) facevo sport (non per dimagrire, ma per divertirmi) e molto moto giornaliero. Delle malattie causate da stress psicologici mi hanno costretta diversi anni a letto, aggiungi che smettere di fumare ha comunque aumentato il suo peso e subito i medici hanno dato la ‘colpa’ a me, che avevo sempre fatto uno stile di vita abbastanza consapevole. Questo senso di colpa non aiuta, anzi. Chi si ‘perdona’ per avere un copro diverso è molto più disposto a fare del bene al suo corpo. E rendiamoci conto che le dietarelle con nomi modaioli sono semplice e puro business fatto per durare una stagione.
@divadellecurve
Perdonami ma non capisco perchè ci tieni a far sapere che tu non hai smesso di fumare per via del cancro e non facevi sport per dimagrire va benissimo ma che c’entra?, le ragioni per cui facciamo o non facciamo le cose sono personali, ognuno ha le sue (io ad esempio mangio le patatine fritte perchè hanno un buon sapore anche se so che non è un cibo sano) e a volte facciamo una stessa cosa per più di una ragione (discutibile o meno, non m’interessa stabilirlo qui e ora). Gli avvertimenti scritti sui pacchetti di sigarette, per quanto siano “minacciosi”, non hanno il potere di obbligare qualcuno a smettere, servono appunto ad avvertirlo su quello che sta respirando poi sta a lui/lei decidere cosa fare e per le motivazioni che vuole. il medico prescrive una cura, non può costringere a seguirla.
Spero di essermi espresso in termini corretti e non offensivi per alcuno/a
forse, Paolo, Diva lo dice (almeno così interpreto io) nel senso che le cose vanno fatte perché ce le sentiamo, non perché ce lo dice qualcuno. Che sia il Ministero della Sanità, o un medico colpevolizzante, o chiunque ti dice cosa “dovresti” e cosa “sarebbe bene” per te.
vabbé io ho visto più volta in giro commenti di Paolo1984 e sinceramente se io do un mio parere da persona che è stata a dieta una vita e ha letto parecchia letteratura e blog in merito, non ritengo sia da ritenere universale, ma almeno ‘interno’ al problema. Il fatto che a te poco interessa delle patatine che introiti è sintomo del fatto che il tuo fisico elimina più facilmente del mio le tossine che ti apportano. Un periodo della mia vita ho vissuto accanto a un fast-food e ci ho anche lavoricchiato, la cosa mi ha costretto a mangiarci 2 o tre volte. Tanto sono stata male che non mi sono più azzardata ad avvicinarmici. A volte dico che sono fortunata perché il mio fisico mi dice subito . Quello che io sostengo è che non tutti i fisici reagiscono allo stesso modo e giudicare quello che uno ‘sbaglia’ dal suo aspetto esteriore è limitativo. Non parlo di paolo1984, ma di tutti coloro che la fanno breve e dicono che a risolvere l’obesità basterebbe una dieta e anche questo meccanismo del senso di colpa che viene innescato per chi non riesce ad averne risultati duraturi fa parte del meccanismo fallimentare del processo dietetico. Io la forza di volontà ce l’ho, ho smesso con successo più di un vizio in maniera tranquilla e pacifica. Ma come mai le molte diete che ho fatto anche con perdita di diversi chili hanno solo portato a maggiore peso? Perché la dieta in sé non è una soluzione a un problema di base, ma è volta a risolvere un mero sintomo del vero problema.
Diva, nemmeno io ho mai preteso di fare affermazioni universali (e come potrei?), ma se dico che un certo regime alimentare unito al movimento fisico (e si può fare moto anche senza andare spesso in palestra) dovrebbe dare dei risultati in termini di perdita di peso oltre che di benessere generale (tanto che farebbe bene pure a chi è magro), ovviamente in tempi lunghi e tenendo conto che come dici anche tu e come ho detto anch’io ogni fisico è diverso, se dico che in alcuni forse molti casi questo funziona non mi pare di dire cose campate in aria o impossibili da verificare o che non si sono mai verificate davvero. Lungi da me disprezzare quella percentuale di persone che non può, non se la sente o non riesce a dimagrire nonostante pratichi uno stile di vita sano (e mi par di capire che sia il tuo caso). Statisticamente ci saranno sicuramente casi di persone che non hanno mai fumato e si sono lo stesso ammalate di tumore così come ci saranno persone che pur fumatrici, sono arrivate a novant’anni ma questo non toglie che il fumo sia dannoso, ci sono prove scientifiche accettate dalla comunità medica, e pure se alcuni medici sono arroganti, stronzi o peggio incompetenti (ma queste categorie si trovano in ogni professione) secondo me è bene dar credito alla scienza medica e a chi si occupa di alimentazione anche se ovviamente riconosco loro solo il diritto di “avvertirmi” e consigliarmi, non di obbligarmi a fare le cose anche se mi farebbero “bene”..il diritto di “salvarmi” contro la mia volontà non lo riconosco a nessuno nè sulla salute nè sul resto. Ma mi rendo conto che è un tema complicato, spinoso e parecchio OT
@Paolo1984 sono d’accordo può fare bene ma non è detto che ti renda snello. Io quando facevo oltre al moto normale anche sport e schifezze non ne ho mai mangiate, non ero magra secondo gli standard vigenti e nemmeno medici, quando facevo danza ai saggi i superficiali dicevano ‘è venuta da sola perché è già in coppia’ e avevo la 46-48, taglia che per me è più che giusta. Le persone psicologicamente non forti a quella taglia sono invece portate a fare diete da fame e in seguito così a sfiorare i disturbi alimentari e anche l’obesità per i consigli che vengono ‘dispensati’ sulla forma fisica presunta ideale… Se le persone si accettassero nelle loro diversità di costituzione e semplicemente lasciassero in pace gli altri di godersi la vita sana (per un grasso o obeso è molto più difficile andare al mare o in palestra perché avrà tutti gli occhi puntati addosso o se li sentirà). Ribadisco il mio punto di vista che chi non si accetta non potrà avere mai uno stile di vita sano.
@Diva
infatti io ho detto che può aiutare a perdere peso (sempre rispettando la percentuale di gente che non ce la fa), se per snello si intende “magrissimo”, chi è di costituzione robusta può certo dimagrire ma esile non sarà mai (e se per snello si intende pancia piatta bè anch’io che sono gracile ce l’ho solo da sdraiato ma nel mio caso è dovuta al fatto che mi muovo poco). Sulle diete “da fame” mi sono già espresso e gli “avvertimenti” di cui parlavo provengono comunque da gente competente. Comunque in linea di principio sono d’accordo con quanto hai scritto
“gli “avvertimenti” di cui parlavo provengono comunque da gente competente”
con cui certo si può decidere di non essere d’accordo oppure fregarsene oppure tentare altre strade che troviamo più adatte a noi, questo è ovvio
A Paolo e divadellecurve
Quando ho iniziato a correre mi serviva una tabella di marcia per iniziare con gradualità e nelle mie ricerche sui siti dei runner sono incappata in questo: http://www.albanesi.it/alimentazione/costirobusta.htm
Leggetelo tutto, anche le mail, cosa ne pensate? Che analisi fa della costituzione robusta?
Alla fine mi sembra siano affermazioni di buon senso. Certo alcune considerazioni sono brucianti o irreverenti come questa: …”Un’ultima osservazione, direi tragica. È inutile pensare che avete chili di troppo perché madre natura vi ha dotato di una costituzione robusta. Se esistesse veramente la costituzione robusta perché nei campi di concentramento tutti erano scheletrici? “
non se ne esce….all’inferno i peccatori, che brucino assieme ai loro spuntini fuoripasto 🙂
Miriam, ad albanesi (letto in passato) rispondo con una storia vera: ci sono sei colleghe di lavoro, tre di queste mangiano gallette e insalate e vanno in palestra, le altre si abbuffano di pastasciutte condite, indovina quali sono le più magre? quelle che magnano di tutto, stranamente, e non vanno neanche in palestra.
Miriam, ho letto con interesse (ma sarebbe interessante capire cosa ne pensano dietologi, medici e nutrizionisti, Albanesi se non sbaglio è un ingegnere elettronico)..come ho detto non considero dimagrire un’utopia facendo movimento e mangiando in una certa maniera (per i casi di obesità più grave so che esistono anche interventi chirurgici ma da soli non bastano), però neanche il discorso sulle corporature diverse mi sembra campato in aria comunque ho ripetuto più volte il mio pensiero sull’argomento e non voglio risultare noioso
bellissimo thread. Faccio tesoro delle osservazioni di Zauberei.
Io peraltro prenderei con le molle alcune campagne sanitarie e alcuni dati allarmistici che si stanno diffondendo nel paese: se è vero che l’obesità è oggi un indicatore socio-culturale (gli obesi tendono a essere in misura maggiore al Sud, a reddito basso, a bassa scolarizzazione), è anche vero che le tabelle diffuse dai media e dalle istituzioni sanitarie abbassano di anno in anno il range del sovrappeso-obesità. Bambini che il pediatra trent’anni fa avrebbe definito sani, oggi vengono messi a dieta, dopo l’ovvia occhiata colpevolizzante del medico alla madre. Io, che da dieci anni insegno nelle scuole del centro-nord, di ragazzini sovrappeso ne vedo pochi e di obesi quasi nessuno. Le ragazze sfoggiano tutte pance piattissime, cosce da cerbiatta, sederi marmorei:molto più che ai miei tempi. E questo naturalmente intensifica il disprezzo per l’unica della classe che si porta dietro qualche chilo in più: con la differenza che, mentre un tempo veniva definita solo racchia e grassona, oggi, Vincenzo Cucinotta docet, può essere disprezzata e insultata a cuor leggero e con l’autorizzazione etico-sanitaria dell’OMS, perché l’obesità fa male alla salute e se non dimagrisci è colpa tua.
quindi per non offendere e nessuno dobbiamo dire che l’obesità fa tanto bene anche ai bambini, e l’OMS con la complicità immagino, di cattivissimi dottori (ricordo, en passant, che il dottore non è l’amico del cuore dei pazienti o dei genitori dei pazienti, deve dirti le cose come stanno, meglio se con tatto e delicatezza però deve dirle) è un ente malvagio che complotta per farci diventare tutti scheletrici.
L’OMS non deve disprezzare nessuno, ma deve fare il suo lavoro, ripeto: sulle sigarette c’è praticamente scritto che chi fuma è un tossicodipendente e si sta ammazzando lentamente e nessuno protesta
Paolo, gli artifici retorici vanno bene nella pubblicità, nelle discussioni lasciano il tempo che trovano. Non sto dicendo che l’obesità fa bene anche ai bambini, ma lo sai benissimo senza che lo ripeta io. E sai benissimo che i parametri che indicano il confine tra la salute e la malattia, tra il normale e l’anormale, anche se dettati da autorevoli istituzioni sanitarie cambiano in base non solo a ricerche più o meno recenti, ma anche alle ideologie e ai modelli del momento. Quarant’anni fa, per dire, guai a crescere i bimbi senza dare loro del latte vaccino, che era considerato una specie di alimento miracoloso, panacea di ogni male e concime della crescita. Oggi leggi da tutte le parte che il latte è grasso, genera intolleranze, causa l’osteoporosi quando prima la preveniva, fa male, meglio la soia, per carità. Anche i medici di buon senso queste cose le sanno: e ti raccomandano di prendere tutto con un poco di moderazione. Io, per dire, che ho una costituzione tipicamente mediterranea e sono alta poco più di 1,60, secondo le tabelle a 62 chili sarei già in sovrappeso. Immaginatevi cosa avrebbero detto di questo parametro le dive del cinema degli anni ’50… E io ti assicuro che sotto i 63 chili proprio non ci voglio andare: sopra 70(mi è capitato di arrivarci, e ho rimediato) mi sento pesante e stanca, ma sotto i 63 proprio non mi sento più io. Ma a parte le considerazioni estetiche che contano il giusto, evidentemente i canoni sono cambiati dal punto di vista dell’estetica e dei protocolli medici. Questo da una parte è giusto, perchè mette in guardia contro gli effettivi rischi dell’obesita; dall’altra sono diventate clinicamente “sovrappeso”, negli ultimi vent’anni, moltissime persone, adulti e bambini, che fino a vent’anni fa non lo sarebbero state: e probabilmente anche Gina Lollobrigida e Sofia Lorendei tempi che furono. Ma che volevo dire questo, Paolo, lo avevi sicuramente già capito.
Valeria se stai bene coi tuoi 63 Kg e ti senti in forma fai bene a mantenerli, a prescindere da parametri e tabelle. Ammetto di essere “scattato” in maniera eccessiva, è una cosa che mi succede spesso e credo mi succederà ancora quando si toccano temi che mi stanno a cuore..è solo che leggo durante le mie navigazioni nel web un po’ troppa diffidenza per non dire totale sfiducia (certo non è il tuo caso) verso la medicina e le istituzioni sanitarie (che come ogni istituzione, non sono perfette, possono commettere errori, e sono sempre migliorabili ma secondo me vanno ascoltate, posto che dopo ognuno fa come crede e si fida o diffida di chi vuole)
Ma certo che vanno ascoltate!!! E l’obesità fa malissimo. I parametri, peró, cambiano, e a volte i mass media rilanciano le informazioni in modo funzionale soltanto a creare scalpore. Quando telegiornali dicono che un bambino su tre è obeso, per dire, stanno interpretando a misura scandalistica un dato fornito da tabelle rigidissime che magari vengono prese con le molle anche da molti medici. Quindi cerchiamo di fare la vita più sana che possiamo, ma è sano anche un po’ di scetticismo nei confronti dei milioni di informazioni che ci propinano!!!! ciao, grazie. 🙂