ORGOGLIO PATRIOTTICO

Cose che mi hanno colpito a Barcellona. Una su tutte: la festa del libro (anzi, la Giornata Internazionale del Libro) del 23 aprile, Sant Jordi.
Non solo per le strade invase da rose e libri (la leggenda vuole che ogni uomo doni una rosa e ogni donna ricambi con un libro), non solo per le ordinatissime file di lettori in coda per farsi autografare una copia da pazientissimi scrittori seduti dentro gazebo sparsi un po’ ovunque.
Ma per l’orgoglio dei cittadini. Mi era capitato di provare lo stesso stupore a Stoccolma, dove gli abitanti mostravano entusiasti al visitatore i teatri, come prima cosa e come massimo motivo di vanto. “Siamo la città con il maggior numero di teatri per abitante”, dicevano.
Bene. I tassisti di Barcellona raccontavano con la stessa euforia delle bancarelle di libri che avremmo visto il giorno dopo, e di quanto quella festa fosse amata, e raccomandavano di comprare e donare libri.
Ecco.

6 pensieri su “ORGOGLIO PATRIOTTICO

  1. Loredana: bentornata! Fatto benissimo a prenderti un po’ di riposo, ma ce sei mancata! 😀
    Non conoscevo questa usanza spagnola, che ̬ a dir poco interessante Рsignificativa, anzi.
    Il titolo tuo post mi fa tornare in mente un commento lasciato da un’amica sul mio blog, quando scrissi anch’io dell’orgoglio (?) italiano. Lei mi riportò le parole di Giuseppe Mazzini: “Il voto, l’educazione, il lavoro sono le tre colonne fondamentali della Nazione; non abbiate posa finché non siano per opera vostra solidamente innalzate.”

  2. Io l’usanza spagnola invece la conoscevo.
    Certo, la cosa delle rose alle donne e i libri – invece – agli uomini, beh… coff non è che la apprezzi molto.
    Comunque bentornata ^_^

  3. Leggo il titolo, “Orgoglio patriottico”, guardo la data, 25 aprile, e poi scopro che non dell’Italia si parla, ma della Spagna, di un evento culturale che è vissuto come una festa (e quando mai in Italia, dove la cultura è considerata roba noiosa per gente noiosa?): che tristezza…per noi italiani, ovviamente.

  4. Dall’ Italia è partita una “crociera letteraria” diretta a Barcellona per regalare una ‘rappresentanza’ italiana all’evento 🙂

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