PER QUELLI CHE HANNO VISTO…

300.

89 pensieri su “PER QUELLI CHE HANNO VISTO…

  1. A proposito, se utilizzassimo l’approccio ideologico di Bui, La corazzata Potëmkin sarebbe un film di regime, invece è un capolavoro ancora oggi vivissimo.
    Io credevo che questo modo di battezzare ideologicamente le opere – attraverso dichiarazioni dell’autore poi! – fosse una cosa superata, oppure appunto che sopravvivesse in chi dà le palle nei dizionari dei film.

  2. andrea barbieri, forse se prima di dire scemenze ascoltassi l’audio della lezione di Wm1, che invece dice tutt’altro come sa chiunque abbia ascoltato ***prima*** di tranciare giudizi…. ti stupiresti di sentire che Wm1 dice di avere AMATO fumetto e film, & dice che i meriti artistici di Miller (di cui analizza anche altre opere) sono “”indiscutibili””, però aggiunge che ci sono opere che chiedono di NON essere “”sezionate”” e proprio per questo bisogna sezionarle, & fa un discorso complesso sulla responsabilità dell’autore quando evoca\utilizza il mito,citando studiosi come Jesi. lo diceva anche Volta, Wm1 dice anche che è ora di finirla di ritenere gli artisti intoccabili solo perchè le loro opere sono importanti (vedi Riefenstahl), devono rendere conto anche loro di quello che fanno.

  3. Ma che bravo, schizzo. Che spiritoso, che intelligente.
    E meno male che qui si sta cercando di sostenere che occorre crescere, in rete….

  4. Perché Petrus usi la parola “scemenze”, secondo me si può anche parlare con un minimo di rispetto reciproco non trovi (e Loredana potrebbe fartelo notare)?
    Ho ascoltato con molta attenzione tutto l’audio.
    Ho trovato delle inesattezze e dei passaggi logici poco convincenti. Ho anche ascoltato Bui dire che “300” è un capolavoro nel suo genere. Ma resta il fatto che questa lettura, che proietta le presunte convinzioni politiche di Miller sull’opera, non è giustificabile sia perché l’opera è altro dall’autore, sia perché è distruttiva, cioè rende illeggibile il fumetto.
    Ieri sera volevo anche rispondere in modo articolato, ribattendo almeno su alcuni punti, ma non ce l’ho fatta, nel senso che la “lezione” è logicamente serratissima (un vero capolavoro retorico che previene le controargomentazioni, una necessità di ogni mossa direi da scacchista), e quindi la cosa richiede molto impegno.
    Potrei farlo, ma solo se c’è rispetto da parte degli interlocutori.

  5. prima di raccogliere l’invito a discutere in un’altra sede, spiego che ho inteso “”scemenze”” perché paragonavi quella lettura a una “”trinariciuta”” (non trovo una parola migliore), quindi banalizzavi. 2ndo me wm! analizza l’opera in quanto opera, per quello che contiene e nn contiene, scena x scena e – poi trova che quello che contiene coincide con quello che l’autore ha dichiarato di volere metterci dentro. insomma 300 (fumetto&film) non è realizzato “”a caso””, sarebbe anche una mancanza di rispetto verso F. Miller dire una cosa come questa, che è una persona che ha delle idee molto precise su come va avanti il mondo e le mette dentro i suoi lavori. mi è anche venuto in mente che wm1 fa una specie di “”onore delle armi”” a Miller, in fondo dice che persegue un’obiettivo in tutta coerenza. e a prop. di rispetto, stamattina mi sono visto un po’ di “”arretrati”” di questo blog e ho visto che tu usi sempre un tono molto acido e dispregiativo, forse s evuoi rispetto prima dovresti accordarlo tu agli altri….

  6. fino a ieri sera l’audio era fallato, barbieri. come dice Guido Baldoni, il file si stoppava al quattordicesimo minuto, ma tu miracolosamente lo hai ascoltato tutto fino alla fine e “già ieri sera” volevi rispondere in modo articolato! Sei un grande!!! 😉

  7. A volte succede che i file audio non riescano a trascinarsi a seconda del lettore di cui si dispone.Per esempio questo riesco a sentirlo solo in certi internet point: kiv.pp.ru/house/music/beatles.mp3
    (il vero capolavoro è essere riusciti a infilare nella discussione un film non perdibile come lupo solitario accostandolo a un film che riuscirei a trovare la forza di andare a vedere rimettendoci di tasca solo in determinate condizioni.Per esempio se mi applicassero un transistor contenente istruzioni adeguate direttamente nella fontanella)

  8. ehm, diamonds, lupo solitario lo citavo io, ma non parlavo del film, parlavo del librogame!
    Aaah, i bei tempi…
    Cmq io il file l’ho sentito tutto (in bassa risoluzione) alla prima botta, senza interruzioni né problemi. Mah.

  9. Sarà questione di punti di vista Petrus, perché io trovo che sia tu ad usare un tono acido e a tratti di insulto.
    Ma non solo tu, per esempio c’è “Un sincero ammiratore” che vorrebbe mettermi alla berlina: sarei un disonesto, perché il file non era disponibile quando ho dichiarato di averlo ascoltato.
    Invece soltanto il file completo leggero (il pesante non l’ho preso in considerazione) riportava quel problema, mentre si potevano benissimo scaricare le versioni “segmentate” del file leggero che si trovavano alla fine della pagina, così ieri pomeriggio ho scaricato la versione completa leggera, e poi le parti dalla II all’ultima per completare l’ascolto.
    Dunque non ho fatto nessun “miracolo”, ho soltanto usato un po’ di testa. A questo punto “Un sincero ammiratore” dovrebbe chiedermi scusa…

  10. Si allunga di giorno in giorno la lista di quelli che devono chiedere scusa ad a.b., ormai è lunga come l’elenco telefonico di Città del Messico.
    (…)
    Aburto Juarez, Maria
    Aburto Sanchez, Mario
    Aburto Toledo, José Maria
    Aburto Valdez, Pedro
    Acosta Diaz, Fernando
    Acosta Elisondo, Wolfango
    Aguilar Delgado, Ramiro
    Aguinaga Escalante, Alberto
    Aguinaga Felgerez, Concepcion
    Alderete Duarte, Hercules
    Alvarado Fernandez, Porfirio
    (…)
    Non si è mai visto un personaggio più offeso e perseguitato! La historia te absolverà!

  11. ah,il videogame.Chiedo venia allora(un giorno finirò all’inferno per superficialità manifesta.Ma prima devo andare al cinema a vedere 300.Mi sono ricordato che la grande forza di hollywood è che il grande capitale ha spesso sposato la qualità contriamente a quello che succede in altri contesti.E poi che cazzo ne so io di cinema.”La mazurka del barone della santa e del fico fiorone” risulta stabilmente nella mia top ten da vent’anni)

  12. Caro “Computador” che senso ha il tuo intervento se non mettere in ridicolo. Allora ‘sto benedetto rispetto chiesto da Loredana a Burp, dovrebbe essere chiesto anche a te…

  13. (…)
    Botello Jimenez, Pablo
    Burquez Venegas, Pedro
    Burquez Villegas, Manuel
    Caballero Peña, Fulgencio
    Caballero y Pinedo, Andres
    Chacon Quintana, Ruperto
    Chapa Villareal, Rosario
    Cordova Santos, Felipe Maria
    Cuellar Buntschen, Frederico
    Cuellar Elizondo, Martin
    (…)

  14. Ci opponiamo a qualunque lavata di capo nei confronti di Computador. In fede, APCL

  15. “lo spirito greco nasce dall’incontro di una qualità con una cultura preesistente(achei pelasgi).Da ciò lo sforzo critico per adattarsi e comprendere.Di qui la critica(Omero,Esiodo-Ionici ecc.Tragici)-Gli altri popoli(orientali)non fecero questo sforzo-o soggiacquero,o distrussero,o vegetarono insieme.Dallo sforzo nacque il distacco,l’ironia,,la plasticità,la razionalità,la libertà individuale.Gli altri popoli non uscirono mai dal magma materno(autoctonia,satrapia,schiavitù universale.In arte fiaba e descrizione ieratica).La cultura ionica è già un rinascimento(scoperta di un’altra cultura e scontro e acquisto).L’altra cultura era la minoica
    Cesare Pavese
    il mestiere di vivere

  16. Ho trovato un bel commento sul niusgruppo it.fan.scrittori.tolkien
    in “300” della vita al di fuori della battaglia viene
    mostrato pochissimo, né nei 300 guerrieri viene mostrata alcuna nostalgia o
    desiderio di ritornare a casa (giusto un leggerissimo accenno in Leonida, poco prima della fine). Sembra che per loro non esista altro, al di fuori della guerra. Ed è giusto, perché per gli Spartani era proprio così. Ma questo veicola il messaggio: non c’è vita e non c’è onore o gloria, al di fuori della battaglia (un po’ come pensa Eowyn). Quindi non si percepisce
    che quei 300 stanno lì per difendere le loro case e le loro famiglie (anche perché, appunto, gli Spartani non avevano case o famiglie) e il loro
    sacrificio non viene percepito come tale, perché che sacrificio è se in
    realtà di quelle persone non vengono mostrati altri interessi e altre cose
    che gli stiano a cuore?
    Ma in “Braveheart” non è così: c’è un’ampia parte iniziale in cui del
    protagonista viene mostrato tutt’altro che il valore guerriero. Vengono mostrate amicizie profonde, amori, fedeltà, il desiderio di una vita serena, di una famiglia. Sono valori ben diversi da quelli veicolati dall’algida storia di “300” (nella cui splendida coreografia guerresca viene sminuita persino la forza delle pochissime scene “patetiche”, ossia dotate di pathos). Il fatto che questi eroi non sembrino soffrire (tanto fisicamente
    quanto psicologicamente),o che nei rari casi in cui soffrono siano esagerati
    e teatrali, li trasforma in statue, in icone, e toglie loro l’umanità, un po’ come nell’arte “di regime”, per intenderci. Per questo ho l’impressione che Miller abbia una visione della vita che è sì “di destra”, ma in modo diverso da quella che può essere la “destra americana” di cui parli (e che è invece essenzialmente “umanista”): in realtà credo che il “fascismo” di cui è accusato sia proprio lì, nell’estetica della violenza e nella ieraticità
    dei personaggi, nel rifiuto di mostrare la loro umanità.

  17. Petrus, semplicemente bisognerebbe dimenticare che Miller ha questa o quella convinzione ideologica, in modo da restituire alla lettura dell’opera tutte le possibilità di interpretazione, perché il bello dell’arte è che addirittura si può rivolgere contro le convinzioni e le intenzioni del suo autore.
    Faccio un esempio.
    Mario Sironi aderì con entusiasmo al fascismo, voleva essere un pittore di regime. Se dovessimo utilizzare automaticamente il concetto di “mito tecnologizzato” la sua opera sarebbe annichilita: duci a cavallo, uomini rocciosi che troneggiano davanti a città industriali svuotate, angeli svolazzanti con daghe in mano… Eppure, l’opera di Sironi ci fornisce le immagini più efficaci di un’idea allora eversiva: la solitudine, fragilità, transitorietà dell’uomo moderno. I suoi uomini sono gettati in una luce cupa davanti a muri infiniti; i suoi angeli e duci dalle giunture sgangherate sembrano cascare da un momento all’altro; la materia della sua pittura è fibrosa, irregolare, sporca, consumata. Contro ogni intenzione, Sironi dipingeva figure e atmosfere esistenzialiste probabilmente più intense dei camminatori di Giacometti. Si può dire anche così: il “percetto” di Sironi si opponeva al “concetto” del regime.
    Questo è un esempio per far capire che l’operazione di WuMing1 è “distruttiva” della possibilità di lettura, perché svuota di senso tutto ciò che fuoriesce dalla “volontà manifesta”.
    Io per esempio, e penso anche a Sin City, trovo che la dimensione della “decadenza” sia molto presente, esattamente come diceva sopra Helena. Inoltre devo dire che la lettura di Miller mi causa sempre un groppo perché il mondo che rappresenta per me è il male quasi assoluto (dico “quasi” perché esistono sempre dei momenti in cui filtra inaspettatamente l’umanità e la commozione, come quando Efialte nel fumetto si commuove nel vedere i Tespii combattere valorosamente e soccombere contro i Persiani per difendere il sentiero segreto). Nel mondo esiste anche il fascismo, la guerra, la violenza. La rappresentazione di Miller è secca, non c’è intelligenza e umanità a contrastarla come accade per esempio in Mattatoio n.5, però a me pare lo stesso che abbia un valore, un’utilità. Allora dal mio punto di vista, invece di distruggere l’opera attraverso una requisitoria che ha il torto immenso di tirare in ballo le intenzioni dell’autore, è meglio costruire letture che penetrino nell’opera, che ne esaltino tutti gli elementi che restituiscono una verità sul mondo. E nell’orrore milleriano c’è a mio parere parecchia verità.

  18. “il bello dell’arte è che addirittura si può rivolgere contro le convinzioni e le intenzioni del suo autore”
    è quello che dice anche WuMIng1 all’inizio del mp3,ma aggiunge anche che l’artista ha il dovere di non abusare di questa giustificazione altrimenti finische non si assume mai una responsabilità e non si riesce mai a criticarlo.
    sulla decadenza – anche sparta è rappresentata nel film come (in parte) decadente (gli efori e la corruzione) e infatti è quella “”inoculazione di una quantità limitata di male”” di cui dice R.Barthes (riportato sempre da Wm1), e l’altra cosa è che se noi non vinciamo nella battaglia contro il nemico decadente diventeremo decadenti come lui, e In 300 questo discorso c’è…..

  19. Scusa Petrus, nell’apertura di WuMing1 ammette un’autonomia dell’opera che spiega in base ad una “inconsapevolezza” dell’artista (cita un bellissimo pensiero di Mahler: un cacciatore che spara nel buio).
    Nel caso di Miller però in base a una disamina di “prove”, WM1 trova un “dolo” di Miller: egli sostiene una ideologia gerrafondaia fascista e razzista fino all’eugenetica.
    Poi con un luminal che è il “mito tecnicizzato” evidenzia tutto il marcio, il pedagogicamente marcio, che c’è, ci sarebbe, in “300”.
    Io invece penso che questo processo all’opera in base alle convinzioni dell’autore non si deve fare MAI, perché se l’opera è arte non è mai strumento ideologico. Se invece lo è, semplicemente è spazzatura. Così la Corazzata Potemkin, che è stata girata sotto l’auspicio del partito di produrre un potente strumento di convinzione ideologica (uso la parola nel senso peggiore, cioè in opposizione alla verità) ma sotto le mani di Eisenstein diventa un film meraviglioso, corale e commovente, sulla lotta contro l’ingiustizia.
    Se vuoi possiamo trovare una similitudine con la pornografia. A mio parere se un film è arte, non può essere pornografia. Quindi io non giudicherei mai il Salò pasoliniano in base alla condotta sessuale dell’autore, perché sicuramente, con quell’approccio, lo troverei insostenibilmente pornografico, quasi uno snuff film.

  20. “io non giudicherei mai il Salò pasoliniano in base alla condotta sessuale dell’autore, perché sicuramente, con quell’approccio, lo troverei insostenibilmente pornografico, quasi uno snuff film.”
    devo dire che non ti seguo proprio, non mi sembra affatto che sia questa l’operazione che fa il WuMing. Sei sicuro al cento x cento che non ti stai facendo trascinare dall’antipatia personale che hai per l’autore e le sue posizioni su altri argomenti, e quindi fai proprio la cosa che rimproveri a lui??
    (questo blog è pieno di attacchi tuoi nei suoi confronti, ma a me non frega niente, quella lezione poteva averla fatta pure Moccia, se ci trovo qualcosa di utile x capire il film)

  21. Credo che la similitudine con la pornografia sia chiara (ovviamente è una similitudine, NON il caso specifico). A questo punto, Petrus, che ci vuoi fare, abbiamo idee diverse sulla stessa cosa.
    Poi senti, tu dalla tua apparizione nel colonnino mi offendi e tenti di delegittimarmi come interlocutore.
    Mi è capitato anche recentemente lo stesso comportamento da Loredana e da Girolamo.
    Che bisogno c’è di offendere l’interlocutore (io direi “scemenze” ecc.), o di delegittimarlo con argomenti bassi. Se tu riuscissi a smontare quello che dico, stando saldamente sulle idee, raggiungeresti ugualmente lo scopo, e in più saresti convincente.
    Ti risulta troppo difficile?

  22. no, non è difficile, è che quando ci provo tu parli d’altro, cioè di quello che secondo te WuMing ***deve per forza aver detto*** per rientrare nello schemino che hai in mente tu, anche se in realtà ha detto altro…. che vuoi farci, io il tuo comportamento lo vedo così.

  23. Senti Petrus, fai la persona seria, tu la prima cosa che hai sostenuto su di me è che non avessi ascoltato il file
    “che invece dice tutt’altro come sa chiunque abbia ascoltato ***prima*** di tranciare giudizi”
    quindi la tua opinione non è che io utilizzo “schemini” ma che io sono disonesto. Questo è il tuo esordio, e tu vorresti fare la lezione a qualcuno sul modo di dialogare correttamente?

  24. (…)
    Gutierrez Rosas, Guillermo
    Gutierrez River, Sergio José
    Gutierrez Torres, Mario
    Gutierrez Videla, Rosario
    Guzman Castillo, Hector
    Guzman de Vega, Inez
    Guzman Ortega, Pedro
    Guzman Rios, Santiago
    (…)

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