PER RADIO RADICALE (UNDICI): ASCOLTARE I POETI

Bisognerebbe sempre ascoltare i poeti. Non tutti, certo, come è naturale: ma l’idea delle poesie che coprono le svastiche a Fiumicino mi è sembrata la cosa giusta, il gesto resistente, anche se effimero.
E perché, poi, i poeti?
Riporto un passo da un’intervista di Alberto Prunetti a Luca Lenzini:
“Ha raccontato una volta Goffredo Fofi che uno dei compagni di «Quaderni Rossi», non ricordo ora quale, chiese un giorno a Panzieri, con qualche insofferenza, perché desse tanto ascolto a Fortini, che era in fin dei conti un poeta. Panzieri allora prese tra i suoi libri la Vita di Marx di Franz Mehring, e lesse il passaggio in cui si parla dei rapporti tra Marx e Heine. Si tratta del capitolo sull’Esilio a Parigi e vi si dice come per Marx i poeti non potessero essere misurati «con la misura degli uomini comuni e anche non comuni», e inoltre che egli vedeva in Heine non solo il poeta «ma anche il lottatore» e uno spirito libero, per questo capace di intendere i «più profondi nessi della vita storica». Non saprei dirti per quali poeti di oggi vadano bene queste parole, ma per Fortini davvero non avrei dubbi. E Panzieri aveva ben visto”.
A Radio Radicale, per esempio, si conserva una conversazione fra Angiolo Bandinelli, Giorgio Galli e Franco Fortini su fascismo, antifascismo, post-fascismo. Ascoltatela.
Nota bene: da domani a domenica c’è la festa di Radio3 a Cesena. Io ci sarò, ovviamente: domani pomeriggio alle 17 intervisto Serena Vitale, sabato alle 15 sarò con Emanuele Trevi e Wu Ming 4 a riflettere su Realtà e Immaginazione, che è il tema della festa tutta. Infine domenica apparirò alla Festa del racconto di Carpi per parlare con Petunia Ollister di Shirley Jackson e per intrecciare discorsi con Annalena Benini. Siateci, se passate da quelle parti.

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