Uno. Promemoria per chi si stupisce del fiorire di distopie (Anna di Niccolò Ammaniti, il citato assai Le cose semplici di Luca Doninelli). Rileggere Qui non è possibile di Sinclair Lewis. Rileggere Redenzione immorale (brr, per la traduzione del titolo) di Philip K.Dick. Rileggere I reietti dell’altro pianeta di Ursula K.Le Guin. Guardarsi tutta la serie di Neon Genesis Evangelion. Guardarsi intorno. Capire che una forma, un genere o sottogenere, non sono la sostanza. Capire che quel che conta sono i rapporti che legano gli esseri umani e le parole con cui si raccontano quei rapporti e le storie che ne derivano. Qualora, infine, non interessati, consolarsi dicendo che si pubblicano solo schifezze (contenti voi, contenti tutti).
Due. Riflettere (questo lo sto facendo da ieri) sull’ossessione anti-statistica del nostro paese. Seguirà post articolato e a quattro mani.
Tre. Visitare l’isola di Arturo. Non l’ho mai fatto, ma domani sono a Procida per il Premio Elsa Morante, in ottima compagnia.
Quattro. Buon venerdì.
Temo che l’ossessione anti-statistica del ns paese risalga alla famigerata barza del pollo che toccherebbe, statisticamente, ad ogni italiano, se non fosse x il fatto che esiste chi se ne pappa due e chi non accede quindi al suo pollo quotidiano. ” Pollo tu sei mio / e quando dico mio/ ti mangio solo io ” cantava, parodiando Battisti, Teo Teocoli nelle sue incursioni nel Drive In degli anni di plastica. Aspetto ” Ammo ” Ammaniti, ex Cannibale secondo una famigerata , artificialissima, antologia Einaudi, al varco con la sua prossima distopìa, ucronìa o comunque imaginary tale ( non lo sono tutte ? si chiedeva qualche anno fa Alan Moore ) su di un mondo in cui sono scomparsi tutti i cani e quindi l’essere umano ha ripiegato sulla scimmia quale migliore amico fino al momento in cui sono scomparsi tutti i quadrumani ed allora si è rivolto al pollo ed ognun ha quindi il suo pollo cicisbeo, ma alcuni ed alcune tra coloro che siedono nella stanza dei bottoni – e statisticamente leggono poco se non ricettari che spiegano nel dettaglio come rendere + sfizioso il pollo – pretendono due polli cavalier serventi, uno per la mattina ed uno dopo il crepuscolo e questo scatena una rivolta dei senza polli. Vedrei bene un film con la vecchia tennica dello stop motion ed attori di plastilina- come Galline In Fuga – ma credo sia una produzione costosa dalle ns parti. Forse in crowdfunding.
non è elegante il tentativo di plagio che il comune di procida sta facendo a danno del Premio Elsa Morante, trascinando con sè inconsapevoli complici che vengono a loro volta danneggiati dalla brutta figura (i “nuovi giurati” coinvolti come lei). quelli del Premio Elsa Morante certamente si sono seccati, e i giornali isolani cominciano a smentire
http://lagazzettaisolana.altervista.org/blog/rettifica-allarticolo-premio-elsa-morante-per-la-xxix-edizione-cambiano-giuria-e-regole/
Gentile Simone, non è elegante usare questa bacheca per questioni pregresse che non solo non conosco, ma non voglio conoscere. Mi è stato chiesto di prestare la mia opera e le mie povere competenze, ed è quello che farò. I giochi di potere non mi piacciono e non permetterò di svolgerli qui. La saluto e la prego di non insistere oltre.