Dunque, proseguiamo con i consigli di lettura. Oggi propongo tre libri di cui sui media non si parla, e peccato.
Il primo, però, macina ristampe su ristampe e conquista lettori su lettori. Perché non se ne parla? Perché non sanno in quale casella metterlo. Mi riferisco a:
Il coltellino svizzero di Annamaria Testa (Garzanti). Che cos’è? Intanto, un libro scritto meravigliosamente, un viaggio, un’avventura, uno specchio per la nostra intelligenza, un compagno di strada. Qui lo spiega benissimo l’autrice. Io posso solo dire che alla fine del percorso ci si sente molto, molto meglio. Intendo, più consapevoli di una serie di meccanismi. Ed è tantissimo, specie di questi tempi.
I segreti del giovedì sera di Elvira Seminara (Einaudi). E’ uscito nella nostra estate stordita, ed è un libro da tenersi accanto perché è un volo di dialoghi, pensieri, situazioni. E’ un ritratto collettivo e insieme l’invito a superare l’immagine che abbiamo di noi, non prima di averla capita fino in fondo. Con una incantevole scrittura, lieve e profonda.
Zelda mezzacoda di Filippo Golia e le illustrazioni di Valentina Marino. E’ legato a Elvira Seminara, perché giusto un anno fa lei mi ha fatto conoscere una libreria che è più di una libreria, L’altra città. Certo che si vendono libri, ma si fanno moltissime cose, e una di queste è il primo frutto del loro progetto editoriale. E’ un libro per e di bambini, di cani e di paure, anche. Delicato e gentile come la libreria.
Continua, eh.