La ridicolizzazione degli intellettuali e la riduzione dei medesimi a “conventicola” è faccenda antica e insieme attualissima: rappresentarli come un gruppo di annoiati conservatori pronti a sollevare l’indice per ammonire funziona sempre, come le barzellette sui carabinieri, e “intellettuale” (come “femminista”) è ormai una parolaccia, almeno in Italia. Un gran peccato (per chi racconta le barzellette e parla di conventicole).
E però. Siamo sicurissimi che le colpe stiano solo dalla parte dei ridicolizzatori?
Un paio di esempi di lavoro culturale: gli articoli di Annamaria Testa su ChatGPT e AI, (su Nuovo e Utile) e lo strepitoso Festival di letteratura working class, organizzato da Edizioni Alegre e dal Collettivo di fabbrica Gkn in collaborazione con Arci Firenze e diretto da Alberto Prunetti. Operai e letteratura, lotta di classe e intellettuali: come ai vecchi tempi? Eh no, esattamente in questi tempi, nei modi e nelle forme da scoprire insieme. E con migliaia di persone che partecipano, peraltro.
In poche parole: i ridicolizzanti di cui sopra hanno ragione nel momento in cui chi fa lavoro culturale o dice di farlo non si guarda intorno. Ma, grazie al cielo, non funziona (sempre) così. E poi, come diceva Leonardo Sciascia: “L’intellettuale non ha più nessun potere, comunque io continuo a scrivere come se ci credessi”. Ecco. Eccetera.
Tag: Annamaria Testa
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Molte segnalazioni, stamattina. Per cominciare, ieri pomeriggio Repubblica mi ha chiesto un intervento sul “caso” Bertolucci. Lo trovate qui, insieme a quello, precedente, di Elena Stancanelli, e ai pareri di Francesca Archibugi e Paolo Repetti. A proposito di casi controversi:…
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Post di servizio. Intanto, grazie a tutti coloro che hanno partecipato ieri alla presentazione romana di “Di mamma ce n’è più d’una”: che è stata la più bella che abbia fatto in quel di Roma, per l’affetto tangibile e l’attenzione…
Saluti da Courmayeur. In attesa di post veri e propri, leggetevi quello che Annamaria Testa ha scritto per Internazionale sulla promozione della lettura. Vale la pena, garantito.
Tra i molti rischi possibili indotti dalla situazione attuale (economica e non soltanto), c’è un vizio antico, che è quello di confondere la parte e il tutto. Ne discutevo ieri su Facebook, laddove un semplice status sulle letture (o riletture)…
Annamaria mi segnala questi articoli sul nuovo programma dedicato alla chirurgia plastica: qui, qui, qui. Leggete anche i commenti: forse potrebbe apparire evidente che c’è un po’ di lavoro da fare, al di là delle dotte discussioni. Giovanna, invece, segnala…
Oggi viene presentato il Manifesto deontologico dell’Art Directors Club Italiano. Potete scaricarlo qui. E qui c’è la presentazione fatta da Annamaria Testa al Consumer’s Forum di Roma. Qui il post di Giovanna Cosenza. Mi sembra un passo non da poco.