SI FA PRESTO A

Posto una mia recensione, uscita su Repubblica di sabato, a un bel saggio di Valentina Furlanetto.

Storie. Tredici per tredici capitoli. Tredici madri diversissime l’una dall’altra: Silvana che accudisce il figlio in coma, l’ultraottantenne Norina che nutriva i braccianti di Rosarno, Doretta che ha perso le due figlie in un incidente stradale. E poi Liliana, che gestisce una casa famiglia di Napoli, e ancora Silvia e Francesca, che hanno quattro bambini. C’è Antonella, che un tempo era Antonio e si è trasformata da padre in madre di una figlia adolescente. E Anna, che ha dimenticato la figlia in automobile causandone la morte, come avviene, tragicamente, a genitori di ogni parte del mondo. Valentina Furlanetto, giornalista radiofonica, ha voluto sfidare lo stereotipo della maternità, fortissimo in un paese che, pure, alla maternità riserva ben poco sostegno, e raccontare con una serie di incontri quanto la realtà sia diversa dalle icone: Si fa presto a dire madre (Melampo, pagg. 169, euro 14) testimonia come variegato sia il legame che lega una madre a un figlio, in un’inchiesta romanzata coraggiosa e controcorrente.

11 pensieri su “SI FA PRESTO A

  1. La maternità è un valore, che è diventato uno stereotipo(a mio parere). Certamente il “Paese” preferisce puntare sugli aspetti retorici della maternità e purtroppo tramite essi soffoca una realtà variegata, non riducibile ad unità, a meno che non si voglia banalizzare.
    Mi pare una bella proposta di lettura.

  2. Lo cerco immediatamente, mi sembra un libro molto importante. Grazie della segnalazione. Attualissimo visti i discorsi terrificanti che sono passati anche di recente alla conferenza sulla famiglia.

  3. Forse Loredana lo ha recensito prima che fosse distribuito. Ora per esempio è disponibile in molte Feltrinelli (controllate sul sito).

  4. Veramente l’ho recensito quando il libro era già uscito da qualche giorno…Forse Melampo, che è una piccola casa editrice, ha avuto qualche problema di distribuzione. Felice che si sia risolto, peraltro.

  5. Ho seguito l’intervista alla televisione durante il telegiornale della notte sul tre.
    Ho apprezzato molto oltre all’ampia visione della maternità, le modalità espressive con cui l’autrice parlava del suo testo. Con l’umiltà intellettuale che certe volte sembra sparita negli scrittori , l’ho percepita commossa e mi sono sentita empaticamente vicina a questa bella anima.
    Acquisterò il libro e lo recensirò.
    Avvertirò l’autrice alla quale lascio la mail patriziagrf@fastwebnet.it e il mio grazie per aver affrontato una difficile e complessa tematica.
    patrizia garofalo

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