Siete di Roma? Prendete la metropolitana? Molto bene. Se così fosse, procuratevi un giornale gratuito. Non i soliti (che pure, oramai, costituiscono la fonte di informazione quasi esclusiva della maggior parte degli italiani): bensì un settimanale che oggi, per i motivi che saranno intuibili, si trovava in pile notevoli alle uscite della metro.
E’ nato da poco. Lo lancia Mario Farina. Come scriveva Gianni Barbacetto su Il Fatto quotidiano, Farina è il “principe della free press in Italia, l’editore dei quotidiani Metro e DNews, che ora lancia il primo settimanale free press di gossip: Io spio, 800 mila copie massicciamente distribuite a Milano e Roma. Chi raccoglie la pubblicità – cioè fa girare i soldi – nella macchina di Farina è lei, la Garnero Santanchè, con la sua Visibilia, concessionaria di Metro , DNews e di Io spio. Anche del Giornale, naturalmente (con Visibilia 2)”.
Bene. Qual è la copertina odierna di Io spio? Un fotogramma di un video ( tratto da un video girato al Fellini di Genova, disponibile su You Tube e che non vi linkerò) dove si vede una ragazza distesa, in bikini, con una mano sul pube, e due uomini seminudi e mascherati chini su di lei. La ragazza è Ruby. Il video è girato quando era ancora minorenne. Segue dettagliato servizio all’interno. Con altre immagini dello stesso tenore.
Domande?
Su Io Spio: Unità, uno e due.
AGGIORNAMENTO.
(Adnkronos). “L’Ordine del giornalisti del Lazio, dopo aver esaminato il numero in distribuzione oggi del settimanale “Io Spio”, ha deciso di aprire un’inchiesta e di ascoltare nella prossima settimana il direttore responsabile della pubblicazione per stabilire se esistono violazione dell’art.2 della legge 3 febbraio 1963 n.69, nonché della Carta dei Doveri”. Lo riferisce l’Ordine dei Giornalisti del Lazio in una nota.
Prendere la metro serve.
Magari non si girano, non fischiano, non fanno apprezzamenti pesanti, ma pure le donne sono attratte sessualmente dai bei fighi.
Sulla differenza di coinvolgimento tra ricevere e mettere posso essere d’accordo in linea di principio anche se esistono uomini che si sentono coinvolti emotivamente quando “mettono”.
@Marotta: ma perché? (e poi basta) Perché io donna adulta nel pieno delle mie facoltà mentali devo avere da te l’approvazione a chi far entrare nel mio corpo? Perché deve riguardare “tra l’altro l’intimità, la levatura (levatura???????? ma de che??????), il potere e la dignità?”
Ma posso decidere che se voglio dartela e ho l’età per farlo posso strabattermene di avere l’approvazione di dio e degli uomini e dartela? Posso decidere che l’unica che deve dare l’approvazione sono me medesima a me stessa? senza dover poi venire a rendere conto a te che biasimi il mio comportamento di essere umano – essere umano, persona, adulto consenziente, in grado di decidere cosa vuole fare di ciò che la natura le ha messo tra le gambe?
“Prostituirsi (anche per profitti non monetari)”: ma capisci di ciò che parli? Ma che vuol dire? La donna rinuncia alla sua dignità mentre l’uomo no. A bè, che bella società di pari che hai in mente tu. Allora vediamo: berlusconi non può governarci perché è un miliardario, la donna se si prostituisce, siccome “rinuncia a scegliere in base al proprio io, all’emozione, all’attrazione, alla passione, alla progettualità e fa entrare nel proprio corpo chiunque si presenti con la contropartita” perde “autorevolezza e dignità”.
dio, che beghino che sei! provinciale e moralista (e @Valeria, che chiedeva con gentilezza di non appellarsi al moralismo che così si fa sì del benaltrismo, ora chiedo: sei ancora d’accordo?).
Io, Marotta, non scopo con chiunque. Ma se una donna decidesse di darla a destra e a manca trullalà sono affari suoi. A te, invece preme sottolineare che tale comportamento “le fa perdere autorevolezza e dignità”. Autorevolezza. E dignità. Cioè significa che per te ciò che pensa una puttanona come poche non è né autorevole né dignitoso. In pratica: zitta tu che prendi uccelli come se piovesse?
Io mi fermo qui.
Frasi come:
” Non mi sembra che molte donne abbiano forte questo bisogno di sesso come fine, di tensione ancestrale verso il corpo maschile di chiunque come oggetto del proprio piacere altrimenti non ci sarebbe bisogno di prostituirsi per soldi, basterebbe la soddisfazione sessuale.”
puzzano di almeno altri cinquant’anni di oscurantismo se quelli come te risultano la maggioranza in età di voto.
Tutta ma proprio tutta la cultura che ha relegato la donna a angelo del focolare, a una posizione di servizio, in subordine, a mera accoglitrice del seme per procreare, si basa su questo: la donna non deve avere una pulsione sessuale. Bé, fattene una ragione: ce l’ha. La pulsione sessuale, caro Marotta, è quella cosa che ha fatto scendere Dante nell’inferno, scrivere Virginia Woolf, per citarne una e pure in tema, la pulsione sessuale è l’unica vera grande energia vitale dell’Essere Umano, è Creazione.
Quando tu disegni i tuoi fumetti, da dove credi che ti venga l’ispirazione? Allora dimmi: perché tu sì e io no?
@Lipperini: siccome so di essere in moderazione, a beneficio della pubblicazione le assicuro che ho epurato una prima versione di questo commento.
@Marotta
estremizzando, stai sostenendo che una scienziata – magari la cui scoperta curerà qualcuna di quelle terribili malattie spaventose – perde di dignità e autorevolezza se scopa troppo in giro? O se lo fa con criteri che non sono i tuoi? Direi che c’è una questione maschile – aperta – ma non vedo perché se ne dovrebbero far carico le figliole. Risolvetevela da soli. Noi per l’intanto parliamo solo con maschi evoluti.
@Hommequirit e Daniele Marotta: per un uomo il fatto di entrare nel corpo di qualcun’altro (o di farlo entrare nel proprio corpo, c’è anche questa opzione…) non è una questione di dignità, di intimità, eccetera? A me sembra che questo discorso (mi scuso se prima ho dato del tu a tutti, abitudine presa da molti forum) sia pieno di pregiudizi, di generalizzazioni e di semplificazioni. Chi l’ha detto che le donne non si girano quando passa un bel ragazzo? E, soprattutto, perchè gli uomini lo fanno sempre? Da questo discorso traspare, sì, la visione di una società che si comporta in modo deterministico, trascinata da spinte ancestrali di cui (appunto perchè sono ancestrali) non si può determinare l’origine. Non è vero e grazie a Dio un sacco di feuilletton, da un bel pezzo, lo hanno dimostrato.
Allora semplificando, gs.
Io credo che tu abbia frainteso, strano…
Una donna che non sceglie con chi fare sesso e prende soldi vendendo la propria possibilità di scegliere di fatto è degradata da questo atto.
Non diventa una persona peggiore, attenzione, (@barbara) ma in quell’atto, lasciando entrare in lei il primo che passa anche se repellente, di fatto, subisce, perde qualcosa nella dignità di proteggersi. Se crediamo che la transazione o il libero arbitrio risolva qualcosa bene.
Se le vostre figlie diventano prostitute festeggiate! Trovo grande ipocrisia in questa difesa della libertà come se certe scelte non implicassero sofferenza interiore.
Credo che fosse chiaro che non si parlava della libertà di chiunque, uomo o donna di fare sesso consenziente con chiunque…
Poi GS tagliamo la testa al toro, ti ecciti vedendo un pene eretto in primo piano? Inipendentemente dal proprietario?
Ti ecciti vedendo il bel sedere di un uomo in mutande, ancor prima di vedere a chi appartiene?
Ti ecciti sistematicamente vedendo un bell’uomo che si masturba?
Gli uomini si, quasi sempre.
Se poi succede anche alle donne… Bene vorrà dire che ho imparato qualcosa.
Buona giornata.
D.
Marotta, lei deve avere delle frequentazioni assai stravaganti. Gli uomini non pensano al sesso tutto il santo giorno e le donne ci pensano più spesso di quanto non si creda. Solo che non lo dicono in giro per evitare di infognarsi in discorsi simili. Le mie scuse alla padrona di casa se il tono è troppo aggressivo.
Barbara io ho detto altro,
io parlo di moti libidici profondi che hanno caratteristiche e modalità diverse in uomini e donne, determinando comportamenti diversi.
D.